Tenute Perdarubia
Talana (NU) – tenuteperdarubia.com
Storica cantina fondata nel 1945 a Cardedu (NU), viene ben presto apprezzata come ottimo produttore di Cannonau a “piede franco”, cioè non innestato su vite americana, ma con riproduzione costante dei cloni originari dei primi del ‘900. D’altronde dal loro territorio – l’Ogliastra – scaturisce una delle espressioni più autentiche di questo grande vitigno autoctono, il più antico nel bacino del Mediterraneo, tanto da essere considerato uno dei due vitigni simbolo dell’enologia isolana.
Esaustiva è la frase che compare sul retroetichetta del loro Cannonau in purezza Naniha: “I vini delle Tenute Perdarubia nascono nel 1949 da vigneti di Cannonau su piede franco radicati nei terreni granitici dell’isola, protetti dalle rocce nella loro sfida al sole”.
Ad oggi l’azienda dispone di circa 600 ettari, tutti a conduzione biologica, di cui 20 ettari di vigneti autoctoni e i rimanenti suddivisi tra uliveti, coltivazione di cereali antichi e boschi.
Cannonau di Sardegna Doc 2018 | Tenute Perdarubia
Caratteristiche del vino
Il Naniha – da uve Cannonau in purezza coltivate in biologico – viene vinificato in tini d’acciaio rimanendo a contatto con le vinacce solo per breve periodo per poi maturare in acciaio e successivamente in bottiglia. Viene impiegato solo mosto fiore per una maggiore qualità del vino seppure a discapito delle rese. Grado alcolico 14% vol.
Colore: rosso rubino con piacevoli riflessi violacei.
Bouquet: al naso colpisce per intensità e pulizia olfattiva, note evidenti di frutti di bosco rossi e leggera speziatura.
Sapore: al palato ha buona struttura piacevolmente sostenuta da un tannino delicato, caldo e asciutto, spicca per morbidezza, armonia e gradevolezza di beva. Chiude con una lunga persistenza e un buon ricordo minerale.
Abbinamento consigliato: la freschezza e la sapida mineralità lo rendono adatto sia per un aperitivo gustoso, a base di prosciutto crudo, salumi e formaggi, sia a tutto pasto. È sicuramente ottimo con tutti i primi piatti di quel magnifico territorio rude e autentico che è l’Ogliastra, come culurgiones e maccaronis conditi con sugo di pomodoro e basilico ma, se ci si trova “in continente”, le paste ripiene di qualsiasi regione sono egualmente perfette. Ovviamente ideale è l’abbinamento con carni arrosto e al sugo e con formaggi di media e lunga stagionatura.
Paolo Alciati