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L’Osteria Francescana di Massimo Bottura è prima a The World’s 50 Best Restaurants 2018

20 Giugno 2018 by Paolo Alciati

Il ristorante tristellato di Modena torna ad essere il numero uno

20 giugno 2018

E’ italiana la prima posizione della classifica The World’s 50 Best Restaurants 2018: l’Osteria Francescana di Modena è tornata ad essere n°1 (era già accaduto nel 2016 a New York).

Massimo Bottura, ha guadagnato il palco del palazzo dei congressi Euskalduna Jauregia di Bilbao tenendo per mano la moglie Lara Gilmore, colonna fondamentale del successo di un grande progetto che va ben oltre le quattro mura del tristellato ristorante modenese.

Lara Gilmore e Massimo Bottura

Emozionato ma carismatico come sempre, Bottura ha rivolto un chiaro invito ai colleghi in platea affermando che “gli chef nel 2018 hanno a disposizione una gran voce per dimostrare il cambiamento. Siamo tutti parte della stessa rivoluzione – ha aggiunto Bottura – e tutti insieme possiamo essere parte del cambiamento“.

C’erano buone ragioni per credere che La Francescana ce l’avrebbe fatta: l’infaticabile lavoro dell’ultimo anno di  Bottura in giro per il mondo tra Refettori, progetti e nuove aperture, non poteva passare inosservato.

Sono 1.040 i restaurant experts che in 26 macroregioni nel mondo hanno potuto esprimere 10 preferenze a testa ridefinendo così la classifica 2018. Un meccanismo che, dagli inizi del 2002, ha assunto una forza mediatica senza precedenti, ridisegnando anno dopo anno i confini della geografia gastronomica internazionale.

Oltre al primo posto tricolore, l’Italia può vantare quest’anno altri 3 ristoranti fra i primi 50:

  • Piazza Duomo ad Alba al n°16
  • Le Calandre a Rubano al n°23
  • Reale a Castel Di Sangro al n°36

Un brindisi tutto italiano

Bottura ha festeggiato con Ferrari alla cerimonia di premiazione il 19 giugno, insieme ai tanti amici chef e all’entusiasta delegazione del nostro paese giunta a Bilbao per l’evento.

Un grande orgoglio italiano che conferma lo stretto rapporto che lega Ferrari alla grande ristorazione internazionale, che sempre più vede nelle bollicine il perfetto accompagnamento per le proprie creazioni.

Nel corso della cerimonia, a cui hanno partecipato mille fra le più influenti personalità dell’enogastronomia e vista in diretta streaming in tutto il mondo, è stato consegnato anche il Ferrari Trento Art of Hospitality Award, dedicato al ristorante che sa rendere l’esperienza memorabile per i propri ospiti grazie alla perfetta combinazione tra cibo eccellente, servizio, ambiente e accoglienza.

A trionfare il Geranium di Copenhagen, diciannovesimo nella classifica generale, che unisce alla cucina creativa di Rasmus Kofoed, l'innovativo approccio in sala di Søren Ledet, direttore e comproprietario. Proprio Søren Ledet era stato tra i relatori dell’appuntamento dedicato all'Arte dell'Ospitalità che le Cantine Ferrari avevano organizzato all'interno di Identità Golose nel 2017.

Gli altri premi
  • premio Chef’s Choice Award 2018, assegnato al cuoco più votato dagli altri chef a Dan Barber
  • premio di World’s Best Pastry Chef al  pasticcere francese Cédric Grolet del ristorante Le Meurice di Parigi
  • premio Best Female Chef Award è andato all’inglese Clare Smyth
  • premio Lifetime Achievement Award è stato assegnato a Gastón Acurio
  • ristorante One to Watch al SingleThread, in California
  • Ferrari Trento Art of Hospitality Award – Geranium di Copenhagen

Joan-Roca-e-Massimo-Bottura

 

The World’s 50 Best Restaurants 2018 – la lista completa
  1. Osteria Francescana, Modena (Italia)
  2. El Celler de Can Roca, Girona (Spagna)
  3. Mirazur, Menton (Francia)
  4. Eleven Madison Park, New York (USA)
  5. Gaggan, Bangkok (Thailandia)
  6. Central, Lima (Peru)
  7. Maido, Lima (Peru)
  8. Arpège, Paris (Francia)
  9. Mugaritz, San Sebastian (Spagna)
  10. Asador Etxebarri, Atxondo (Spagna)
  11. Quintonil, Mexico City (Messico)
  12. Blue Hill at Stone Barns, Tarrytown (USA)
  13. Pujol, Mexico City (Messico)
  14. Steirereck, Vienna (Austria)
  15. White Rabbit, Moscow (Russia)
  16. Piazza Duomo, Alba (Italia)
  17. Den, Tokyo (Giappone)
  18. Disfrutar, Barcelona (Spagna)
  19. Geranium, Copenhagen (Danimarca)
  20. Attica, Melbourne (Australia)
  21. Alain Ducasse au Plaza Athénée, Paris (Francia)
  22. Narisawa, Tokyo (Giappone)
  23. Le Calandre, Rubano (Italia)
  24. Ultraviolet, Shanghai (Cina)
  25. Cosme, New York (USA)
  26. Le Bernardin, New York (USA)
  27. Boragò, Santiago (Cile)
  28. Odette, Singapore
  29. Alléno Paris at Pavillon Ledoyen, Paris (Francia)
  30. D.O.M. , Sao Paulo (Brasile)
  31. Arzak, San Sebastian (Spagna)
  32. Tickets, Barcelona (Spagna)
  33. The Clove Club, London (UK)
  34. Alinea, Chicago (USA)
  35. Maaemo, Oslo (Norvegia)
  36. Reale, Castel di Sangro (Italia)
  37. Restaurant Tim Raue, Berlin (Germania)
  38. Lyle’s, London (UK)
  39. Astrid Y Gastón, Lima (Peru)
  40. Septime, Paris (Francia)
  41. Nihonryori Ryugin, Tokyo (Giappone)
  42. The Ledbury, London (UK)
  43. Azurmendi, Larrabetzu (Spagna)
  44. Mikla, Instanbul (Turchia)
  45. Dinner by Heston Blumenthal, London (UK)
  46. Saison, San Francisco (USA)
  47. Schloss Schauenstein, Fürstenau (Svizzera)
  48. Hiša Franko, Kobarid (Slovenia)
  49. Nahm, Bangkok (Thailandia)
  50. The Test Kitchen, Cape Town (Sud Africa)
Autore & Credits

Paolo Alciati
Fonte Ufficio Stampa

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