La storica Maison di Reims ha completato il processo di conversione biologica dei vigneti più storici di proprietà

Grazie a strategiche e illuminate scelte, Louis Roederer è riuscita a costruire in Champagne un’ineguagliabile parco di vigneti oggi pari a 242 ettari suddivisivi in 410 diversi appezzamenti che attraversano la Montagne de Reims, la Vallée de la Marne e la Côte des Blancs. Un importante patrimonio preservato dalla storica Maison, un legame eccezionale e profondo con la terra fondato sul rispetto e sull’ascolto.

L’etica eco-sostenibile di Louis Roederer è infatti sempre stata parte integrante della filosofia produttiva che, partendo dalla cura dei vigneti, ha sempre guardato al futuro. Come eloquentemente dimostra la scelta di iniziare il percorso per l’ottenimento della certificazione biologica intrapresa vent’anni fa. La vite trae infatti la sua forza dalla selezione massale, dalla potatura delicata, dalla cura quotidiana e da pratiche rispettose dell’ambiente.

E per consentire alla terra di rigenerarsi, Roederer ne lascia una parte a riposo per lunghi periodi utilizzando compost biodinamici e pratiche eco-sostenibili ispirate al modello della permacultura: l’insieme di quelle pratiche agronomiche atte a progettare ambienti sostenibili per l’uomo e la natura ispirate ad eco-sistemi naturali capaci di garantirne l’autoregolazione nel tempo.

La Maison guidata da Frédéric Rouzaud, è stata pioniera in Champagne quando nel 2018 ha avviato il processo di certificazione biologica per metà delle vigne, le più storiche, della proprietà.

Il processo di conversione, arrivato alla sua fase finale, interessa 155 ettari di vigneti, quasi la metà della Casa, che oggi si fregiano della certificazione biologica riconoscibile in Francia dal simbolo ‘AB’ (Agriculture Biologique). Quest’importante attestazione, il culmine di vent’anni di lavoro dello chef de caves Jean-Baptiste Lécaillon e del suo team, sarà ufficiale a partire da Marzo 2021. Saranno quindi le uve raccolte nella prossima vendemmia ad essere certificate biologiche.

“È una convinzione profondamente radicata nella mia famiglia da generazioni che dobbiamo tutto alla Natura; quando la ascoltiamo e le doniamo quelle giuste attenzioni e cure di cui ha bisogno, ci restituisce il dono di un terroir al culmine della sua espressione, fonte di grandi vini pregiati. Ottenere la certificazione biologica per gli storici vigneti Louis Roederer è per noi motivo di grande orgoglio e gioia. È anche un formidabile incoraggiamento per tutti noi a continuare questo approccio alla vigna artigianale, impegnativo ma gratificante “- ha affermato Frédéric Rouzaud, Presidente e CEO di Louis Roederer.
Redazione Centrale TdG