Tra le mete per le vacanze estive il Salento, risulta il più richiesto dagli italiani e stranieri in modo particolare, non solo stanziali ma anche alla scoperta dell’interno. Declinare un Tour per visitare i luoghi più suggestivi del Salento e impossibile. Si viaggia al ritmo di un viaggiatore, capace di stupire, emozionare, dare vita e lavoro. Ma che soprattutto sa incuriosire regalando sorprese dietro a ogni ansa, dedicate di volta in volta a sportivi e meditativi, amanti del silenzio o dei luoghi mondani. Infatti, tra le scoperte più significative di questo lembo di terra della Puglia si potranno scoprire sono: l’alba sull’Adriatico, il tramonto sullo Jonio. Il Salento, nel Sud della Puglia, non smette mai di sorprendere. Circondato dai due mari, lo Jonio e l’Adriatico, la Terra di Mezzo come la definiva lo storico greco Erodoto, è un luogo di incontri e culture proteso nel Mediterraneo. Per questo la sua gente è molto accogliente, capace di offrire genuina e raffinata ospitalità. Non a caso il Salento è stato eletto anche quest’anno la meta preferita dagli Italiani, mentre arrivano sempre più stranieri per scoprire le sue meravigliose spiagge e le città d’arte: francesi, tedeschi, olandesi, belgi e inglesi, attratti dalla bellezza del mare, delle campagne, dal clima e dalla buona tavola. A favorire questi nuovi arrivi sono stati anche i voli low cost grazie alla politica lungimirante di Regione Puglia e Aeroporti di Puglia (www.aeroportidipuglia.it). Così le principali città europee e del Mediterraneo sono collegate agli aeroporti di Bari e Brindisi con voli diretti e low cost: Berlino, Parigi, Londra, Stoccarda, Colonia, Dussendorf, Ginevra… Instabul, Mosca… sono ormai a meno di due ore dalla Puglia e dal suo Salento. Per volersi bene e godersi una vacanza a tutto relax il consiglio è di soggiornare a Iberotel Apulia (www.iberotelapulia.com), un ecoresort circondato dal Parco regionale litorale di Ugento lambito da una spiaggia bellissima che si caratterizza per le dune ricoperte da macchia mediterranea e un mare limpido e trasparente. All’interno dell’ecoresort vi è il parco piscine più grande dell’Italia meridionale, riscaldato e quindi fruibile anche in bassa stagione, mentre sarete coccolati dalla buona tavola che si ispira alla cucina locale e ai prodotti tipici della cucina tradizionale delle Regioni d’Italia. Morbide e bianche spiagge caratterizzano le Marine di Melendugno. Il primo colpo d’occhio sono i Faraglioni di Sant’Andrea: lu Pepe, un grande scoglio con un arco naturale dove vengono spesso ambientati spot pubblicitari e set cinematografici. E poi c’è il faraglione a forma d’Italia: sembra uno stivale con il tacco e il piede che ricorda la Puglia e la Sicilia! I colori del mare sfumano dall’azzurro smeraldo al blu intenso. Ci si può tuffare grazie a comode scale ricavate tra gli scogli. E per chi cerca la sabbia a pochi passi c’è la spiaggetta di Sant’Andrea nel borgo dei pescatori dove si erge il faraglione a forma di sfinge. Affascinante e morbida la baia di Torre dell’Orso poco più a nord, si distende tra le due alte falesie, mentre una pineta cresciuta sulle dune le fa da chioma. Due chilometri dopo eccoci arrivati a Roca Vecchia dove i giornalisti e i lettori del National Geographic hanno inserito la Grotta della Poesia Grande nella Top Ten delle piscine naturali più belle al mondo! La Poesia (dal latino medioevale posia, che vuol dire bere per le fonti di acqua dolce che sgorgavano dalle pareti della grotta) è collegata al mare aperto e ad un’altra piccola cavità: la La groppa della Poesia Piccola dove sono state trovate, incise sulla roccia, le preghiere che i naviganti incidevano sulle pareti in greco, latino e messapico per invocare la protezione della divinità: il dio Tutor per i latini, Thator per i Greci e Thaotor per i messapici, i primi abitanti del Salento.
Un tuffo a Roca è per intenditori. Sembra di immergersi nella storia perchè sulla scogliera si affacciano le rovine del castello medioevale e del sito archeologico, un villaggio abitato dall’Età del Bronzo fino all’alto Medioevo. A San Foca da non perdere il porto turistico e le spiagge bianche che si susseguono una dopo l’altra, la più famosa delle quali è Le Fontanelle, lambita dal lungomare.
