Si chiamerà Prosecco spumante rosé millesimato.
Il Prosecco spumante rosé millesimato sarà prodotto con uve Glera e Pinot nero (10% – 15%), e apparirà l’annata in etichetta.
- L’immissione sul mercato sarà possibile dal 1 gennaio successivo alla vendemmia.
- La componente zuccherina permetterà di classificarlo tra i vini “da brut nature a extra dry”.
- Il colore dovrà essere “rosa tenue più o meno intenso, brillante“, la spuma persistente.
Questa è la proposta di disciplinare del Prosecco spumante rosé millesimato approvata pochi giorni fa dall’assemblea 2019 dei Soci del Consorzio di Tutela del Prosecco Doc.
Per risultare a tutti gli effetti praticabile, occorre attendere l’approvazione delle Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia e del Comitato nazionale vini del Governo.
L’idea è nata con l’intento di differenziare l’offerta di spumanti prodotti nel nord est italiano.
Dal momento che il 57% degli imbottigliatori del Prosecco produce già spumante rosato, appare evidente che legare questa produzione al disciplinare possa conferire al prodotto una maggiore riconoscibilità con il territorio di origine.
Valorizzare il prodotto, certificandone la qualità, ne aumenterebbe il valore agli occhi del consumatore.
Chi apprezza il Prosecco di solito beve anche vini rosè
- All’estero il vino rosato è molto apprezzato soprattutto negli Stati Uniti, dove la produzione nel 2018 ha toccato i 227 milioni di dollari e in Francia (217 milioni).
- In Italia i profitti legati al rosato si sono attestati soltanto intorno ai 20 milioni di dollari e questo denota che le opportunità sono molto ampie.
Il Consorzio, prima della proposta, ha affidato al Wine Monitor di Nomisma un’analisi fra i consumatori dei principali mercati di riferimento, ottenendo indicazioni più che incoraggianti.
- Dallo studio è emerso che in Italia, il 55% degli intervistati ha consumato almeno una volta negli ultimi 12 mesi spumante rosé (e il 75% ha affermato di aver consumato Prosecco).
- Nel Regno Unito, invece se un 48% aveva consumato Prosecco, un 45% aveva gustato vino rosé frizzante.
- Negli Usa il 50% almeno una volta all’anno aveva bevuto vino rosato e un 46% Prosecco.
- Gli intervistati hanno risposto molto positivamente alla proposta di consumo del Prosecco in versione rosé.
- Gli italiani interessati si sono rivelati pari al 72%, gli americani il 78% e gli inglesi addirittura il 93%.
“Sarà un modo molto interessante di diversificare l’offerta – afferma il presidente del Consorzio, Stefano Zanette – Credo sarà possibile produrre, dopo la vendemmia del 2020, dai 15 ai 20 milioni di bottiglie rosé sui 464 milioni complessivi prodotti nella denominazione Prosecco Doc”.
Il Consorzio destinerà altre risorse per supportare un’analisi tecnico-economica sull’introduzione della tipologia ‘Rosato’ nel disciplinare della Doc Prosecco.
Altre novità dal Consorzio di Tutela del Prosecco Doc
Il bilancio 2018 si è chiuso in modo molto positivo.
La vendemmia 2018 ha consentito una produzione di 3,6 milioni di ettolitri, cioè il 10,7% in più rispetto al 2017 con un +13,4%, grazie alla vendita di 466 milioni di bottiglie.
Il bilancio di previsione 2019, grazie ai contributi derivanti dall’attività erga omnes del Consorzio è di 6,47 milioni, di cui 4,9 per attività di valorizzazione e promozione e 1,26 per sostenere la tutela. I contributi per attività diretta ai soci è di oltre 300 mila euro.
Proseguono inoltre i progetti di “Pacific Prosecco” per attività svolte in Giappone e Canada (Prosecco in Giappone) e per promozioni in Cina e nell’Asia sud orientale, che vanno ad aggiungersi agi ‘storici’ paesi obiettivo: USA (Prosecco negli Stati Uniti), Canada, Russia e Cina.
Risorse saranno impiegate per attività di analisi della situazione economica e produttiva del sistema, previsioni di mercato, studi sull’andamento climatico e su nuove pratiche per il miglioramento della qualità.
Saranno intensificate le azioni legali contro la concorrenza scorretta con l’apposizione del suffisso “secco” nel nome dei loro prodotti, in alcuni casi anche diversi dai vini.
Paolo Alciati
Fonte Ufficio Stampa
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