Santa Margherita torna al Vinitaly con un nuovo vino, figlio della tradizione enologica della cantina di Fossalta di Portogruaro. Era il 1952 quando venne presentato il primo vino spumante da vitigno Glera ed era il 1986 quando sui mercati debuttò il Müller Thurgau frizzante: due vini immediatamente apprezzati in tutto il mondo.
Oggi, a distanza di quattro decadi, Müller Thurgau e Glera si fondono assieme per dar vita ad un nuovo spumante charmat secco che va a rispondere ad una domanda crescente di vini innovativi, ma ricchi di storia e tradizione, affiancandosi ai “fratelli maggiori” monovitigno.
Il blend originale delle due uve, infatti, racconta molta della storia di Santa Margherita: il Müller Thurgau proviene da vigneti posti sulle pendici delle Dolomiti fra i 400 ed i 600 metri d’altezza; la Glera, invece, dalle colline della Marca Trevigiana. La vinificazione è in bianco, separatamente, con spremitura soffice delle uve. Dopo la prima fermentazione, avviene l’assemblaggio con la seconda fermentazione, a temperatura controllata, e la “presa di spuma”.
La ricchezza e l’originalità del blend – la delicata aromaticità del Müller Thurgau e la florealità e la consistenza del frutto della Glera – si percepisce nettamente al bicchiere: il brillante color giallo paglierino e uno scoppiettante perlage anticipano una immediata esplosione di profumi dai richiami floreali e di agrumi ravvivati da piacevoli note di erbe di campo e officinali. In bocca si conferma l’impressione di vivacità e vitalità avvertita al naso grazie a una sensazione gustativa “croccante” e una freschezza vibrante che prolunga nel finale le note aromatiche.
Il Müller Thurgau-Glera Brut Santa Margherita – che si presenta in un originale formato della bottiglia ed una elegante grafica nel packaging – è ideale sia come aperitivo che in accompagnamento a sfiziosi antipasti a base di affettati o verdure, a primi piatti di pasta con sughi delicati o a base di pesce. Spettacolare sui fritti, sia di pesce che di verdure.