Ad appena venti chilometri a sud dalle marine di Melendugno, e sempre sul mar Adriatico, si trova il Faro della Palascia, nel cuore del Parco litorale di Otranto – Santa Maria di Leuca. E’ la punta più orientale d’Italia dove il Sole sorge per primo. Si arriva al faro attraverso i sentieri tagliati nella roccia, dove crescono le essenze odorose della macchia mediterranea come la Ferula, la pianta cara alla Dea Minerva cui è consacrata tutta la Valle da Otranto a Minervino, passando per Castro dove sono state trovate le rovine del suo grande tempio e la Statua in pietra leccese. Qui il Centro di educazione ambientale guidato dal giornalista Elio Paiano accoglie le scolaresche e racconta la bellezza del faro, della flora e della fauna, permettendo di scandagliarne anche i fossili. Visite notturne per osservare le costellazioni. E da pochi mesi, per i buongustai e i romantici, è nato il Ristorantino del Faro. Dopo il successo del film “Sei mai stato sulla luna” con Raul Bova, Nardò si conferma la città più cinematografica del Salento. Il suo centro storico barocco, le ville gentilizie e la natura selvaggia fanno da set naturale ai tantissimi film che puntualmente si girano qui. Vaste distese di ulivi secolari, fanno della città salentina, la città dell’olio per eccellenza, e del vino Negroamaro con interessanti realtà che si stato affermando sempre di più sui mercati internazionali. Il centro storico dalle chiese barocche, i palazzi gentilizi e le case contadine a corte, tipiche del Salento, sta vivendo un momento di forte rinascita e rilancio. Sempre più viaggiatori infatti hanno deciso di acquistare a Nardò la loro seconda casa: inglesi, francesi e tanti settentrionali.
Nardò ha ricevuto dal presidente della Repubblica la medaglia d’oro al valor civile perché immediatamente dopo la seconda Guerra mondiale accolse gli ebrei nelle ville della marina di Santa Maria al Bagno. Nacquero storie di amore e di amicizia, raccontate oggi nel Museo dell’accoglienza di Santa Maria al Bagno, una casa utilizzata dagli ebrei liberati dai campi di concentramento e caratterizzata dai graffiti dove essi raccontavano il Sogno di ritornare nella Terra promessa. Poco più a Nord, da visitare c’è Santa Caterina con la sua Portoselvaggio e l’area marina protetta, Palude del Capitano, che si estende fino a Porto Cesareo. Un paesaggio mozzafiato incornicia la Grotta del Cavallo nella Baia di Uluzzo una Grotta dove si incontrarono l’Uomo di Nehanderthal e l’Uomo Sapiens dando vita a una civiltà del tutto originale conosciuta in tutta Europa come la civiltà uluziana. Nel Centro storico si alza il sipario su Mediterraneo Festival che proietta la città nel Mediterraneo accogliendo artisti provenienti dal Bacino. Ma guai a lasciare il Salento senza fare tappa a quelle che ormai sono state ribattezzate le Maldive d’Europa da vedere almeno una volta nella vita. Si tratta delle Marine di Salve da Torre Pali a Posto Vecchio, passando per la più famosa Pescoluse. Qui il mare dalle mille sfumature di blu bagna una sabbia dai colori del deserto veramente unici. Bello da visitare è anche il borgo di Salve con le sue tipiche case e torre e i palazzi gentilizi, frutto della ricca proprietà terriera. Prima dell’invenzione dell’energia elettrica, il Salento era infatti la Dubai di una volta. La ragione? Nei frantoi ipogei (uno è vicino propri
o alla chiesa madre di Salve) si produceva molto olio che serviva per illuminare le vie e le piazze delle principali capitali europee come Londra. Carichi di olio partivano dal porto di Gallipoli e hanno supportato la rivoluzione industriale inglese! Sfarzosa la chiesa madre con i suoi intarsi color oro e i fregi barocchi. Qui vi è l’organo più antico di Puglia costruito nel 1628 e ancora funzionante. Dopo una tappa al Santuario di Santa Marina, nella piccola frazione di Ruggiano, avvolto da un’aura metafisica, vi affascineranno gli occhi di San Nicola, il Santo orientale venerato a Salve. I suoi occhi sono l’uno verde, l’altro azzurro, simbolo dell’incontro tra Oriente e Occidente che nel Salento si fondono armoniosamente.
Ma il Salento non è solo mare e natura selvaggia. Ci sono aziende di eccellenza che sono cresciute con il Salento e per il Salento. E’ il caso di Quarta Caffè, fondata nel 1950 da Gaetano Quarta cui si deve l’invenzione del mitico caffè in ghiaccio con latte di mandorla. L’azienda rappresenterà l’Italia al Mondiale di Caffè, che si svolgeranno a fine giugno a Dublino.
Jimmy Pessina
Info: www.salveturismo.it