Torre di Giano Lungarotti
Torgiano (PG) – lungarotti.it
È complicato condensare in poche righe la storia di un produttore tra i più importanti in Italia e i più conosciuti al mondo.
Giorgio Lungarotti con grande intuizione imprime una svolta alla già centenaria azienda di famiglia modernizzandola e ricoprendo di vigneti autoctoni le colline intorno a Torgiano, commercializzando dal 1962 i suoi primi vini – “Rubesco” e “Torre di Giano” – che nel 1968 portano a questo territorio il 5° riconoscimento della DOC in ordine cronologico in Italia.Con la moglie Maria Grazia, storica dell’arte e archivista, fonda nel 1974 il MUVIT, Museo del Vino di Torgiano, nella Top 10 Best Wine Museums of the World. La successione delle figlie Teresa e Chiara porta ulteriori miglioramenti: dalla certificazione VIVA del Ministero dell’Ambiente per la difesa integrata e la gestione del suolo a quella “bio” nella Tenuta di Montefalco e alla viticoltura sostenibile a Torgiano, dalle energie rinnovabili al packaging sostenibile con bottiglie più leggere utilizzate per oltre il 90% della produzione riducendo del 35% le emissioni di CO2.”
Bianco di Torgiano DOC – Torre di Giano 2020 | Lungarotti
Caratteristiche del vino
Uno dei vini più conosciuti e apprezzati di Lungarotti. Assemblaggio di uve Vermentino, Grechetto e Trebbiano raccolte tra la prima e la seconda decade di settembre. Viene utilizzato esclusivamente il mosto fiore ottenuto dalla pressatura soffice delle uve, breve criomacerazione e vinificazione in acciaio a temperatura controllata (16°-17°C) conservato sulle fecce fini sino all’imbottigliamento.
Gradazione: 12,5% in vol. Servire a 12°-14°C
Colore: giallo paglierino lucente con lievi riflessi verdognoli.
Bouquet: soavi profumi di freschi frutti bianchi, pera e pesca di vigna, con accattivanti note agrumate. Delicato è il sentore di fiori bianchi e di mandorla dolce.
Sapore: immediata la piacevolezza dovuta all’equilibrato assemblaggio delle uve che lasciano la bocca asciutta e fresca. Elegante al palato e con una gradevole acidità, conferma le sensazioni olfattive. Vino fruttato e agrumato, di carattere e buona struttura, chiude con un lungo, appagante e raffinato finale ammandorlato.
Abbinamento consigliato: ottimo come aperitivo per accompagnare bruschette e affettati delicati o croccanti verdure di stagione in pinzimonio. Perfetto su paste con verdure, risotti ai formaggi bianchi, rinfrescanti minestroni primaverili, frutti di mare e pesci delicati al vapore o alla griglia, insalate di polpo, frutti di mare, formaggi – da quelli a pasta morbida a quelli a media stagionatura.
Da provare con la frutta secca, soprattutto mandorle, noci e nocciole con scaglie di Parmigiano Reggiano.
Paolo Alciati e Enza D’Amato