
Un ristorante che in poco tempo si è collocato nel ristretto elenco di locali torinesi del buon mangiare, un perfetto connubio tra passione per la cucina, ospitalità e una selezione di vini di alta qualità ma anche un luogo ideale per aperitivi ricercati, dove ogni piatto racconta una storia di tradizione con un particolare tocco di ricercata personalità.
Fondato da tre amici, Tratto è diventato rapidamente un punto di riferimento per chi cerca un’esperienza gastronomica autentica e ricca di sapori.

Daniele Rasetto, il Maître e Sommelier, è il cuore pulsante della sala. Laureato all’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, ha iniziato la sua carriera in cucina, collaborando con chef stellati, per poi scoprire la sua vera vocazione nell’ospitalità. La sua passione per il vino si riflette nella selezione curata di etichette che valorizzano i produttori locali e internazionali con una grande attenzione ai vini naturali e di filosofia di produzione Triple “A” (da vignaioli Agricoltori, Artigiani, Artisti) oltre che nella copiosa quantità di informazioni che trasmette presentando abbinamenti perfetti con i piatti del menù.

Luca Tomaino, lo Chef, porta con sé un bagaglio di esperienze significative avendo lavorato con cuochi illustri come Gualtiero Marchesi. La sua cucina è un ragionato omaggio alla tradizione gastronomica piemontese, rielaborata con sapiente creatività. Ogni piatto è una fusione di sapori netti e tecniche raffinate che raccontano di una forte connessione con la storia del territorio.
Daniele Lanzolla, Responsabile di Sala, ha un’esperienza internazionale che arricchisce l’accoglienza di Tratto. Dopo anni trascorsi a lavorare in vari paesi, ha portato a Torino un approccio all’ospitalità che promette di rendere ogni visita un’esperienza memorabile.
La filosofia del ristorante si basa sulla valorizzazione della tradizione culinaria piemontese, reinterpretata con creatività e un tocco di modernità ed estro con piatti che variano in base alla stagionalità e alla disponibilità degli ingredienti freschi e di alta qualità, molti dei quali provengono da selezionatissimi produttori locali. Ogni portata è preparata con un profondo rispetto per la materia prima, garantendo freschezza e qualità.
Il menù è estremamente versatile, con piatti che spaziano da ricette semplici a preparazioni più elaborate, tutte caratterizzate da un forte legame con la stagionalità.
L’apertura della cena è con un loro imperdibile classico: Pane, burro, acciughe e bagnetto verde. Un antipasto che gioca su sapori semplici ma intensi, un pan brioche con acciughe del Cantabrico che si sposano perfettamente con il burro di Normandia e il bagnetto verde senza aglio, con brodo dashi e aceto di mele. Sarà che per le acciughe baratterei quasi la primogenitura, ma questo è un apripasto delizioso!
Particolarmente interessante è lo Scampo e ‘nduja, un freschissimo scampo al naturale con solo l’aggiunta di una goccia di olio EVO e due versioni di salsa ‘nduja, una piccantina con concentrato di pomodoro, ridotta in crema e l’altra una spuma un po’ più delicata.
Seguono tre piatti “only veg”: Carciofi in carpione, semi misti con l’esaltazione di un carciofo, piastrato e ricoperto di semi misti tostati e qualche ciuffo di bagnetto verde, e Cavolfiore, liquirizia, una spessa bistecca di cavolfiore, anch’essa piastrata e nappata con burro e una riduzione di acqua di cottura, aceto bianco e liquirizia. Davvero molto interessante questa versione con la liquirizia a contrasto.
Infine un’ottima Tarte Tatin di mele e cipolle rosse, un boccone delicato in una sfoglia friabile e gustosa.

Altro classico: Spaghetto, Caraglio, olio, peperoncino, bottarga: un piatto che esalta la semplicità degli ingredienti con la pasta di alta qualità del pastificio Felicetti saltata con un saporito fondo di palamita e olio all’aglio macerato un condimento che esprime la freschezza del mare e la piccantezza del peperoncino arricchita da una sapida bottarga di tonno rosso.
Animella, carciofo e salsa alla finanziera è un bell’esempio di come la cucina piemontese possa essere reinterpretata con creatività e rispetto per la tradizione: l’animella è preparata con grande attenzione, esaltando la sua morbidezza e il suo gusto, viene piastrata in modo da mantenere la sua succosità e sviluppare sapori complessi creando col carciofo un interessante contrasto di consistenze. La salsa alla finanziera aggiunge profondità al piatto, creando un piacevole equilibrio tra la ricchezza dell’animella e la freschezza del carciofo.
Gustosa e di grande soddisfazione la Scaramella in grissinopoli con la carne che viene cotta lungamente a bassa temperatura e sucessivamente impanata del panko e nei grissini e fritta in padella col burro accompagnata da maionese alla ponzu.

Poteva mancare il lato dolce dello chef? Assolutamente no! E quindi ecco una deliziosa panna cotta alle nocciole, un dolce al cucchiaio fresco, cremoso, ricco e goloso. Preparata con panna d’affioramento, questa delizia si distingue per la sua consistenza vellutata e leggera, che si scioglie delicatamente in bocca. L’aggiunta della pasta di nocciole piemontesi conferisce al dessert un sapore intenso e avvolgente, richiamando le note tostate e aromatiche delle nocciole fresche. La vaniglia bourbon, con il suo profumo ricco e complesso, arricchisce ulteriormente il gusto, creando un equilibrio perfetto tra dolcezza e profondità. Per completare l’esperienza sensoriale, lo scorza di arancia aggiunge una nota fresca e agrumata, che contrasta splendidamente con la cremosità della panna cotta. Questo tocco di acidità non solo esalta i sapori delle nocciole e della vaniglia, ma dona anche una vivacità che rende il dolce ancora più invitante.
Una golosa chiusura per una concreta conferma del consolidamento di questo ristorante che racconta con garbo e passione il territorio a Torino.
Tratto Ristorante
- Via Andrea Doria, 12, Torino
- Tel. 331 4694961
- www.trattotorino.it
Paolo Alciati & Enza D’Amato
Photo dei piatti: Ed’A