Mostra “Earthscapes, l’arte del paesaggio” – Mark Cooper
Palazzo Robellini – Acqui Terme (AL) | dal 12 al 27 settembre 2020
Prendi il territorio agrario che caratterizza il Monferrato, dall’astigiano all’alessandrino, con i suoi vigneti, i campi coltivati, gli infernot… silenti “custodi del vino”. Uniscilo alle terre di Langa e Roero e ai “ciabot”. Aggiungi il paesaggio costellato di castelli e leggende. Sali sulla collina e osserva la pianura puntellata dal rosso dei tetti di casolari distesi in paesi e borgate o solitarie presenze tra il verde delle “vigne” e il giallo dei campi di grano.
Inserisci il rapporto che lega l’uomo alla terra, dalla sua venuta su questo pianeta, ad oggi, e avrai uno dei riconoscimenti che nel 2014 l’UNESCO ha attribuito a “Langhe, Roero e Monferrato.
Se aggiungi l’occhio-magico di un fotografo di fama internazionale, Mark Cooper, e lo unisci ad una donna speciale, Maria Federica Chiola, architetto, otterrai “Earthscapes – L’arte del paesaggio”.
Se Mark Cooper è artista della fotografia, Maria Federica Chiola è la mente capace di unire l’autore di fotografie “architettoniche” e presentarlo al pubblico, curandone la mostra nello storico Palazzo Robellini ad Acqui Terme (AL).
Scatti fotografici dal cielo, in volo su un elicottero, ci propongono un paesaggio insolito.
Come il volo di un falco in cerca di preda, l’obiettivo fotografico di Mark Cooper cerca le immagini da catturare in un clic! Osserva il paesaggio che scorre sotto di lui, lo studia e legge silenziosi messaggi, in ogni forma e colore, che poi fisserà fotograficamente.
Le sue fotografiche sono come la penna che scrive su un diario, la tastiera di un computer che fissa su dei file delle immagini straordinarie, irripetibili, indelebili. E’ un attimo, quello di uno
scatto e a noi lascerà il piacere di vedere le sue opere fotografiche in questa mostra.
Ho avuto la fortuna di incontrare questo artista-fotografo, ma ancora prima di vederlo le foto in catalogo mi avevano fatto capire che, oltre ad amare la natura e apprezzare la bellezza del paesaggio visivo di questo territorio, lui vede con gli occhi del cuore e dell’anima.
Attraverso l’obiettivo fotografico Cooper riflette se stesso, le proprie emozioni, le sensazioni e un grande rispetto per la natura.
Creativo, ha trovato nella Chiola il connubio arte e presentazione. Lei architetto di costruzioni e lui architetto di foto del territorio.
Cooper gioca con le geometria del territorio che sorvola, si avvale anche di luci e ombre proiettate sul terreno, sceglie il paesaggio che più lo ispira, coglie i colori che ogni stagione crea, ma anche quell’attimo che ad ogni istante già muta il paesaggio.
Per lui quel paesaggio è una scultura agraria in cui si fondono l’uomo e la natura, da cui trae l’ispirazione. E’ qualcosa con cui comunica attraverso gli scatti fotografici. Qualcosa in grado di dargli emozioni forti e fermare il tempo che inesorabile muta i colori e le immagini.
La mostra mi consente di conoscere anche un altro personaggio di spicco nella mia città, Maria Federica Chiola. Presente alle più importanti manifestazioni ed eventi, in occasione di questa mostra scopro una insolita versione di donna e architetto, che in modo magistrale descrive Mark Cooper come artista, ma anche come uomo sensibile, capace di emozionarsi osservando un bel paesaggio.
Oltre ad occuparsi di progettazioni e ristrutturazioni, ha anche interesse per l’arte contemporanea, curando mostre e suoi allestimenti.
Amante del territorio e alla sua conservazione, è tra i soci fondatori del Club Unesco Canelli. Ha creato “Architettura, Arte e Vino” e crea progetti per promuovere il territorio attraverso arte, architettura e cultura, organizzando e curando convegni, forum, tavole rotonde e mettendo a confronto personaggi di spicco.
Socia dell’International Inner Wheel, sostenitrice della rivista Astigiani, collabora a “Cultresearch”per MRK Coolhunting sui temi Lifestyle, Arte, Architettura e Design. Associata all’O.N.A.V e al FAI, Fondo Ambiente Italiano.
Non mancano la passione per l’enogastronomia e i viaggi, ma anche per lo sport del golf e dello sci.
Perfetta, anche l’organizzazione che pur nel rispetto delle regole per l’emergenza Covid è riuscita a dare spazio al pubblico, selezionato tra le rappresentanze del territorio, ai giornalisti e ai fotografi.
Tra gli ospiti, si notavano l’Assessore Regione Piemonte all’Agricoltura Marco Protopapa, il direttore dell’Associazione Paesaggi Vitivinicoli di Langhe Roero e Monferrato Roberto Cerrato, Paolo Ricagno presidente Consorzio Brachetto di Acqui e Vecchia Cantina Alice Bel Colle e Sessame d’Asti, Giulia Cordasco a rappresentare il Comune di Acqui Terme. Tra gli intervenuti, il presidente dell’Osservatorio del Paesaggio Alessandrino Carlo Bidone.
Una bella mostra da vedere con più consapevolezza verso il territorio in cui viviamo, ma anche su cui meditare e imparare da Mark Cooper ad amare e rispettare il Pianeta che ci ospita, ma non appartiene solo a noi, ma anche alle generazioni future e all’Universo che ci circonda!
Alexander Màscàl
Credit Photo Alexander Màscàl