A Nizza, Pierre Altobelli è l’erede di una lunga tradizione di famiglia, che da oltre 50 anni promuove tipicità gastronomiche a base di ingredienti originali e produzioni locali. Un indirizzo prezioso certificato da un marchio speciale: Cuisine Nissarde.
A detta degli esperti, la Cucina nizzarda è la naturale derivazione della Dieta Mediterranea, basata sulla trilogia fondamentale di pane, olio d’oliva e vino, oltre che verdure, ortaggi, frutta e pesce.
Conosciuta anche come cucina “di transizione”, la cucina nizzarda abbraccia diverse culture gastronomiche distese tra mare, entroterra e monti, tra Provenza ed Italia.
Un patrimonio importantissimo che dal 1995, grazie all’associazione Le Cercle de la Capelina d´or ha trovato nella creazione del marchio “Cuisine Nissarde” (rilevato oggi dall’Ufficio del Turismo Metropolitano Nice Côte d´Azur), la certificazione ideale per tutti quei ristoratori e produttori che, attraverso le loro offerte, contribuiscono alla promozione e difesa delle tradizioni culinarie nizzarde.
Tra i ristoranti certificati Cuisine Nissarde, c’è Davia, il ristorante dello chef Pierre Altobelli che dal 2016 gestisce con la moglie giapponese Sanae.
Diplomato al Lycée Hôtelier di Nizza nel 1995, Altobelli si è formato al seguito di importanti chef di ristoranti stellati, come Chez Bruno (Lorgues), Ducasse (Luigi XV – MC), Maximin (Vence), Ch Morisset, Gagnaire (Parigi), Pourcel a Shanghai, Mandarin a Honk Kong (rest Amber **), Troigros a Tokyo e infine Intercontinental a Osaka, dove incontra Sanae,
Il locale, in Rue Grimaldi, fu acquistato negli anni ’50 dai nonni di Pierre che assunsero uno chef, ex personale dell’Eliseo, dalla forte impronta classica della gastronomia tradizionale francese, caratteristica distintiva ancora oggi.
Atmosfera retrò e preparazioni accurate, ma semplici, connotano il Davia, dal menu con piatti della tradizione nizzarda che indulgono timidamente ad incursioni nipponiche, specie nei fritti, come i Flou de Cougourdeta (fiori di zucchini).
E se la Salade niçoise la fa da padrona, si resta basiti per l’incredibile varietà e ricchezza di golose ricette che la cucina nizzarda prevede, tra Sardina à la nissarda (sardine ripiene), l’Estocaficada (lo stoccafisso), la Troucha, le Panisses, la Ratatouille niçoise, la Daube, la Soupe au pistou, Raiola à la nissarda (ravioli nizzardi), Merda de Can, Soupe au pistou, Tourte de blettes, torta dolce ripiena di bietole, uvetta e pinoli, fugasse, dolce e salata e la deliziosa crostata di limoni, Tarte au citron,
Finalmente Chef Altobelli esce dalla sua cucina per un saluto e qualche domanda. Qual’è il segreto della cucina nizzarda? Rispetto per le tradizioni ed utilizzo di prodotti locali di stagione rendono la nostra cucina unica e non replicabile in nessun altro posto al mondo.
Carmen Guerriero