Kellerei Terlan
Terlano (BZ) – www.cantina-terlano.com
Il tempo è un lusso, si sa, ma per la pluricentenaria altoatesina Cantina di Terlano, sin dalla sua fondazione – nel 1893 – dare valore al tempo vuol dire ricevere in cambio altro valore sotto forma di vini straordinari, unici e irripetibili.
Il principale vitigno da loro valorizzato, il Pinot bianco o Weissburgunder, ha trovato in questa storica Cantina il suo luogo d’elezione diventandone il simbolo…parli del Pinot Bianco e il pensiero va dritto alla Kellerei Terlan e al suo terroir ricco di rocce porfiriche rosse, sabbia, argilla e minerali che regala vini di straordinaria longevità.
223 soci, 270 ettari di vigneti, 2 milioni di bottiglie esclusivamente vini DOC – 30% rossi e 70% bianchi fermi – questi i numeri che la posizionano tra le eccellenze dell’Alto Adige e con un archivio enologico, posto sotto la cantina a 13 metri di profondità, che custodisce nell’oscurità e nel silenzio circa 100.000 bottiglie di tutte le annate dal 1955 con alcune ancora più vecchie, anche una del 1893!
Alto Adige Terlano DOC “Primo” Grande Cuvée 2018 | Cantina di Terlano
Caratteristiche del vino
Spiega Rudy Kofler, enologo della Cantina di Terlano, “Eravamo alla ricerca di una sintesi perfetta…la nostra ricerca ha raggiunto il suo scopo: Terlaner I Grande Cuvée”. Preponderante è l’utilizzo per il 65% del Pinot Bianco, da vigneti posti a 600 metri s.l.m., mentre lo Chardonnay, utilizzato per il 32%, arriva da vigneti posti a 350 metri il rimanente 3% è Sauvignon Blanc. La pressatura è delicata, a grappolo intero, con lenta fermentazione in grandi botti di rovere, dopo la malolattica affina per un anno sui lieviti nelle botti di legno tradizionali. La gradazione è 14,5% in vol. Può reggere una decina d’anni di invecchiamento.
Colore: Giallo paglierino brillante, limpido con lievissimi riflessi dorati.
Bouquet: Iniziali note burrose e fresche, con fiori gialli e aromatiche predominanti che lasciano il passo a intensi sentori di agrumi e pepe bianco; un vino complesso e potente che chiude con un ammaliante nota tra il fumé e gli idrocarburi.
Sapore: In bocca aumenta la sensazione di complessità, ricchezza e ampiezza gustativa unita ad una vellutata eleganza. Equilibrato e raffinato, evolve in un susseguirsi di variazioni sensoriali, dagli agrumi ai canditi, dalle note aromatiche a quelle speziate. Spiccano la bella acidità e la mineralità, con i sentori affumicati che si espandono nel palato e sfociano in una lunghissima persistenza e una lieve, elegante mandorla.
Abbinamento consigliato: la sua gradazione regge bene abbinamenti anche con carni rosse ma, citando il grande Veronelli, sicuramente con le carni bianche e i pesci si realizza il più classico “matrimonio d’amore”. La soddisfazione sarà grande anche con formaggi a media e lunga stagionatura, ma non piccanti, ne patirebbe l’eleganza. Servirlo ad una temperatura di 12-14 °C in bicchieri da Borgogna, perfetti per vini potenti ed espressivi come questa splendida cuvée.
Paolo Alciati e Enza D’Amato