Il New Yorker, storico e autorevole settimanale americano, si è aggiudicato la prima edizione del Premio Ferrari “L’Arte di Vivere Italiana” grazie a un approfondito articolo di Jane Kramer sullo chef Massimo Bottura, dal titolo “Post-Modena”. L’iniziativa, che gode del Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, nasce dalla profonda fiducia delle Cantine Ferrari nei valori del Made in Italy e vuole contribuire a esaltare gli elementi intangibili legati al nostro stile di vita, quali il senso del bello e del buono e il connubio fra creatività, raffinatezza, artigianalità e tradizione. Viene attribuito al quotidiano o periodico estero che abbia valorizzato in chiave originale uno o più temi legati allo stile di vita italiano o al made in Italy di eccellenza, evidenziando tutto ciò che rende unico il nostro modo di vivere, pensare, progettare e produrre.
Il New Yorker ha prevalso su un’ampia rosa di testate di tutto il mondo grazie alla qualità e accuratezza del servizio apparso nel numero del 4 novembre 2013, dedicato a Massimo Bottura, uno dei maggiori interpreti della cucina italiana di tutti i tempi.La testata diretta da David Remnick ha confermato, con il lungo e dettagliato articolo, la cura editoriale e la rigorosa politica di verifica delle notizie per le quali è da sempre nota. Particolarmente interessante la riflessione sul rapporto fra tradizione e innovazione nella cucina italiana, come sottolineato dalla giuria composta da Giulio Anselmi, Presidente di Ansa for Italy, Armando Branchini, Vice Presidente di Altagamma, Claudio Luti, Presidente di Kartell e del Salone del Mobile, Jacopo Morelli, Presidente Nazionale dei Giovani Imprenditori, Paolo Peluffo, Consigliere della Corte dei Conti e Vice Presidente della società Dante Alighieri, Michele Valensise, Segretario Generale della Farnesina, Maarten van Aalderen, Presidente dell’Associazione Stampa Estera in Italia, dagli imprenditori Santo Versace e Matteo Marzotto, nonché da Matteo e Camilla Lunelli, rispettivamente Presidente e Responsabile della Comunicazione delle Cantine Ferrari.
La cerimonia di premiazione si è tenuta mercoledì 7 maggio alla Triennale di Milano, in concomitanza con la settima edizione dei Premi Ferrari dedicati alla stampa italiana, “Sono Stato”, apparso sul Manifesto del 21 aprile dello scorso anno, è il titolo che meglio racconta il 2013. Mentre Sportweek, il settimanale della Gazzetta dello Sport, s’è imposto per la più bella copertina grazie a una denuncia del razzismo negli stadi.
Il talk show è stato condotto da Alessio Vinci. La giuria dei Premi Ferrari “Titolo dell’Anno” e “Copertina dell’Anno” di quest’anno era composta da Giulio Anselmi, Isabella Bossi Fedrigotti, Antonio Calabrò, Emilio Carelli, Aldo Cazzullo, Antonio Dipollina, Massimo Donelli, Mattia Feltri, Mario Giordano, Stefano Lorenzetto, Camilla e Matteo Lunelli, Clemente Mimun, Arnaldo Pomodoro, Claudio Sabelli Fioretti, Roberto Saviano, Gian Antonio Stella e Oliviero Toscani, cui si sono aggiunti, a partire da questa edizione, Lella Costa, Monica Maggioni e Andrea Vianello, direttore di Rai 3.Il premio consiste, per ciascuna categoria, “Titolo, Copertina e Articolo dell’Anno – L’Arte di Vivere Italiana” in 1.000 bottiglie di Ferrari Brut.
Paolo Alciati
Fonte: Uff. Stampa
