Ristorante stellato a San Maurizio Canavese (Torino).
Mangiare in un ristorante stellato è sempre un’esperienza unica per chi ama capire e scoprire i segreti della creatività culinaria, che si spingono spesso oltre i confini dell’arte. Ma è anche un modo per stare bene, rilassarsi e regalarsi momenti che aiutano il palato, l’anima, il corpo.
Ci si sente così, coccolati e appagati, dopo avere cenato a La Credenza, il ristorante di San Maurizio Canavese (TO), frutto della professionalità di Giovanni Grasso e Igor Macchia, su cui splende una stella Michelin e tantissime ragioni per andare a provarlo.

Chiunque passi dal Torinese e ami la buona cucina non può non farsi un regalo del genere. È come se un tifoso granata non andasse a visitare Superga, o uno juventino lo Juventus Stadium. Ogni passione ha il proprio “luogo”, e il buon gusto passa da San Maurizio Canavese.
Fiore all’occhiello di La Credenza è senza ombra di dubbio la splendida location, così proprio come scrive l’ispettore Michelin nella sua recensione: “Sala accogliente, una luminosa veranda ed un grazioso giardino per caffè o aperitivi serali”, si legge infatti. Ma l’importante è porre l’attenzione anche sui particolari, come il prato del giardino, curatissimo, le luci soffuse, gli arredi al massimo dell’avanguardia per quanto riguarda il design che non è mai freddo, seppur molto minimale.
“Piatti creativi, sia di carne sia di pesce, dalla tradizione locale e dall’estro dello chef”, continua l’ispettore introducendo l’elemento più importante di La Credenza ossia la ricerca di quel piccolo particolare in grado di donare qualcosa in più a piatti deliziosi e già di per se ricercatissimi.
E dato che di creatività, tanta creatività, si sta parlando, il consiglio è quello di provare il menù degustazione accompagnato da vini o “grandi” vini, anche se una cosa è certa, qualsiasi calice di Bacco si porti alla bocca si tratta sempre di altissima qualità. Non basterebbe un mese per degustare i vini presenti nella carta di La Credenza, una vera enciclopedia per esperti e buongustai.
Tornando al menù, in queste settimane Giovanni e Igor propongono ancora quello di “Primavera”, in attesa che scoppi l’estate e cambino i piatti. “Se ogni piatto è un’opera d’arte fatta di emozioni, storia e territori, questo menù è un viaggio nello spazio e nel tempo”, così introduce La Credenza la meravigliosa esperienza della degustazione.
Per i primi, dalla zuppa di pesce ai tortellini in brodo, si passa agli originali “ravioli di melanzane, fonduta al formaggio di capra e gelatina alle cozze” e soprattutto alla “chicca” inventata da Igor Macchia che ha osato sfidare un cult della cucina internazionale come il sushi. Ecco allora il re dei risotti, il “risotto al wasabi, come un sushi caldo”, da provare e riprovare. Chi ama il sushi lo venererà, chi non lo ama lo saprà apprezzare in quanto nuovo tipo di risotto. Un piatto che da solo basterebbe a giustificare stelle e notorietà della Credenza.
Tra i secondi di pesce, i poco pretenziosi potranno gustare un classico (ovviamente si fa per dire) il “fish & chips di merluzzo e nasello”, mentre i più raffinati si delizieranno con il “calamaro farcito con riso selvaggio, verdure e zenzero fresco”. La carne invita con un colorato “primo taglio di Marco Martini, ciliegie, foie gras e purè di patate al mascarpone”, o “copertina di sottofiletto della macelleria Mosca, asparagi e demi glaçes”, o ancora “pollo ruspante, piselli, guanciale di maiale ed insalata romana”.
Si chiude con i dolci, a scelta ce ne sono otto, ma dato che stupisce sempre di più la creatività “speziata” di Igor Macchia si segnalano: “ciliegie allo zenzero, camomilla, cioccolato bianco e granita ai fiori di sambuco”; “mele caramellate, spuma di pasta frolla e sorbetto all’arancia”. E ancora assortimento di sorbetti, grappe e digestivi.
Tesoro e patrimonio della Credenza, infine, la cantina. È un piccolo gioiello, un caveau del ‘700 all’interno del quale mattoni, pietra e legno di noce custodiscono i vini che la sommelier de La Credenza, Franca Pulcini, seleziona accuratamente.
Vini italiani importanti, produttori famosi e premiati ma anche quelli meno noti e ancora sconosciuti convivono con vini stranieri (francesi di Borgogna o tedeschi della Mosella) selezionati in base a criteri di qualità, prestigio e armoniosità.
Ogni regione italiana è rappresentata con una rosa di etichette che più ne rappresentano il territorio e la vocazione: per i vini rossi naturalmente ampio spazio al Piemonte mentre per quelli bianchi si privilegiano le zone del nord est Italia.
Accanto ai vini blasonati, agli spumanti italiani, agli Champagne millesimati, Franca Pulcini offre spazio a produttori con storie particolari, vitigni riscoperti e produzioni locali inedite. Un percorso che sa rendere omaggio alla cucina del ristorante e si fonde in maniera equilibrata, ricca e sapiente con i suoi piatti.
Ristorante La Credenza
Via Cavour 22, San Maurizio Canavese
ristorantelacredenza.it
info[@]ristorantelacredenza.it
+39 011 9278014
Simona Totino
J|Hotel: ospitalità a Torino in collaborazione con il club calcistico della Juventus