Meet Massari con le ricette Cake della Mole, Maritozzo, Babà e Torta Langarola.
La prima giornata dello Show Cooking Meet Massari, svoltasi a Torino il 25 marzo presso lo spazio Edit, è stata un successo.
Il Maestro Iginio Massari ha preparato 3 dolci con grande abilità sotto gli occhi di un attento pubblico di appassionati e giornalisti, utilizzando le farine speciali di Molino Dallagiovanna.
Il format è stato organizzato e patrocinato da Molino Dallagiovanna, che collabora da tempo con il pasticcere bergamasco. La farina rinfresco per il lievito madre, è un esempio di questa partnership, in quanto è frutto del lavoro dell’azienda con il supporto del Maestro Massari che commenta “Produrre farine con italianità è un qualcosa di straordinario“.
L’azienda giunta alla sesta generazione ha deciso di puntare principalmente su grani di altissima qualità, controllando la produzione minuziosamente in ogni passaggio.
Molino Dallagiovanna è il primo mulino che movimenta la farina ad aria, e l’unico rimasto in Italia che utilizza una “lavagrano” per consentire una pulizia ineccepibile del cereale prima della molitura. La gamma di farine prodotte è molto ampia. Le Linee “Le Divine” e “Far dolci” sono particolarmente apprezzate dai pasticceri di fama internazionale.
“Le Divine” è una linea di farine prodotta in accordo con gli agricoltori. Per la sua preparazione sono necessari grani con una bassa resa ma molto performanti nelle ricette. L’accordo che prevede un riconoscimento economico elevato da parte del Molino agli agricoltori, consente loro di avere il giusto compenso per continuare a produrre questo cereale di alta qualità.
Le farine che prendono il nome da dive del cinema italiano, si dividono in 3 tipologie:
- Sofia farina debole
- Monica di media forza
- Anna farina forte
I pasticceri Iginio Massari e Fabrizio Galla insegnano i segreti di 4 dolci ricette
Dopo la presentazione delle materie prime e dei principali sponsor (Universo Bianco, Eurovo, Unox e Bogana), il cooking show è entrato nel vivo e il Maestro Massari ha iniziato a mescolare gli ingredienti per preparare il dolce “Cake della Mole”.
Ogni passaggio della ricetta è stato accompagnato da consigli, aneddoti, insegnamenti sugli ingredienti e vere e proprie perle di saggezza. “Non esiste una farina giusta o una farina sbagliata: c’è la farina ‘adatta per…’ .” commenta Massari – “Occorre semplicemente scegliere con cura farine di ottima qualità e sapere in quali ricette impiegarle. La pasticceria ci insegna a riflettere su ogni movimento che facciamo. Farina forte richiama più burro, il glutine trattiene più acqua. L’importante è diventare più competenti nella scelta delle materie prime e conoscerle a fondo.”
“Io non creo nulla, mescolo gli ingredienti usando il cervello. Il Creatore lasciamolo tranquillo. Quando cucino il mio obiettivo principale è quello di rispettare il mondo esterno e il prossimo, valorizzando i prodotti e rendendo felice chi assaggia.” – così scherza il Maestro spiegando al pubblico in sala la differenza tra i 4 elementi primari della pasticceria (uova, farina, burro e zucchero) e i secondari (latte, panna, nocciole).
E mentre snocciola insegnamenti e preziosi consigli, Iginio Massari trasforma con abilità sopraffina, i semplici ingredienti nel meraviglioso “Cake della Mole”, dolce appositamente studiato in onore alla città di Torino e al Gianduia. Una torta a base di farina, zucchero e miele, glassata magistralmente con il cioccolato torinese con il supporto del M. Fabrizio Galla e del M. Denis Dianin.
“La cucina è molto cambiata negli ultimi anni, basti pensare alla rivoluzione che ha portato la nascita del frigorifero nel 1954, prima c’erano solo le ghiacciaie. È cambiato di conseguenza anche il modo di pensare i dolci.”
Terminata la ricetta di casa, Massari ha nuovamente messo le mani in pasta e illustrato la preparazione del maritozzo, spiegandone impasto, lievitazione, cottura, taglio e farcitura.
Dopo la pausa pranzo allestita negli spazi di Edit, è stata la volta del Babà, per il quale Massari ha adoperato la farina Anna.
“Non ho un mio dolce preferito, perché per incontrare il gusto del pubblico mi impegno sempre ad assaggiare tutto cercando di tralasciare il mio gusto personale. Il mio intento è quello di individuare il positivo e negativo per cercare di migliorare sempre. Però questo posso dirlo, l’unico dolce che ti fa sentire allegro in un’isola deserta è il babà.” così conclude il miglior pasticcere italiano e nel mondo dopo aver inzuppato con la bagna al rum i babà appena sfornati.
Dopo le ricette di Massari, il pasticcere Fabrizio Galla piemontese di San Sebastiano Po, ha illustrato la preparazione della Torta langarola, detta anche torta di Cortemilia preparata con la polvere di nocciole del Piemonte IGP.
Durante l’elaborazione del dolce Galla ha raccontato il suo percorso professionale e l’importanza che ha avuto per la sua carriera il suo rapporto con Iginio Massari “Il Maestro mi ha insegnato che la vera genialità è quella di condividere la tua idea con molti e che quando è possibile è meglio non complicarsi la vita, ma ricercare la semplicità. Dopo la mia esperienza a San Francisco, il mio desiderio ora è quello di riportare in auge tutti i dolci italiani, facendoli conoscere nel mondo anche grazie ai social.”
Al termine dello show i partecipanti hanno potuto deliziarsi assaggiando tutte le ricette realizzate.
Una giornata interessante in attesa delle prossime due tappe del tour che si svolgeranno a Firenze (27 maggio) e a Palermo (23 settembre).
Laura Norese