Lungarotti
Torgiano (PG) – lungarotti.it
È complicato condensare in poche righe la storia di un produttore tra i più importanti in Italia e i più conosciuti al mondo. Giorgio Lungarotti con grande intuizione imprime una svolta alla già centenaria azienda di famiglia modernizzandola e ricoprendo di vigneti autoctoni le colline intorno a Torgiano, commercializzando dal 1962 i suoi primi vini – “Rubesco” e “Torre di Giano” – che nel 1968 portano a questo territorio il 5° riconoscimento della DOC in ordine cronologico in Italia.
Con la moglie Maria Grazia, storica dell’arte e archivista, fonda nel 1974 il MUVIT, Museo del Vino di Torgiano, nella Top 10 Best Wine Museums of the World. La successione delle figlie Teresa e Chiara porta ulteriori miglioramenti: dalla certificazione VIVA del Ministero dell’Ambiente per la difesa integrata e la gestione del suolo a quella “bio” nella Tenuta di Montefalco e alla viticoltura sostenibile a Torgiano, dalle energie rinnovabili al packaging sostenibile con bottiglie più leggere utilizzate per oltre il 90% della produzione riducendo del 35% le emissioni di CO2!”
Chardonnay di Torgiano DOC – Aurente 2017 | Lungarotti
Caratteristiche del vino
Chardonnay in purezza raccolto nell’ultima decade di agosto. Viene attuata la criomacerazione in acciaio e fermenta in barrique per circa 6 mesi su fecce fini. Dopo la maturazione in legno riposa un paio di anni in bottiglia prima di essere immesso sul mercato. Il nome richiama il significato latino dell’oro (aurum) riferito sia al colore sia alla concentrazione di gusto e aromi. Un vino “prezioso”. La gradazione è di 13% in vol.
Colore: giallo paglierino brillante con intensi e vividi riflessi color oro.
Bouquet: ampio e complesso con effluvi aromatici e balsamici impetuosi, soprattutto salvia e leggere note tostate e burrose dovute al passaggio in legno. La frutta tropicale è molto presente, con sensazioni olfattive eleganti di banana, ananas e frutti gialli in genere; completano il bouquet freschi profumi di fiori gialli.
Sapore: in bocca è strutturato, ampio, cremoso, vellutato. Perfetto l’equilibrio tra dolcezza e acidità. Il legno non è invasivo seppur presente e richiama piacevolmente le note burrose percepite al naso. La persistenza delle aromatiche regala sensazioni di intensa freschezza. Di lunga persistenza, chiude con buona sapidità. Un vino di grande personalità e sicura serbevolezza.
Abbinamento consigliato: vino per piatti opulenti e dai sapori decisi. Crostacei, salmone affumicato, primi di mare, risotti e paste con sughi ricchi e gustosi, anche con tartufo, pesci o carni bianche in umido, formaggi mediamente stagionati e intensi nei sapori. Salumi stagionati e sapidi che permettono quindi un ottimo abbinamento per contrasto con l’acidità del vino. Perfetto per piatti tradizionali della cucina umbra. La temperatura di servizio è tra 12-14°C.
Paolo Alciati e Enza D’Amato