Ieri, in occasione dell’incontro web in diretta Facebook per l’evento virtuale “Frantoi Aperti in Umbria”, è stato presentato il “Patto di Spello”, un accordo tra le quattro più importanti organizzazioni italiane che si occupano di turismo enogastronomico, Città del Vino, Città dell’Olio, Federazione nazionale Strade del Vino e dell’Olio e Movimento Turismo del Vino e dell’Olio, teso a fornire un contributo in strategie, progettualità e idee per il futuro dell’eno-oleoturismo italiano e proporre un dialogo fattivo con la filiera istituzionale (governo nazionale, regioni ed Enti locali) per rafforzare, far crescere e qualificare l’offerta eno/oleo/agroturistica in Italia “come motore di un nuovo sviluppo, fondato su parole chiave come sostenibilità, etica, salvaguardia dei paesaggi rurali, innovazione tecnologica e unicità dei territori e delle vocazioni”.
La crisi del Paese dev’essere spunto di ripartenza, “spingendo ciascuno a ripensare strategie e operatività, nel rispetto delle specificità di ciascuna Associazione, ma privilegiando la ricerca di terreni comuni di elaborazione politica e di azione, soprattutto su tematiche di rilevanza nazionale, politiche di settore, competizione sui mercati internazionali, campagne di comunicazione, ricerca scientifica e formazione”.

Facendo seguito alla recente regolamentazione normativa dell’enoturismo e dell’oleoturismo, le associazioni suindicate hanno presentato richiesta formale al Ministro Bellanova di costituzione di un tavolo permanente consultivo di regia nazionale “affinché le scelte che riguardano la filiera eno-oleo turistica possano essere condivise e rappresentino con efficacia le reali esigenze e aspettative dei territori“, per condividere un percorso comune che consenta di mettere al centro delle politiche nazionali, in particolare del Ministero per le Politiche Agricole (ma anche del Ministero per la Cultura e il Turismo), lo sviluppo sostenibile, la diffusione di buone pratiche di gestione dei territori, la valorizzazione delle loro potenzialità turistiche quali strumenti di crescita economica e sociale e di miglioramento della qualità della vita.
Richiamando il tema della tutela del paesaggio rurale quale elemento strategico di valorizzazione delle aree interne più esposte allo spopolamento, il ministro Bellanova ha plaudito all’iniziativa definendola “un processo virtuoso di elaborazione di istanze dal basso utili a dare valore anche economico al territorio rurale” e disposto l’avvio del confronto fin dalle prossime settimane.
Soddisfatto Floriano Zambon, presidente nazionale dell’associazione Città del Vino, specie per l’interesse del Ministro sul tema della tutela dei paesaggi rurali come strumento di valore e di promozione delle qualità dei territori, un tema particolarmente caro a Città del Vino da sempre attento ad indicare le “linee guida di buona gestione del territorio” ai sindaci dei Comuni aderenti, con le prime elaborazioni del Piano Regolatore delle Città del Vino che risalgono alla fine degli anni ’99.

Dunque, l’enogastronomia può e dev’essere l’asset trainante dello sviluppo del turismo in Italia, specie durante e dopo il COVID-19, come registrano i confortanti dati del Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano della d.ssa Roberta Garibaldi, Presidente dell’Associazione Italiana Turismo Enogastronomico e docente di Tourism management all’Università di Bergamo, secondo cui “il turismo enogastronomico, ha saputo mantenere e crescere il suo appeal e le prospettive nei prossimi anni sono di un ulteriore rafforzamento. Le azioni sinergiche che usciranno dal tavolo di lavoro imprimeranno sicuramente una svolta per lo sviluppo del settore: rafforzare le attività di analisi e di comunicazione, sviluppare l’offerta di sistema agevolandola sia attraverso la normativa che attraverso incentivi finalizzati, stimolare l’innovazione, la digitalizzazione, la sostenibilità”.
All’incontro hanno partecipato, oltre al Sindaco di Spello Moreno Landrini e all’Assessore all’agricoltura della Regione Umbria Roberto Morroni, i quattro presidenti nazionali delle rispettive organizzazioni: Floriano Zambon (Città del Vino), Michele Sonnessa (Città dell’Olio), Nicola D’Auria (Movimento turismo del vino) e Paolo Morbidoni (Federazione nazionale Strade del vino e dell’olio).
Carmen Guerriero