Cascina Gilli
Castelnuovo Don Bosco (AT) – cascinagilli.it
Cascina Gilli è nel basso Monferrato, tra Castelnuovo Don Bosco e Albugnano, su una dorsale di colline di terra bianca composta, come quella di Langa, da marne argillose completamente coltivate a vigneto e da sempre terroir d’elezione di vini particolarmente profumati e ricchi di corpo. I 14 ettari di terreno circostante uno storico edificio del 1700 sono gestiti dal 1983 da Gianni Vergnano e dal figlio Paolo che, grazie ad un lavoro attento e appassionato, hanno saputo collocare l’azienda tra le più affidabili e prestigiose del panorama piemontese.
Gran parte del loro impegno in questi anni è stato dedicato al recupero dei vitigni storici territoriali e oggi Cascina Gilli è conosciuta e apprezzata per la sua Freisa, la Barbera, la Bonarda piemontese e la Malvasia di Castelnuovo Don Bosco.
Negli anni hanno portato avanti importanti collaborazioni con le facoltà di Agraria dell’Università di Torino per l’identificazione dei cloni autentici della storica varietà malvasia di Schierano.
Spumante Rosato | Cascina Gilli
Caratteristiche del vino
La Malvasia di Schierano rappresenta per Cascina Gilli una straordinaria scoperta e oggi si può giustamente identificare come custode di questa varietà. In seguito ad alcune sperimentazioni condotte in affiancamento alla Cantina Sperimentale del Bonafous, nel 2019 nasce il Gilli Extra Dry, spumante rosato 100% Malvasia di Schierano. La vendemmia precoce ha permesso di coglierne tutti i profumi mantenendo un buon livello di acidità. Le uve hanno quindi subito una soffice pressatura senza macerazione pre-fermentativa. La base è stata quindi spumantizzata con Metodo Martinotti raggiungendo 12,5° gradi alcolici e mantenendo un leggero residuo zuccherino.
Colore: rosa corallo intenso e brillante.
Bouquet: i tipici sentori aromatici della Malvasia sono meno intensi, attenuati, più delicati, ma il bouquet di fiori e di piccoli frutti rossi lo rende un vino intrigante e stimola l’interesse gustativo.
Sapore: la curiosità che è stata scatenata dall’analisi olfattiva viene ben ripagata da un’aromaticità meno zuccherina e di maggiore acidità che sfocia in un piacevole retrogusto di frutti rossi. Equilibrato, la sua armonica morbidezza, una spuma non invadente e la frizzante fragranza unite ad una soddisfacente persistenza invitano ad un nuovo sorso.
Abbinamento consigliato: è un vino sufficientemente secco da permettere accostamenti appaganti sia come bollicina da aperitivo sia per i primi piatti delicati o con pesci al vapore, ma sicuramente interessante potrebbe essere anche l’abbinamento per contrasto, con piatti speziati come il pollo al curry e riso Basmati o con pizze ricche di ingredienti saporiti, dal salamino piccante al caciocavallo stagionato e, perché no, con formaggi erborinati non troppo intensi.
Paolo Alciati