Arance navel: agrumi dalla storia strana e avventurosa
Non è un difetto ma un’arancia gemella, che è rimasta nella buccia e non si è sviluppata. Queste arance, che si chiamano “Navel” (che in inglese significa appunto ombelico), non hanno neppure i semi, anzi nascono addirittura da fiori sterili.
Le Navel hanno viaggiato molto e sono arrivate persino in Italia, nel nostro sud, dove hanno trovato delle condizioni ideali. Come per esempio in Sicilia, a Ribera dove oggi vi è una DOP “Arancia di Ribera”.
Ma le arance, tutte, hanno molto da raccontare.
Una vera “bizzarria vegetale” con una storia a dir poco avventurosa, che comincia duecento anni fa in Brasile a San Salvador de Bahia, nel giardino di un monastero.
Su un albero di arancio amaro nasce un ramo (un solo ramo) che produce delle arance grandi e dolcissime dalla buccia che si stacca facilmente.
Una mutazione genetica spontanea come ne avvengono in natura e avrebbe potuto benissimo finire lì.
Invece 50 anni dopo, un missionario presbiteriano che passa di lì, le nota e manda dei pezzi di quel ramo negli Stati Uniti dove vengono innestati su altri alberi di arancio.
Questa tecnica è l’unica maniera per propagare una pianta sterile.
La nuova varietà arriva a Riverside in California dove darà vita alla prima grande industria degli agrumi.
Una di quelle piante è ancora oggi lì ed è il “monumento storico numero 20 della California“.
Da lì le arance navel vengono riportate in Brasile ma anche in Sud Africa, in India, nei paesi dell’Asia e naturalmente anche nel nostro sud Italia.
In Italia del Sud le arance navel trovano delle condizioni ideali.
In Sicilia a Ribera oggi vi è una denominazione di origine protetta che si chiama “arancia di ribera Dop“.
Oggi le navel sono la varietà di arancia più coltivata al mondo, e pensare che discendono tutte da quel ramo del giardino di Bahia!
Ti sembra una storia strana? L’agricoltura che è piena di storie strane.
Pensi che gli alberi di arancio ci siano sempre stati?
L’arancio, così come il limone ed il pompelmo, sono nati secoli fa dall’incrocio tra il mandarino, il cedro ed il pummelo, che come tutti gli altri agrumi provengono da altri posti ancora (come per esempio l’Asia Orientale e l’Asia Meridionale).
L‘arancia dolce e l’arancia amara derivano dall’incrocio tra il pummelo e il mandarino.
Il limone ha come genitori il cedro e l’arancia amaro.
Il pompelmo deriva invece dal pummelo e dall’arancio dolce.
Celebriamo i grandi scienziati e i grandi inventori ma non pensiamo mai che anche il nostro cibo è stato scoperto o più spesso inventato da qualcuno.
Il celebre gastronomo francese Savarin disse: “La scoperta di un nuovo piatto fa di più per la felicità umana che la scoperta di una stella“.
E noi diciamo “anche quella di un nuovo frutto”. Provare per credere.
Paolo Alciati
Fonte Coltura e Cultura