Il moscato passito SEREN arricchisce l’offerta di vini italiani della prestigiosa collezione Sagna.
Un vino eccezionale, frutto di anni di studio e di sperimentazione, prodotto solo in quelle rare annate che permettono un’iper-maturazione delle uve, unitamente ad un’adeguata botritizzazione…ne deriva quindi una produzione limitatissima ed un vino che stupisce per l’eleganza e la complessità aromatica.
Il suo “autore” è Mario Sandri, un uomo, un poeta, un viticoltore animato da un forte temperamento e da una grande volontà che, dal 1997, si è fortemente impegnato nella realizzazione del suo “sogno”: il Seren, che lui definisce “un racconto netto e chiaro delle semplicità di un matrimonio tra Terra, Vitigno Moscato Bianco e Clima”.
Il nome è ispirato al periodo della raccolta, quando le serene giornate d’autunno hanno l’importante compito di portare le uve dapprima alla loro completa maturazione poi, una volta appassite, alla realizzazione di dolci ed intense emozioni.
Asserisce Mario Sandri che “solo la minuziosa attesa fa coronare sapori ed emozioni senza tempo affinché l’espressione di un vino diventi l’origine di un prodotto unico ed inimitabile”. Un’essenza d’amore tutta da scoprire.
Il vitigno è il moscato bianco 100%, la resa per ettaro è di 7/9 hl. (circa un bicchiere per ceppo); la vendemmia è rigorosamente manuale e viene effettuata tra ottobre e novembre e prevede 3-4 passaggi, durante i quali vengono raccolti solamente gli acini colpiti dalla muffa nobile (Botritys cinerea). La vinificazione, con fermentazione in acciaio, è molto lenta, dura diverse settimane, talvolta mesi; l’alta concentrazione di zuccheri naturali rende infatti difficoltosa l’attività fermentativa. Il vino, conservato in acciaio, viene imbottigliato dopo quattro anni. Un’ulteriore maturazione in bottiglia è necessaria per il raggiungimento dell’altissimo livello qualitativo che caratterizza il Seren.
Alla vista il Seren presenta un bel colore giallo dorato. Al naso ed al palato si percepiscono aromi puri e complessi tra i quali spicca la frutta matura, il miele, l’albicocca, la confettura ed i frutti di bosco. La persistenza è interminabile.
Paolo Alciati