
SUMMA, presso la Tenuta Alois Lageder, è diventato un appuntamento fisso nel mondo vinicolo nazionale e internazionale. L’evento crea uno spazio per lo scambio e l’ispirazione nel campo del vino e della sostenibilità. Quest’anno, circa 2.400 ospiti hanno visitato SUMMA.
Il 13 e 14 aprile 2024, il villaggio del vino di Magré, in Alto Adige, si è trasformato in un luogo di incontro per sommelier, ristoratori e giornalisti del settore. Da oltre 25 anni, la Tenuta Alois Lageder organizza Summa, una fiera alla quale partecipano oltre 100 produttori di vino provenienti da tutto il mondo che presentano i loro vini. Qualità, agricoltura sana e gioia della sperimentazione sono i valori unificanti.
Quest’anno, SUMMA ha registrato il tutto esaurito già con una settimana di anticipo, con circa 2.400 ospiti da 42 paesi che hanno partecipato all’evento di sabato e domenica e hanno degustato i vini di un totale di 114 produttori.

Helena Lageder: “Siamo ancora sopraffatti dai due giorni pieni di ispirazione, divertimento e buone conversazioni. Con SUMMA abbiamo creato una piattaforma dove gli interessati di tutto il mondo possono scambiarsi idee sul vino, sulla sostenibilità, sulla qualità, ma anche su temi come il cambiamento climatico e l’agricoltura sana.”
Come negli anni precedenti, anche quest’anno una parte del ricavato sarà devoluta a un’organizzazione benefica. Nel 2024 verrà sostenuto il Dormizil, un rifugio notturno per i senzatetto di Bolzano.
La prossima SUMMA si terrà il 5 e 6 aprile 2025.

DIVERSITY IS KEY – La filosofia di Alois Lageder
“Detto in parole semplici, quello che amiamo è la diversità. Perché diversità è sinonimo di terreno più fertile, agricoltura più sana, vita rigogliosa – tutti elementi che contribuiscono a far nascere vini dal carattere forte.
Poniamo molte domande, a noi stessi e a chi ci circonda. Abbracciamo una visione olistica della viticoltura. I buoi pascolano liberi tra i nostri vigneti, poco distante coltiviamo l’orto, ci preoccupiamo per la crisi climatica, facciamo esperimenti in vigna e in cantina, raccogliamo l’uva quando è ancora croccante, a volte dipingiamo etichette con le dita, gestiamo un ristorante biologico e i nostri cuori si riempiono di orgoglio quando pensiamo che nella nostra tenuta lavorano persone provenienti da oltre 15 nazioni. La diversità ci appassiona, ci muove e ci ispira. Perché limitarsi a ragionare in bianco e nero quando esistono sfumature così colorate? Certo, spesso è difficile strutturare con armonia la diversità, ma si tratta di una sfida meravigliosa.

I nostri vini
L’Alto Adige è una terra multiforme, e questo è l’aspetto che vogliamo cogliere con i nostri vini, abbracciando la diversità paesaggistica di questa regione. I vini devono essere identificabili e trasmettere la loro provenienza geografica e la cura artigianale. Amiamo i vini freschi e vivaci, quelli che invitano amabilmente a bere un secondo e un terzo bicchiere. Devono divertire e lasciare un ricordo indelebile in chi lo assaggia.
Classifichiamo i nostri vini in tre linee: Vitigni Classici, Composizioni e Cru. A queste linee si aggiungono poi le Comete: vini che nascono dalle sperimentazioni in vigna e in cantina, che cambiano di annata in annata. Tutti i vigneti vengono coltivati secondo i principi biologici o biodinamici.

La biodinamica
Vogliamo praticare un’agricoltura sana e contribuire a fortificare la natura nel lungo termine. Per questo abbiamo scelto un metodo di coltivazione biodinamico. Dal 2004 coltiviamo i nostri vigneti in modo biodinamico e motiviamo anche i nostri 60 partner viticoli a lavorare secondo i principi dell’agricoltura biologica o biodinamica. Siamo convinti che un’agricoltura sostenibile richieda una grande diversità per rimanere fertile e sana anche in futuro.

Una storia di famiglia
La nostra è una storia di famiglia, che dura da sei generazioni. Ogni generazione ha plasmato e modellato questa azienda vitivinicola con la sua impronta. Unica. Sempre personale. Fin dal lontano 1823, Johann Lageder coniugò il suo mestiere di costruttore di carri con l’attività di commercio del vino; furono poi i suoi successori ad acquistare i primi terreni e a dedicarsi alla vinificazione.
Nostro nonno pose una pietra miliare nel 1934, quando acquistò la tenuta Lowengang a Magré sulla Strada del Vino, dove oggi si trova il cuore pulsante della nostra attività.

Negli anni Ottanta, nostro padre ha scelto di rischiare per intraprendere un percorso di qualità: un pioniere non solo per la nostra tenuta, ma anche per la realtà vinicola dell’Alto Adige. Promotore attivo di una viticoltura sostenibile, è grazie a lui se tutti i vigneti di famiglia sono stati convertiti alla coltivazione biodinamica.

La nostra generazione desidera ora approfondire e sviluppare ancora di più l’identità di ogni singolo vino. Vogliamo continuare a scoprire nuovi metodi che ci permettano di praticare un’agricoltura sana e sostenibile, considerando anche i recenti cambiamenti climatici a cui stiamo assistendo”.
Alois Lageder
- Magrè sulla Strada del Vino (BZ)
- Tel. +39 0471 809500
- aloislageder.eu
Paolo Alciati & Enza D’Amato
Fonte: Ufficio Stampa