Per chi piace trascorrere un week-end in una località all’estero, non deve mancare nel suo palmares la città di Lublino, la capitale della Regione del Voivodato in Polonia. Una provincia densa di storia e di cultura. Qui tutto è successo e tutto è rinato. Il Rinascimento di Lublino e della regione, che ha avuto inizio fra il XVI secolo e quello seguente, è testimoniato dai molti tesori d’arte e architettura compresi nelle terre tra Vistola e Bug. La capitale del Voivodato attrae immediatamente il visitatore per la sua particolare atmosfera fatta d’eleganza, di sensibili ma giustificati contrasti architettonici, per la sovrapposizione, molto comune nelle città polacche, di aree abitative e verde sempre ben curato. Lublino poi, ha qualcosa in più: è una di quelle città europee nelle quali la Storia ha lasciato le proprie tracce in maniera pesante e dolorosa. Forse, per questa e altre sottili ragioni, l’atmosfera che vi si respira dà sensazioni tra loro contrastanti di emozione e memoria, quando si assiste alla parata dei reduci polacchi che il primo settembre commemorano il giorno dell’invasione tedesca, fra musiche e bandiere; o d’ammirazione, quando lo sguardo si posa sul centro storico, uno dei meglio conservati in Polonia; oppure ancora di riflessione interiore al pensiero di come sia stata annientata la presenza e la cultura ebraica, attiva in città sin dal 1316, negli anni finali dell’ultima guerra. Uno dei primi insediamenti fissi sulla collina dove oggi risplende il magnifico gioiello della Città Vecchia, risale a un periodo compreso tra il VI e il X-XI secolo. Questo minuscolo borgo si chiamava Czwartek, che in polacco significa giovedì, giorno di mercato. Dai piccoli traffici settimanali ha preso poi consistenza la crescita di Lublino: alle fortificazioni del X secolo si sono aggiunte le prime abitazioni; sono del 1198 i documenti storici che citano per la prima volta il nome della città. Distrutta più volte da invasori (Tatari, Ruteni, Lituani ecc.) nei primi anni del Trecento Casimiro il Grande la dota di un Castello e la protegge con una cinta muraria, mentre verso la fine del secolo il re Władysław Jagiełło, grazie anche alla pace tra Polonia e Lituania, favorisce la crescita dei commerci fra i due stati unificati. Nella seconda metà del XVI secolo prende corpo a Lublino la Riforma Protestante e si fa concretamente significante la presenza degli Ebrei, ai quali si deve l’edificazione di ospedali, sinagoghe, cimiteri e istituzioni educative (kahal). Viene costruita la porta, il passaggio Grodzka, conosciuta in seguito come Porta degli Ebrei.
Nel 1655 avviene l’invasione degli Svedesi e dei Russo-Ucraini e nel 1795 Lublino entra a far parte dell’Impero Austriaco, quindi ancora (1816) ritorna sotto dominio russo. Nel XIX secolo la città si espande, con nuove abitazioni e nuove strade; di pari passo cresce anche il numero di abitanti: 50.000 nel 1897, dei quali 24.000 ebrei. Poi gli anni tragici con l’invasione nazista del 1939, gli orrori della guerra e la liberazione da parte dell’Armata Sovietica il 24 luglio del 1944. Tra gli orrori bellici va senz’altro ricordato l’olocausto degli ebrei, con il museo situato nella città vecchia. Joanna Zętar ci conduce fra le pareti nere del museo, punteggiate di minuscole finestrelle che mostrano i singoli documenti raccolti: storie raccontate, fotografie e filmati della feroce persecuzione degli anni della guerra. Sono stati ben 45.000 gli ebrei uccisi dai nazisti; una quarantina sono i sopravvissuti. Ora Lublino è Patrimonio UNESCO dell’Umanità. La città vecchia presenta una struttura urbanistica medievale ben conservata, con numerose chiese, case antiche e porte; il Castello Reale, con la preziosa cappella della Ss.Trinità del XIV secolo, ricca di straordinari affreschi russo-bizantini, molti musei. Lublino è la città rinascimentale più autentica della Polonia. Da apprezzare soprattutto le case con timpani, l’imponente municipio, le chiese e le fortificazioni del XVI e XIX secolo, le belle piazze ariose, le zone pedonali, i molti ritrovi e ristoranti, frequentati sino a tarda ora. Da secoli Lublino è un importante punto di unione fra l’Europa occidentale e quella orientale. Crocevia mercantile e diplomatico nel corso della storia, oggi è meta di artisti, scienziati, studenti e imprenditori. Nel 1317, con il conferimento degli statuti cittadini, Lublino consolidò la sua posizione fra le maggiori città polacche ed europee. Testimone sono le fiere di Lublino, frequentate da mercanti provenienti dalle regioni transcaucasiche, dal Mar Nero, dalla Lituania, dal cuore della Russia. Nel 1569 vi fu firmata l’Unione di Lublino che sancì la fusione di Polonia e Lituania in un unico organismo statale e sarebbe durata oltre due secoli. In quegli stessi anni, re Stefano Batory stabili a Lublino la sede del Tribunale della Corona. Nel 1918, dopo quasi 130 anni di dominazione straniera, fu formato a Lublino il Governo Provvisorio della Repubblica Polacca, primo organismo del nuovo stato, e fu fondata l’Università Cattolica. Solidarność, uno dei movimenti sociali più importanti della storia del XX secolo, ebbe la sua origine proprio a Lublino e nella vicina Świdnik dove, un mese prima dei celebri scioperi di Danzica e Stettino, gli operai insorsero contro il regime del partito comunista.
