Lungarotti
Torgiano (PG) – lungarotti.it
È complicato condensare in poche righe la storia di un produttore tra i più importanti in Italia e i più conosciuti al mondo. Giorgio Lungarotti con grande intuizione imprime una svolta alla già centenaria azienda di famiglia modernizzandola e ricoprendo di vigneti autoctoni le colline intorno a Torgiano, commercializzando dal 1962 i suoi primi vini – “Rubesco” e “Torre di Giano” – che nel 1968 portano a questo territorio il 5° riconoscimento della DOC in ordine cronologico in Italia. Con la moglie Maria Grazia, storica dell’arte e archivista, fonda nel 1974 il MUVIT, Museo del Vino di Torgiano, nella Top 10 Best Wine Museums of the World. La successione delle figlie Teresa e Chiara porta ulteriori miglioramenti: dalla certificazione VIVA del Ministero dell’Ambiente per la difesa integrata e la gestione del suolo a quella “bio” nella Tenuta di Montefalco e alla viticoltura sostenibile a Torgiano, dalle energie rinnovabili al packaging sostenibile con bottiglie più leggere utilizzate per oltre il 90% della produzione riducendo del 35% le emissioni di CO2.
Rosso di Torgiano DOC RUBESCO – 2018 | Lungarotti
Caratteristiche del vino
Il nome deriva dal latino “rubescere”, arrossire, e ha un significato simbolicamente gioioso. Uno dei vini simbolo dell’Umbria. L’uvaggio è Sangiovese e Colorino in piccola percentuale, vinificati in acciaio a temperatura controllata con macerazione sulle bucce per 15 giorni, viene successivamente affinato in botte grande per 12 mesi, subisce una leggera filtrazione e riposa ancora un anno in bottiglia. La gradazione è del 14% in vol.
Colore: rosso rubino intenso con leggeri riflessi violacei.
Bouquet: piacevoli profumi speziati, di pepe bianco e un leggero tabacco prevalgono sui classici frutti rossi maturi. Un elegante floreale, dalla rosa canina alla viola, esalta la sensazione olfattiva.
Sapore: l’ingresso in bocca è morbido, con un tannino delicato anche se paga ancora una giovanile leggera astringenza ma con un’interessante acidità che garantisce ottima capacità d’invecchiamento. Intensa la percezione di ciliegia marasca e frutti rossi, il floreale all’olfatto si conferma anche al palato, è un vino equilibrato, fine, elegante e con un lungo finale leggermente balsamico. Può essere piacevolmente sorprendente verificarne l’evoluzione con la degustazione di vecchie annate.
Abbinamento consigliato: la freschezza e la piacevolezza lo rendono vino trasversale: ottimo per l’aperitivo con prodotti dell’arte norcina, perfetto per il pasto e gioioso per accompagnare le macedonie versato sulla frutta fresca. Esalta i tradizionali primi piatti umbri, strangozzi con sughi succulenti, pasta alla Norcina o Ciriole alla Ternana, ma anche le universali lasagne e i secondi alla griglia, la selvaggina in umido, l’imperdibile cinghiale e la tipica porchetta. Eccellente con i formaggi mediamente stagionati.
Paolo Alciati e Enza D’Amato