Antonio Facchin & Figli
San Polo di Piave (TV) – antoniofacchin.com
Storica famiglia di vignaioli, dal 1870, tra i più longevi produttori di Prosecco e oggi giunti alla quarta generazione, possiedono vigneti in 11 comuni della provincia di Treviso, tra la zona del Malanotte del Piave e le Colline del Prosecco, dichiarate nel 2019 “patrimonio mondiale dell’Unesco”. Producono vini tipici del territorio IGT, DOC e DOCG da vitigni autoctoni o internazionali a bacca bianca e rossa. Di grande rilievo sono i loro Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG e Prosecco DOC e le due versioni del Raboso Piave – da quelle parti chiamato Malanotte – un grande vino rosso ottenuto con appassimento delle uve Raboso e successiva macerazione sulle bucce. L’azienda è in Veneto e non possono mancare i vini bianchi: tra tutti spiccano il pluripremiato Pinot Grigio delle Venezie e un Incrocio Manzoni di grande livello. A completamento dell’offerta enologica, l’agriturismo “Casa Facchin” permette di verificare di persona le numerose possibilità di abbinamento del cibo del territorio con i vini prodotti da questa longeva famiglia di vignaioli.
Manzoni Bianco Piave DOC – Bianco 41 Amore per la vita | Antonio Facchin & Figli
Caratteristiche del vino
Prende il nome dal prof. Luigi Manzoni, preside della Scuola Enologica di Conegliano, che negli anni ‘30 incrociò i vitigni Pinot Bianco e Riesling Renano ottenendo questo straordinario vino che il titolare Angelo Facchin, in questa versione, dedica a sua madre Anna. E quando c’è una dedica così importante il vino non può essere mai banale. Dopo una criomacerazione sulle bucce per 12 ore, fermenta in legno e successivamente affina in acciaio, legno e bottiglia per circa 18 mesi. Gradazione: 14% vol. Temperatura di servizio: 8-10°C
Colore: Giallo dorato chiaro e brillante.
Bouquet: Al naso è intenso, ampio, con note vanigliate e di fiori gialli e pesca matura ma anche frutti esotici. Si percepisce una lieve nota iniziale minerale e fumé dopo qualche secondo.
Sapore: In bocca conferma le sensazioni olfattive e un’ottima acidità. Glicerico, è ampio ad elegante con delicate note burrose ed è ben equilibrato, morbido e vellutato. Evolvendo nel bicchiere si apre maggiormente e la sapidità e la mineralità diventano ancor più evidenti nel lungo e persistente finale leggermente ammandorlato.
Abbinamento consigliato: Un vino importante, ma che ben si accompagna con semplicità a verdure crude e cotte, asparagi bianchi, antipasti con affettati, flan con fondute leggere, primi come gnocchi alla bava, al burro e salvia o con ragù di coniglio e paste ripiene. Secondi di carni bianche o saporite grigliate di pesce, formaggi di media stagionatura o erborinati non piccanti. Particolarmente interessante in abbinamento alla delicata cucina fusion.
Paolo Alciati e Enza D’Amato