Il Teatro Regio guarda all’Expo e per la stagione 2014-2015 ha pronto un cartellone in grado di soddisfare il suo pubblico, ma soprattutto di attirare l’attenzione dei tanti visitatori che, si pera, giungeranno in città grazie all’evento internazionale milanese.
E così, sfogliando il programma non può non cadere l’occhio sui ai 17 titoli in programma, numero da record, sulle date che termineranno eccezionalmente a luglio e sul ritorno dell’etoli più famose del mondo, Roberto Bolle. In vista della riconferma del sovrintendente Walter Vergnano e, di capire se invece il direttore artistico Andrea Noseda rimarrà a Torino, ecco come si svolgerà la prossima stagione. L’inizio della Stagione avrà due momenti forti. In apertura, il 30 settembre, la Messa da Requiem di Verdi, un capolavoro lirico-sinfonico che il Regio ha saputo “far suo” in tutto il mondo, chiamato a eseguirlo con grandissimo successo dal 2007 a oggi in Germania, Spagna, Austria e Giappone, e che anche il pubblico del Teatro potrà dunque ascoltare in un’esecuzione. Gianandrea Noseda dirigerà l’Orchestra e il Coro del Teatro Regio, quest’ultimo istruito da Claudio Fenoglio. L’inaugurazione, sempre nel segno di Verdi, sarà il 14 ottobre con Otello, firmato dal regista Walter Sutcliffe. Si tratta del primo di sette nuovi allestimenti: un considerevole impegno produttivo finalizzato a incrementare il nostro repertorio, secondo una visione a lungo raggio della programmazione futura. Vanno in questo senso i nuovi allestimenti delle Nozze di Figaro e del Turco in Italia, così come del dittico – che ci risulta inedito – composto da Goyescas e Suor Angelica. Nel realizzare nuovi spettacoli si manterrà vivo il rapporto di coproduzione con altri Teatri: oltre al dittico le collaborazioni riguardano Il turco in Italia, I puritani e Faust.

Per la scelta dei team cui affidare le nuove produzioni sono stati chiamati registi con un’alta consapevolezza storica, capaci allo stesso tempo di portare chiavi di lettura contemporanee. Figure inedite e sperimentali per Torino ma che hanno dimostrato di possedere una mano felice nella loro carriera, per alcuni già lunga, per altri all’inizio di un percorso che si è mosso accanto a nomi di prestigio: è il caso di Walter Sutcliffe, già assistente di McVicar e attivissimo in area tedesca; di Elena Barbalich, docente di regia all’Accademia di Belle Arti di Venezia e impegnata sui palcoscenici italiani da oltre un decennio; Christopher Alden, regista con una carriera quarantennale in tutto il mondo, al debutto in Italia; Fabio Ceresa, giovanissimo collaboratore di molti celebri registi, da Ronconi a Chéreau.
A questi si aggiungono i ritorni del “concettuale” Andrea De Rosa, che darà corpo all’intrigante binomio amore/morte presente in Goyescas e Suor Angelica, e del “visionario” Stefano Poda che, dopo Thaïs e Leggenda, ha in serbo un avveniristico progetto per il Faust. Dall’Opéra di Parigi verrà l’originale produzione di Laurent Pelly per il Giulio Cesare (ambientato in un Museo Egizio, dunque perfetto per Torino!), mentre sarà frutto di un’accurata ricostruzione il nostro coloratissimo allestimento di Hänsel e Gretel con le scene di Emanuele Luzzati.

La danza parlerà spagnolo con il glorioso Ballet Nacional de Cuba diretto da Alicia Alonso, impegnato in due titoli esemplari della loro cifra stilistica.
Con Giselle esibiscono la perfetta aderenza alla tradizione classica, con Don Chisciotte conferiscono un’impronta tipicamente ispanoamericana al balletto ispirato all’Hidalgo più celebre della letteratura. Imperdibile, inoltre, l’appuntamento con il virtuosismo e la classe del ballerino italiano più famoso al mondo, protagonista insieme a tante étoiles internazionali del Gala Roberto Bolle and Friends.
Ultimo capitolo della Stagione, ma non certo per importanza, sarà il ciclo programmato a luglio 2015, quando sul palcoscenico del Teatro Regio saranno allestite in contemporanea quattro opere tra le più amate e conosciute: Norma, La traviata, La bohème e Il barbiere di Siviglia. Sedici recite in 17 giorni, uno sforzo produttivo finalizzato a far conoscere al grande pubblico che graviterà intorno all’Expo il meglio della tradizione musicale del nostro Paese. L’attenzione e il riguardo suscitati dal Teatro Regio a livello internazionale si mantengono peraltro vivissimi.

Prima che inizi la Stagione il Teatro sarà per la prima volta a San Pietroburgo, al Teatro Mariinskij per il Festival delle Notti Bianche e all’Ermitage per le celebrazioni del 250° anniversario della fondazione del Museo; a Edimburgo, per il festival internazionale; a Parigi, per l’esecuzione dello Stabat Mater di Rossini.
Nel prossimo inverno, infine, la prima tournée in Nord America con il Guglielmo Tell, a Chicago, Toronto, Ann Arbor e alla Carnegie Hall di New York.
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Chiara Serafino