A Parigi il focus dell’Accademia della Cucina Italiana.
Secondo gli ultimi dati della Coldiretti, sulla base di indici Istat relativi ai primi otto mesi dell’anno, la vacanza enogastronomica ha registrato il più alto tasso di crescita rispetto alle altre tipologie di vacanza. Tanto è confermato dall’aumento, nei primi mesi dell’anno 2019, del 4% di valore delle esportazioni agroalimentari made in Italy. Dati che, però, se da una parte rendono il senso del valore del brand Italia, dall’altra devono fare i conti con il grosso giro di pirateria alimentare dei prodotti italiani, troppo spesso contraffatti o immessi sul mercato con caratteristiche simili nel packaging per trarre in inganno i consumatori, con tutte le deleterie conseguenze del caso.
Tra i prodotti italiani più contraffatti al mondo c’è sicuramente l’Olio d’oliva, cardine delle Dieta Mediterranea, al centro degli eventi della IV Settimana della Cucina Italiana nel mondo, in corso a Parigi, da Lunedi 18 Novembre a Domenica 24 Novembre, importante vetrina internazionale di promozione turistico-enogastronomica italiana, con oltre 50 iniziative, eventi e manifestazioni, organizzate dalle 28 sedi dell’Agenzia Italiana del Turismo.
Il progetto, curato dalla Farnesina, il Consolato Generale d’Italia a Parigi, in collaborazione con l’Ambasciata italiana, ICE (italiano Trade Promotion Agency), l’ENIT (Ufficio Nazionale del Turismo), l’IIC (Istituto Italiano di Cultura), l’Accademia Italiana di la Cucina (AIC) ed il Comitato di Parigi (Comitato degli italiani eletti all’estero), coinvolge Mise, Mipaf, Miur, Mibact associazioni ed enti, per promuovere l’Italia a livello globale ed il turismo nei territori attraverso la conoscenza delle tradizioni enogastronomiche italiane e, con queste, dei prodotti, delle aziende, artigianato, dei paesaggi, dei beni artistici e culturali, tant’è che quest’anno il programma non si concentrerà solo su Parigi, ma vedrà iniziative anche in altre località della nostra circoscrizione consolare quali Lilla, Tours, Digione e Orléans.

Tra le novità dell’edizione di quest’anno la Delegazione di Parigi dell’Accademia della Cucina Italiana, presieduta dalla Delegata Luisa Polto, in accordo con il Consolato Generale d’Italia, Console Generale Emilia Gatto e L’Ambasciata d’Italia, Ambasciatrice Teresa Castaldo a Parigi, ha organizzato degustazioni tecniche e seminari di approfondimento sull’Olio evo toscano, in collaborazione con l’Accademia dei Georgofili, il Comitato MIUR per l’Educazione Alimentare e la Maison de l’Italie di Parigi e l’Agenzia Regionale della Sanità Toscana e con l’importante ruolo di sponsor e partenariato di MONTE PASCHI BANQUE che ha messo a disposizione dell’evento locali di riunione, apparecchiature e personale tecnico.

Noto già agli antichi per le sue caratteristiche salutistiche, oltre che di gusto, le prime tracce dell’Olio d’oliva si rinvengono in Siria e, poi, in Asia Minore – residui di olive sono stati rinvenuti nel sito dell’antica Troia – ed, infine, in Grecia, dove l’olio ἔλαἱον, era impiegato anche per la cura del corpo.
Dopo l’anno 1000, l’importanza della pianta e dei suoi frutti ha conquistato rapidamente territori e coscienze, trovando suoli e clima fecondi in diverse regioni italiane, come Liguria, Toscana, Puglia, dove, oggi, costituisce un reddito importante per molti olivicoltori.
Tra i qualificati relatori intervenuti al Seminario:
- Massimo Vincenzini Presidente dell’Accademia dei Georgofili e Delegato di Empoli dell’AIC
- Ruggero Larco Delegato del Valdarno Fiorentino- Dirett. Centro di studio Territ. Toscana
- Francesco Cipriani – Direttore del Servizio USL Toscana Centro Epidemiology
- Riccardo Garosci – Presidente della Commissione per l’educazione alimentare MIUR
- Evelina Flachi – nutrizionista e giornalista RAI, che ha parlato della “Storia dell’olio d’oliva nella regione mediterranea”
- Alessandro Carassale – Università degli Studi di Genova, Claudio Littardi – scrittore e ricercatore
- Antonio Balenzano – direttore Associazione Nazionale Città dell’Olio
- Alessandra Moro Buronzo – scrittrice e naturopata, che ha relazionato su “L’olio d’oliva nella pasta”.

In particolare, l’olio evo prodotto nel Chianti e nel Reggello è considerato uno degli olii organolettici più interessanti e la cui cultura risale al periodo etrusco, ora classificato nella categoria Extra Vergine Chianti Classico D.O.P., intendendosi solo quello ottenuto dalla spremitura delle olive di un determinato territorio, raccolte direttamente dalla pianta e lavorate secondo una precisa disciplina, ha precisato il professor Massimo Vincenzini.
Infine, Franco Ugetti, Pasticcere Taste of Turine e titolare dell’omonima famosa Pasticceria a Bardonecchia (Torino) ha realizzato una serie di golosi dolci a base di olio extra vergine d’oliva, a ulteriore conferma della straordinarie qualità organolettiche e di gusto dell’Olio evo, che ne rendono l’impiego sorprendentemente buono anche in pasticceria.

Ecco alcuni detti popolari intorno all’olio d’oliva:
- L’olio e la verità tornano a galla
- Ungi e frega, ogni male si dilegua
- Olio, aceto pepe e sale, sarebbe buono uno stivale
- Chi vuol tutte l’ulive non ha tutto l’olio
- Vigna piantata da me, gelso da mio padre, olivo da mio nonno
- Fammi povero di legno che ti farò ricco d’olio
- La gemma dell’ulivo d’aprile vale un barile
- L’ulivo se fiorisce di maggio [raccogli] col sacco
- se fiorisce di giugno [raccogli] col pugno
- Chi vuol vedere il bel coglier l’oliva prima i rami bassi e poi la cima.
“Eventi come questi giovano all’immagine della Penisola e al turismo” – ha sottolineato il presidente Enit Giorgio Palmucci. “L’Italia è un modello da tutti i punti di vista ma la cucina è l’esempio più significativo dello stile di vita italiano e mette tutti d’accordo”.
L’Accademia Italiana della Cucina è “istituzione culturale della Repubblica Italiana”. Fondata nel 1953, da Orio Vergani “ si prefigge il compito di salvaguardare, insieme alle tradizioni della cucina italiana, la cultura della civiltà della tavola, espressione viva e attiva dell’intero Paese”, www.accademiaitalianacucina.it.
Carmen Guerriero