Olio evo: qualità e risparmio.
Nel video di Coltura & Cultura l’agronomo Duccio Caccioni racconta il “percorso virtuoso” cui è chiamato ciascun consumatore nell’atto di scegliere uno dei prodotti principe della nostra alimentazione.
Quando scegliamo un olio di oliva, di solito conosciamo solo la marca.
In genere compriamo sempre la stessa, ma non sappiamo né da dove viene né con quali olive è fatto.
Pensate che solo per gli extra-vergini italiani più diffusi se ne usano almeno 50 varietà diverse.
L’ennesima dimostrazione della straordinaria biodiversità della nostra agricoltura.
Ma quasi mai sappiamo quale l’olio più buono per noi.
Ci vorrebbe un esperto: l’oleologo!
I vari tipi di olio: tre esempi
- dal nord: dalle olive casaliva del Garda, un olio dai profumi delicati ed erbacei, piacevolmente fluido, elegante, fine, mandorlato
- dal centro: olio prodotto con oliva frantoio dalla Toscana. Qui si trovano sentori di erba verde, note di cardo, un palato avvolgente, amaro e piccante
- dal sud: olio fatto con oliva oliarola del Salento, dai profumi floreali mandorlati. Si sente l’erba di campo, il carciofo, una lieve punta piccante. È morbido, rotondo, sapido.
Un consiglio: cominciate a cambiare olio e a fare più attenzione al gusto.
Dopo un po di esperimenti scoprirete quello che vi piace di più e non è affatto detto che sia quello che costa di più come accade spesso con con il vino.
La qualità dell’olio dipende quasi tutta dalla scelta del momento giusto in cui raccogliere e poi dalla rapidità della spremitura.
L’oliva una volta aperta viene a contatto con l’aria e la luce che ossidano l’olio che non avrà poi più lo stesso sapore.
I frantoi di nuova generazione sono più potenti quindi riescono a spremere rapidamente le olive ancora non completamente mature quando sono più buone.
Proprio per questo oggi tutti si possono permettere la qualità che prima era riservata solo a chi poteva spendere di più.
L’olio oggi anche veramente buono è diventato quindi democratico. Tanto vale approfittarne e scegliere quello che ci piace di più.
Fonte: La qualità dell’olio è democratica
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