Se nulla accade mai per caso, come sostiene la “Profezia di Celestino”, chiamare con lo stesso nome – Isos – due prodotti così diversi come uno Champagne e del riso doveva sicuramente far parte di un disegno superiore e prima o poi il fato li avrebbe fatti incontrare.

In greco Isos vuol dire “uguale” e uguale è stato il loro destino di poche sere fa, ossia quello di essere celebrati al ristorante “Vòce Aimo e Nadia” da un importante chef del calibro di Fabio Pisani che, abbandonato per una sera il ristorante stellato “Il Luogo di Aimo e Nadia” condiviso con il collega Alessandro Negrini, ha puntato i riflettori su queste due eccellenze, creando una squisita liason tra chicchi e bollicine presentando – dopo l’aperitivo innaffiato da magnum di Champagne Isos – un perfetto Risotto Isos con topinambur, nocciola e limone e lo squisito dessert Cioccolato, riso e zafferano.

Oltre allo champagne è stato degustato un Isos Coteaux Champenois Blanc, anch’esso prodotto dall’assemblaggio dei singoli vini di Les Fa’Bulleuses: ancora Chardonnay, Pinot Noir e Meunier che si legano elegantemente attraverso il frutto di 7 terroirs distinti in perfetto equilibrio”.
Una serata italo-francese voluta per raccontare storie comuni, fatte di terra, di acqua e di sole. Chicchi di riso e di uva che camminano verso il medesimo traguardo: la perfezione di Isos.
La prima storia è quella delle produttrici dello champagne Isos, Les Fa’Bulleuses, le sette vigneronnes della Champagne che si sono associate nel 2015 per promuovere l’art champenoise al femminile e successivamente hanno deciso di aggiungere la stessa quantità del proprio vino in una sola etichetta: Isos.

In rigoroso ordine alfabetico, le sette jeunes filles sono Laureen Baillette (Champagne Baillette-Prudhomme), Hélène Beaugrand (Champagne Beaugrand), Claire Blin (Champagne Mary-Sessille), Charlotte De Sousa (Champagne De Sousa), Mathilde Devarenne (Champagne Rochet-Bocart), Sophie Moussie (Champagne Guy Méa) e Delphine Brulez (Champagne Louise Brison).
Ciascuna di esse rappresenta una diversa zona della Champagne, andando così a coprire praticamente tutta la AOC.
Lo champagne protagonista di questo incontro è la Cuvée 2018: 36% Pinot Noir, 50% Chardonnay, 14% Meunier. “Isos è un prodotto meraviglioso – racconta Alberto Massucco – specchio del talento e della passione di 7 donne straordinarie”. Dal greco “uguale”, Isos si sviluppa nell’idea e nella realizzazione in uguali quantità di champagne da parte delle 7 vigneronnes. Grazie alla loro creatività e al loro talento, le Fa’Bulleuses hanno già progettato un cofanetto a loro immagine e somiglianza: 7 cuvée (3 champagne rosé, 2 champagne bianchi e 2 champagne millesimati) provenienti dalle loro rispettive tenute.
In degustazione, all’esame visivo emerge la sua gioventù ma di carattere: colore giallo paglierino e bolla finissima, all’olfatto presenta profumi ricchi, freschi e fruttati, capaci di esaltare l’effervescenza agrumata e la sapida mineralità dei suoi terroirs. Al palato chiude con un finale lungo e toni vivaci e dinamici che richiamano l’energia e la personalità delle 7 audaci produttrici.

Concettualmente uguale il percorso fatto da Campo dell’Oste dove, alla base della produzione del riso Carnaroli Isos, c’è il frutto di un attento lavoro di Andrea Bianchi, la vera anima dell’azienda. Un processo che parte dalla scelta delle spighe migliori e si affina tramite una selezione di chicchi tutti assolutamente della stessa dimensione, che rendono il prodotto perfetto in cottura e apprezzato dai migliori chef.
“Con Isos abbiamo voluto creare un riso unico – spiega Andrea Bianchi – frutto di una selezione dei migliori chicchi della varietà Carnaroli. Un lavoro di analisi e ricerca che abbiamo presentato per la prima volta nel 2021 e che ha subito incontrato le aspettative della ristorazione. Lo si trova solo presso l’azienda, oppure sulle tavole dei migliori ristoranti del Nord Italia”.
Fondamento del progetto delle due realtà sono il rispetto per la materia prima, per il terreno, per la natura e per il lavoro delle persone. Una comunione di intenti che va oltre il nome e crea un nuovo modo di fare agricoltura e di avvicinarsi al prodotto perfetto.

Alberto Massucco Champagne è un’azienda italiana nata dalla passione di Alberto per il territorio della Champagne che lo porta a diventare importatore di Maison indipendenti, frutto del lavoro lungimirante e appassionato di vignaioli Récoltant Manipulant: Jean-Philippe Trousset, Rochet-Bocart, Gallois-Bouché, Bonnevie Bocart e le Fa’Bulleuses. Ma è l’incontro e l’amicizia con il vigneron Erick De Sousa, riconosciuto come uno dei più stimati produttori di champagne, che nel 2018 segna una svolta importante per Alberto Massucco, che diventa “vigneron”, inaugurando una produzione dal gusto italiano e dalla tradizione francese che comprende diverse etichette, da uno champagne d’ingresso a prodotti più complessi come il Millesimato 2019 Alberto, 100% Chardonnay e i Millesimati di Cramant e Mesnil.

Pochi giorni fa è stata inaugurata la Maison Massucco, 2.000 mq di cantine a temperatura controllata, sale degustazioni e salotti di ricevimento; meta di benvenuto e accoglienza raccontata attraverso materiali, strutture e design raffinati ed impreziositi da opere storico-moderne.

Campo dell’Oste si trova tra l’Oltrepò Pavese e Pavia. Una zona caratterizzata dal terreno limoso frutto della ricchezza che il grande fiume ha regalato nei secoli con le sue esondazioni. Qui Campo dell’Oste coltiva solo Carnaroli in purezza. Al fine di garantire sempre un prodotto di eccellenza, l’azienda seleziona le migliori sementi, certificate dall’ENTE RISI, varietà 100% Carnaroli. ISOS nasce da un’attenta selezione dei chicchi di riso Carnaroli del Basso Pavese ed è il frutto finale di questa filosofia che rispecchia la tradizione risicola del territorio, incontrando, al tempo stesso, le esigenze della cucina più esigente. I chicchi hanno tutti lo stesso calibro e la loro cottura risulta omogenea.
Info
Paolo Alciati & Enza D’Amato