Nella splendida cornice del Grimaldi Forum nel Principato di Monaco è molto atteso il secondo Chefs World Summit, l’incontro internazionale sulla Gastronomia di alta gamma degli chef stellati. Un comitato composto dai più grandi Chefs del mondo raduna più di 1000 professionisti, Chefs stellati, decorati, insigniti…comunque riconosciuti come Star, esperti nel panorama planetario della cucina contemporanea per dibattere, scambiare e far scoprire le nuove tendenze della professione, diventata molto ambita grazie anche all’attenzione delle TV con programmi quotidiani.
Tra i vari interrogativi quello di controllare il fenomeno dell’esposizione mediatica che oggi è diventata una moda, subissati da trasmissioni a carattere culinario a tutte le ore e su tutte le stazioni televisive, in più la gestione della critica diventa sempre più complicata proprio per la dispersione dei dati perlopiù anonimi, senza l’autorevolezza delle pubblicazioni più qualificate.
L’importanza che si riserva all’ambiente è in costante crescita, nasce una gastronomia eco responsabile, ristoratori autodidatti, sempre più attenti al bio e quindi al benessere e alla salute dei commensali, fenomeno già verificatosi nel grande pubblico, sono già in atto trasformazioni concettuali della cucina del domani, quali saranno i principi innovatori? Quale sarà la visione femminile sulla gastronomia? Come attirare nuovi interessati clienti dai social e trovare nuove attrezzature dal digitale?
Chi partecipa al salone ha sicuramente interessi legati alla professione, ma non ci sono solo Chefs, anche Ristoratori, Pasticceri, Sommelier, Maître d’Hotel, Negozi di gastronomia, Maestri Cioccolatai, Produttori di eccellenze gastronomiche, studenti e professori del settore cucina o alberghiero, anche curiosi ed appassionati; in 2 giorni saranno affrontati differenti temi, tante conferenze e animate dimostrazioni con l’intento di suscitare qualche nuova scintilla nel grande circo della gastronomia moderna, per espandere la propria competenza con i protagonisti più influenti del settore.
Organizzato dalla rivista “LE CHEF” un concorso per premiare alcuni tra i 100 chefs più meritevoli che si sono distinti quest’anno, verranno premiati nel 2018, questa classifica evidenzia i leader che meglio incarnano i valori della professione.
Due giorni di conferenze con tanti relatori arrivati da tutto il mondo, workshop rivolti a soddisfare le sfide delle imprese più differenti con più di 100 fornitori di alta gamma di migliori prodotti alimentari sul mercato. Chefs Summit Mondiale è un concetto innovativo, un formato unico nel suo genere, ospiti su 5.500 mq. di salone animeranno conferenze, dibattiti, presentazioni e atelier dedicati alla gastronomia e ai prodotti d’eccezione, presenti più di 150 Brands straordinari, in uno spettacolo con concetti nnovatori e indagatori dei nuovi orientamenti del settore.
Tra gli espositori primeggiano i produttori di Champagne, ciascuno ha la sua bollicina particolare, sapienti dosaggi di Chardonnay, Pinot Noir e Pinot Meunier, diversi terreni, Gran Cru o valli soleggiate, ridenti colline del distretto della Marna e dell’Aube, tutti produttori appassionati coinvolti nella creazione di vini eccezionali.
Eccellenze gastronomiche di ogni genere, colpiscono le zucchine gialle che fanno parte della produzione di ortaggi di alta qualità del provenzale Ricaud, una selezione rigorosa specializzata su di tanti tipi di pomodori, da cui deriva un succo dolcissimo, unico, zucchine di varie forme e colori sono il frutto di sementi naturali non trattate, una prelibatezza nel suo genere.
Cioccolato, caffè, salumi, Foie Gras, tanti produttori di caviale europeo, dolci di alta gamma, paste rinomate italiane, oli di tradizione centenaria come Ardoino che dal 1870 esalta l’autentico sapore delle olive liguri, scelte da capaci maestri dei frantoi artigianali, così nasce il vero olio vergine di qualità.
Un’altra piacevole scoperta, le acciughe sott’olio d’oliva del mar Cantabrico, un paese di pescatori, Laredo, dicono la migliore qualità al mondo, particolarità e tradizione si sposano in delizie appetitose controllate dalla terza generazione familiare di Codesa, interamente fatto artigianalmente da mani esperte che su ogni scatola garantiscono la qualità con il nome proprio del confezionatore. A proposito di Spagna, un’altra deliziosa specialità i prosciutti iberici invecchiati 2 anni, il più famoso è il Pata Negra, il più caro al mondo, ma anche l’iberico Bellota e il Jamon Serrano.
Questo congresso è un vero Hub mondiale dell’arte culinaria, una vetrina di classe che non solo raduna professionisti e chefs del settore ma in questo luogo così significativo si sta per scrivere la cucina del domani coniugandola con l’arte del vivere quando è accompagnata dalle eccellenze alimentari.
Carlo Origlia