Lublino e stata per secoli un nobile esempio di tolleranza. La città era abitata da ebrei, ruteni, protestanti, cattolici e altre etnie. L’antico borgo del Podzamcze, alle falde del castello, fu per secoli sede della comunità ebraica, centro intellettuale e culturale ebraico di rinomanza internazionale. Dal 1544 sede della tipografia ebraica, dal 1567 della celebre Accademia dei Sapienti, dal 1580 della Dieta delle Quattro Terre (Waad Arba Aracot), il principale organo di rappresentanza ebraico nella I Repubblica. Percorrere la Polonia orientale, quella che confina con Bielorussia e Ucraina, significa esplorare un itinerario del tutto naturale. Naturale è il panorama di vasti territori ondulati e coltivati; naturale è infilarsi in boschi verdissimi e densi di una grande varietà d’alberi, senza che, per chilometri, si incontrano paesi o case; naturale è, ancora, costeggiare laghetti e pozze d’acqua i cui bordi presentano canneti e vie d’uscita: piccoli fiumi e canali che a loro volta, attraverso minuscole forre, offrono la visione di cascatelle, rive sabbiose, prati e marcite. Dove tutti questi elementi del suolo raggiungono dimensioni maggiori e impatti visivi ancor più considerevoli è in prossimità delle sponde del Bug, il grande fiume che nasce in Ucraina e funge da confine orientale polacco per moltissimi chilometri. La regione stessa che bagna, il Voivodato di Lublino (Województwo Lubelskie) è disseminata d’interessanti centri urbani, di piccoli e graziosi paesini, di pascoli grandiosi, di terre coltivate che confinano con scampoli di foresta e con boschi, che non
è poi sciocco immaginare popolati da fate e gnomi.
Qui la cultura, per tradizioni storiche e per sedimentazioni umane non sempre spontanee, è ricca evariegata: il sostrato polacco è appena alterato da apporti russi e ucraini; la religione cattolica convive con quella ortodossa e, finoall’ultima guerra mondiale, con quella ebraica.Questa parte di Polonia è meno conosciuta e turisticamente meno frequentata di altre, ma è solo questione di tempo. Gli arrivi aumentano, anno dopo anno. Da secoli Lublino è un importante punto di unione fra l’Europa occidentale e quella orientale. Crocevia mercantile e diplomatico nel corso della storia, oggi è meta di artisti, scienziati, studenti e imprenditori. Nel 1317, con il conferimento degli statuti cittadini, Lublino consolidò la sua posizione fra le maggiori città polacche ed europee. Testimone sono le fiere di Lublino, frequentate da mercanti provenienti dalle regioni transcaucasiche, dal Mar Nero, dalla Lituania, dal cuore della Russia. Nel 1569 vi fu firmata l’Unione di Lublino che sancì la fusione di Polonia e Lituania in un unico organismo statale e sarebbe durata oltre due secoli. In quegli stessi anni, re Stefano Batory stabili a Lublino la sede del Tribunale della Corona. Nel 1918, dopo quasi 130 anni di dominazione straniera, fu formato a Lublino il Governo Provvisorio della Repubblica Polacca, primo organismo del nuovo stato, e fu fondata l’Università Cattolica. Solidarność, uno dei movimenti sociali più importanti della storia del XX secolo, ebbe la sua origine proprio a Lublino e nella vicina Świdnik dove, un mese prima dei celebri scioperi di Danzica e Stettino, gli operai insorsero contro il regime del partito comunista. Lublino e stata per secoli un nobile esempio di tolleranza. La città era abitata da ebrei, ruteni, protestanti, cattolici e altre etnie. L’antico borgo del Podzamcze, alle falde del castello, fu per secoli sede della comunità ebraica, centro intellettuale e culturale ebraico di rinomanza internazionale. Dal 1544 sede della tipografia ebraica, dal 1567 della celebre Accademia dei Sapienti, dal 1580 della Dieta delle Quattro Terre (Waad Arba Aracot), il principale organo di rappresentanza ebraico nella I Repubblica. La visita a Lublino non può non iniziare dalla Torre della Trinità con vista sulla pittoresca città vecchia, adagiata sui colli Czwartek, Grodzisko, Zamkowe e Staromiejskie. Sul Colle del Castello (Zamkowe) si erge un fortilizio, il monumento più antico in città (XIII secolo, simbolo della longevità di Lublino. Il Castello, costruito in stile neogotico nel 1828 sulle rovine di una residenza reale, fu fino al 1954 una prigione, luogo di supplizio dei polacchi nell’Ottocento, nel corso della Seconda Guerra Mondiale e negli anni del terrore staliniano (1948-1954). EuroLOT è stata fondata come sussidiaria regionale della della LOT Polish Airlines, di cui l’azionista di maggioranza è il Dipartimento del Tesoro Polacco. La strategia di EuroLOT si è concentrata sulla costruzione di una rete di voli nazionali, regionali e charter. La sua base è l’aeroporto di Varsavia-Okęcie mentre opera principalmente dagli hub di Cracovia e di Danzica. Nel 2012 la compagnia ha iniziato un nuovo piano di ammodernamento della flotta, ordinando i velivoli Bombardier Q400. I vettore polacco utilizza i moderni bimotori Bombardier Q400 Next Generation – 11 i velivoli della flotta – che possono trasportare 78 passeggeri full economy. L’operativo prevede la partenza da Milano Malpensa per Lublino alle 18.35 con arrivo alle 21.35 e da Lublino per Milano Malpensa partenza alle 15 con arrivo alle 18.
Testo e foto di Jimmy Pessina