Ristorante Aroma a Torino.
Percorrere Via Monferrato da quando è pedonale è decisamente rilassante, invita a indugiare davanti alle vetrine e stimola il piacere di sedersi ai tavoli dei ristoranti che si affacciano su questa piccola e aristocratica via a lato della Gran Madre di Dio, una delle più amate e storiche chiese di Torino.
Un logo di culto che – secondo una radicata ipotesi esoterica – è custode di uno dei più grandi misteri della Fede: il calice che tiene in mano una delle statue poste ai lati dell’ingresso sarebbe in realtà la rappresentazione del Sacro Graal.
Borgo Po, alle spalle del grande fiume che lentamente scorre verso est, è il quartiere simbolo della precollina torinese, con abitanti un po’ snob e riservati e case antiche e ricche di storia.
Ma ultimamente è anche una zona in fermento, soprattutto enogastronomico: ai rinnovamenti di alcuni storici ristoranti ha fatto seguito l’apertura di un locale di un famoso chef stellato e la stessa via Monferrato, pur essendo lunga solo due isolati, ha una variegata e ricca offerta di ristorazione di buon livello.
Proprio verso il fondo della via – al 23/A – i fratelli Diego e Denis Lamarca hanno aperto cinque anni fa il ristorante Aroma.
Cuoco il primo, responsabile di sala il secondo, hanno da poco completato un rinnovamento profondo del loro locale: da bistrot con una proposta gastronomica prettamente regionale e qualche sconfinamento internazionale hanno creato un locale più trendy, con un po’ d’arte alle pareti e tocchi di piacevole eleganza, una mise en place con l’adozione di runner invece del classico tovagliato a sottolinearne la modernità e una cucina contemporanea e “pop”, con grande attenzione alla pulizia dell’impiattamento – sempre curato e con bello stile – e alla filosofia dei “pochi ingredienti per ogni piatto” e coi sapori ben riconoscibili, una cucina stagionale di qualità e senza orpelli, dai colori pastello per richiamare la naturalità dei prodotti e che regala pura soddisfazione.
Pane e pasta “home made” e valorizzazione di carni e pesci con preparazioni delicate, mai aggressive, sono la base su cui si fonda l’idea di cucina di Aroma.
Antipasti importanti come il “filetto di agnello alla liquirizia, mandorle salate e gelato alla cipolla” (grande piatto!), l’”Ombrina in zuppetta di latte di cocco e curry” o il “Petto d’anatra, insalata cotta e sciroppo di betulla” potrebbero benissimo esser presentati come dei secondi piatti, ma ricordo con piacere anche un morbido e delicato Bao, il tipico panino cinese cotto al vapore farcito con verza e maiale in salsa teriyaki, offerto come amuse-bouche.
Primi gustosi e intriganti che vorresti non finissero mai come il sorprendente “Spaghetto, friggitelli, ‘nduja dolce e tartare di gamberi rossi di Mazara del Vallo”, o contaminazioni franco-orientali come i “Gyoza di lepre à la royale”, ossia i tipici fagottini cinesi (…ancora l’influenza esotica, conseguenza dei numerosi viaggi d’esplorazione gastronomica dei due fratelli), piccoli scrigni preziosi che racchiudono una pietra miliare della cucina d’oltralpe, quella “lièvre à la royale” che richiede una preparazione certosina, con lunga marinatura nelle spezie e nel cognac, farcita della sua stessa carne, di foie gras e spezie e cotta per un giorno intero nel vino rosso aromatizzato con cannella, ginepro e scorze d’arancio…la scelta tra i vari piatti è difficile, ma il godimento che donano è semplicemente strepitoso!
Tra i secondi spicca il “Filetto di vitello, calamaro e lampascioni”, un accostamento curioso ma delizioso al palato; squisito è anche il trancio di pescato freschissimo con verdurine croccanti, mentre tra i coreografici dolci, rigorosamente creati da Diego – che ha maturato importanti esperienze in locali stellati e non di Torino e provincia – sono certamente piacevoli i graziosi “Porcini, cioccolato bianco e mirtilli” ma assolutamente da gustare è la “Bomba al cioccolato, vaniglia e frutto della passione” in cui il connubio tra acidità, dolcezza e croccantezza si può riassumere in una sola parola…felicità!
L’attenzione alla qualità si nota anche nella carta dei vini, selezionati direttamente da Denis che in pochi anni, da semplice appassionato della ristorazione si è trasformato in un professionista scrupoloso e competente.
La sua cantina propone ottimi vini, piemontesi su tutti, con una attenta ricerca di piccoli produttori d’eccellenza, ma anche qualche chicca di altre regioni italiane e un po’ di Francia, il che non guasta mai. I prezzi sono corretti e in linea con il livello delle proposte.
Ristorante Aroma
Via Monferrato, 23, 10131 Torino TO
011 8196013
Dal martedì al venerdì aperto solo la sera.
Sabato e domenica anche a pranzo. Chiuso lunedì
Paolo Alciati
Credit Photo Ufficio Stampa