Lunedi 23 settembre 2024 alle ore 18, presso il Caffè Letterario Fiorio, via Po, 8 Torino, l’Associazione culturale Vitaliano Brancati, fondata e presieduta da Gianni Firera, presenta il libro di Salvatore Vullo “Vitaliano Brancati- Scoprire e riscoprire il grande scrittore nel 70° della morte” di Salvatore Vullo, Morrone Editore. Con l’autore, partecipano … Condurrà l’incontro Gianni Firera, fondatore e presidente dell’Associazione Culturale Vitaliano Brancati che ha promosso e patrocinato la pubblicazione di questo libro per ricordare e celebrare, appunto, Brancati di cui in questo 2024 ricorre il 70° della morte. Questa presentazione al Caffè Letterario Fiorio, fa seguito alla presentazione in anteprima nel maggio scorso al Salone del Libro di Torino, nell’area incontri della Regione Siciliana. L’impegno dell’associazione col presidente Gianni Firera proseguirà, assieme all’autore Salvatore Vullo, con due presentazioni in terra di Sicilia: il prossimo 11 ottobre a Caltanissetta, alle 18 presso la libreria Ubik, e il giorno dopo, 12 ottobre, a Siracusa, alle ore 18 presso …
Un impegno doveroso per Vitaliano Brancati, morto 70 anni fa a soli 47 anni, nel pieno della potenzialità letteraria e civile, con questo prezioso libro di Salvatore Vullo che ne ripercorre la vita e le opere e che ci invita a scoprire e riscoprire questo grande scrittore e intellettuale che Leonardo Sciascia aveva definito lo scrittore italiano più interessante degli anni ’40 e ’50 del ‘900. Brancati scrisse sui più importanti quotidiani e settimanali; fu autore di famosi romanzi, racconti, saggi, commedie; lavorò tanto per il cinema come soggettista e sceneggiatore e furono anche tanti i film che famosi registi trassero dalle sue opere.
La sua vita e le sue opere si intrecciano con i grandi fatti storici, politici e culturali del ‘900: il fascismo, la Seconda guerra mondiale, la fine del fascismo, la Repubblica con il suo dopoguerra tra speranze di rinascita e disillusioni. Brancati visse intensamente, da protagonista, questa lunga e travagliata storia. A partire dalla sua giovanile infatuazione per il fascismo, alla sua successiva presa di distanza e avversione che maturò nel 1934 con la rinuncia ai fasti e alle collaborazioni coi grandi giornali romani e il suo ritiro in Sicilia come modesto insegnante. Da quei momenti, Brancati accentuò sempre più lo spirito anticonformista e l’amore per la libertà, contro la dittatura, contro censure e moralismi ideologici e contro quei vizi che dal fascismo trasmigravano nell’Italia repubblicana. Il libro racconta e si intreccia con la tormentata, ma grande storia d’amore che scattò nel 1941 tra Brancati e la giovane attrice Anna Proclemer, interrotta dalla guerra, ripresa nel 1945, cui seguì, nel 1946, il loro matrimonio e la nascita della figlia Antonia. Una grande storia d’amore, che non si interruppe neanche dopo la loro separazione, ricostruita da Vullo riprendendo i passaggi essenziali delle tantissime lettere che i due si scrissero prima e durante il loro matrimonio, pubblicati in un volume dalla Proclemer nel 1978.
A 70 anni dalla morte di Vitaliano Brancati (nacque a Pachino nel 1907, morì a Torino nel 1954), questo libro di Salvatore Vullo, ripercorrendone la vita e le opere, ci invita a scoprire o riscoprire questo grande scrittore e intellettuale che Leonardo Sciascia aveva definito lo scrittore italiano più interessante degli anni ’40 e ’50 del ‘900. Brancati scrisse sui più importanti quotidiani e settimanali; fu autore di famosi romanzi, racconti, saggi, commedie; lavorò tanto per il cinema come soggettista e sceneggiatore e furono anche tanti i film che famosi registi trassero dalle sue opere.
La sua vita e le sue opere si intrecciano con i grandi fatti storici, politici e culturali della prima metà del ‘900: il ventennio fascista, la Seconda guerra mondiale, la fine del fascismo, la Repubblica con il suo dopoguerra tra speranze di rinascita e disillusioni. Brancati visse intensamente, da protagonista, questa lunga e travagliata storia. A partire dalla sua giovanile infatuazione per il fascismo, alla sua successiva presa di distanza che maturò nel 1934 con la rinuncia ai fasti e alle collaborazioni coi grandi giornali romani e il suo ritiro in Sicilia come modesto insegnante. Da quei momenti, Brancati accentuò sempre più lo spirito anticonformista e l’amore per la libertà, contro la dittatura, contro censure e moralismi ideologici e contro quei vizi che dal fascismo trasmigravano nell’Italia repubblicana. Il libro racconta e si intreccia con la tormentata, ma grande storia d’amore che scattò nel 1941 tra Brancati e la giovane attrice Anna Proclemer, interrotta dalla guerra, ripresa nel 1945, cui seguì, nel 1946, il loro matrimonio e la nascita, un anno dopo, della figlia Antonia. Una grande storia d’amore, che non si interruppe neanche dopo la loro separazione, qui ricostruita riprendendo i passaggi essenziali delle tantissime lettere che i due si scrissero prima e durante il loro matrimonio, pubblicati in un volume dalla Proclemer nel 1978.
Redazione Centrale TdG