In un Paese come l’Italia in cui vivono, e bene, oltre 42.000 pizzerie che danno lavoro a circa 100.000 addetti, la qualità è l’elemento distintivo che permette di emergere tra tanta offerta gastronomica. E qualità non è solamente riferita alle materie prime o alle proposte di buona cucina, ma anche al locale e al servizio in sala.
Da qualche anno a questa parte le variazioni sul tema che riguardano il disco di pasta più famoso e amato al mondo si sono moltiplicate, ma non basta “buttare lì” quattro ingredienti insoliti per poter vantare un prodotto di eccellenza, anzi…direi che il tempo degli esperimenti deve considerarsi terminato e noi che ci occupiamo di enogastronomia siamo anche un po’ stufi di fare da cavie per dei fantomatici “pizzaioli emergenti” per molti dei quali può essere anche lecito domandarsi chissà da cosa stiano emergendo…
Per fortuna ci sono numerose pizzerie, equamente diffuse in tutta Italia, in cui invece il percorso di ricerca della qualità sta dando ottimi risultati e, nello specifico, “La Cascina dei Sapori” di Rezzato (BS) è una di queste.
Confermata, come nel 2015, l’ottima valutazione di “Due Spicchi” (su tre come massima votazione, unica pizzeria della Provincia di Brescia) dalla Guida “Pizzerie d’Italia 2016” del Gambero Rosso, Antonio Pappalardo, proprietario e figlio d’arte, il cui cognome tradisce le radici orgogliosamente napoletane – essendo nato a Castellammare di Stabia 27 anni fa – ha nella continuità della tradizione la filosofia basilare per realizzare un prodotto di grande soddisfazione gastronomica, grazie alla ricerca continua, quasi maniacale, delle tecniche di impasto, con farine selezionate Molino Quaglia, garanzia assoluta, e di lievitazione, con studi alla scoperta di diverse tipologie di lieviti, unite ad ingredienti di altissima qualità quali la Mozzarella di Bufala DOP o il Fiordilatte di Agerola, il Prosciutto di Parma o la Burrata pugliese ed ancora la stagionalità, termine che già di per sé garantisce freschezza assoluta senza compromessi. Inoltre voglio sottolineare che la sua pizza è conforme con il “disciplinare di produzione della pizza napoletana” con certificazione europea STG (Specialità Tradizionale Garantita).
Ma tradizione non vuol dire staticità anzi…l’offerta alla Cascina dei Sapori, che nel 2017 festeggerà il decimo compleanno, mette in risalto l’attenta ricerca di Pappalardo e l’ampio ventaglio delle proposte: dalle pizze classiche con impasto indiretto, che dona maggior digeribilità, gusto e profumo e le rende soffici ed elastiche e dal cornicione ben definito e compatto come vuole la tradizione, e non potrebbe essere altrimenti, alle proposte rinnovate di tre mesi in tre mesi per seguire la stagionalità di ciò che offre il mercato, (quella “estiva” è con pesto di pinoli e rucola, bufala affumicata, pomodoro datterino confit, Aceto Balsamico di Modena IGP e Cipolla rossa di Tropea), alle pizze in teglia alla romana, con il tipico impasto diretto capitolino, basso e croccante, imbottite o ben farcite con ingredienti intriganti come alici marinate, burrata, insalata di pesche e spinacino e olive semi-dry o Mortadella “Pasquini”, fiordilatte, insalata Barba del Frate e stracchino
Ma è nelle pizze gourmet che l’estro e la ricerca raggiungono livelli di intensa piacevolezza, pizze “da degustazione”, con impasto indiretto a doppia lievitazione, dai sapori netti grazie ad abbinamenti creativi con ingredienti di alto livello, dalle capesante al Jamon iberico de Bellota Capa Negra riserva o a proposte curiose – “alla tartare di tonno, fiordilatte, Cipolla rossa di Tropea, maionese Habanero e anacardi tostati” – o intensamente saporite – “al Lonzino Rustico, fiordilatte, Portulaca, sottobosco e Gran Sardo” – o un po’ snob – “al roast beef all’inglese con zucchine trifolate, Bufala affumicata e maionese alla senape in grani”.
Ancora qualche nota: bello il locale, arioso e pulito, tavoli curati con bicchieri non banali, personale attento e dinamico, cortese e sorridente, cosa meno frequente di quanto si possa immaginare.
Molto interessante la carta delle birre artigianali, quasi una trentina di undici ottimi produttori e addirittura un sidro biologico in tre versioni, brut, demi-sec e dolce, buona la selezione dei vini, alcuni di questi lodevolmente proposti al bicchiere, e più che discreta la scelta delle bottiglie, dagli Champagne agli spumanti metodo Classico, Franciacorta in testa, come logico visto che siamo in provincia di Brescia, passando per ottime etichette di vini bianchi e rossi di quasi tutte le regioni d’Italia, ulteriore segno di attenzione; non grave, ma da segnalare, la mancanza dei vini rosati, perfetti in abbinamento alle pizze. Peccato. Ma è uno stimolo a migliorare…e poi, vivaddio, in tutta questa perfezione qualcosa di negativo dovevo pur trovare!
L’attenzione al prodotto e la ricerca le si notano anche nella golosa carta dei dolci, stagionale e curata quotidianamente dal loro pasticcere, con buoni abbinamenti di vini da dessert anche qui con una apprezzabile proposta al bicchiere.
In buona sostanza il percorso del gusto intrapreso quasi dieci anni fa da Antonio Pappalardo si è rivelato vincente e le sue pizze hanno tutte un unico comun denominatore d’eccellenza: la grande professionalità che, unita alla cura del particolare, alla curiosità della sperimentazione e alla consapevolezza che per proporre un prodotto di alto livello si devono utilizzare solo ingredienti di alto livello, hanno permesso a lui e al suo dinamico staff, di modificare lo status di pizzaiolo, non più “emergente” ma oramai “consolidato” e ai vertici del gradimento dei numerosissimi appassionati e amanti di questo piatto dal successo planetario.
La Cascina dei Sapori
Via Evaristo Almici, 1 – Rezzato (BS)
Tel. 030 259 3557
https://www.facebook.com/LaCascinaDeiSaporiRezzato
Paolo Alciati