Prosegue la collaborazione tra Prosecco DOC e pordenonolegge
Tre le date in programma: 19 luglio, 26 luglio e 2 agosto 2024
Il gusto della convivialità si tinge di giallo e abbraccia il piacere della lettura e il gusto di dipanare i misteri pagina per pagina, con la tensione che cresce insieme al battito del cuore: dal 19 luglio al 2 agosto torna pordenonelegge in Cantina, tre serate estive fra brividi e bollicine, con tre grandi nomi della narrativa noir italiana – Alessia Gazzola, Ilaria Tuti, Maurizio de Giovanni – e tre aziende eccellenti della viniviticoltura del territorio: Piera 1899, San Simone e I Magredi. Dalla collaborazione fra Fondazione Pordenonelegge.it e il Consorzio Prosecco Doc, dopo il successo della prima edizione 2023, torna la rassegna estiva in cui la cultura si intreccia con l’amore per il territorio, l’antica sapienza di far bene le cose e l’allegria dei racconti: pordenonelegge in Cantina 2024 sarà scandito da dialoghi frizzanti, curati e condotti dallo scrittore Alberto Garlini, suggellati ogni sera dalla magia delle bollicine.
Le storie gialle ci tengono con il fiato sospeso, e nello stesso tempo ci fanno riflettere sul presente e sulla nostra società: le tre serate estive di pordenonelegge in Cantina sono legate al tema del mistero, e sospinte nella leggerezza delle bollicine di un calice di Prosecco DOC. La perfetta ambientazione delle cantine Piera 1899, San Simone e I Magredi accenderà ogni serata con il racconto della storia di ogni azienda, poco prima dell’incontro con tre straordinari interpreti della nostra narrativa. Si parte venerdì 19 luglio, alle 20.30 nel ‘set’ della cantina Piera 1899, con la scrittrice Alessia Gazzola e il suo ultimo successo, “Una piccola formalità” (Longanesi). Dopo il successo delle indagini di Alice Allevi, l’amata protagonista della saga di Alessia Gazzola trasposta nella fiction Rai1 “L’allieva” con Alessandra Mastronardi, l’autrice ci guida a un suo nuovo personaggio, Rachele Braganza, giornalista di lifestyle alle prese con un’ingarbugliata questione familiare. La morte di uno zio pressoché sconosciuto apre le porte a un cambiamento radicale nella sua vita: davanti al fascino e all’eccitazione di una passione travolgente, riemergono gli spettri di memorie ancora fresche, e la necessità di superare il passato per poter riottenere il controllo del proprio presente …
Venerdì 26 luglio il testimone passerà a un’altra “regina” del giallo, la scrittrice Ilaria Tuti, autrice di “Madre d’ossa” (Longanesi): alle 20.30 i riflettori sulle sue pagine si accenderanno nella Cantina San Simone, che sarà raccontata nelle sue origini e nella sua vicenda imprenditoriale. Subito dopo Ilaria Tuti ci proietterà nell’ultima storia del commissario Teresa Battaglia, che il grande pubblico televisivo ormai identifica con il volto dell’attrice Elena Sofia Ricci, protagonista della fiction Rai1 “”Fiori sopra l’inferno”. Ha davvero perso la sfida più grande di tutte contro la sua memoria, Teresa Battaglia? Questa volta sembra di sì, questo pensano i colleghi e chi le vuole bene, e chi la ritrova in mezzo alle montagne, dove un feroce crimine potrebbe essere stato compiuto, con il cadavere di un ragazzo fra le braccia. Massimo Marini sa che quella è una scena del crimine e che il commissario Battaglia non dovrebbe trovarsi lì. Ma forse non è davvero così che stanno le cose… La nuova indagine porterà alla luce un’eredità di sangue e credenze, culti, leggende e riti pagani.
Venerdì 2 agosto, sempre alle 20.30, il gran finale di pordenonelegge in Cantina ci porta ne I Magredi, dove lo scrittore Maurizio de Giovanni sfoglierà insieme al pubblico il suo “Pioggia per i Bastardi di Pizzofalcone”, dallo scorso maggio in libreria per Einaudi, dopo un piccolo tour nei suggestivi meandri della storica Cantina. Sotto un diluvio che non concede tregua, circondati da nemici e nonostante dolorosi problemi personali, i formidabili poliziotti del commissariato di Pizzofalcone, raccontati dal grande autore partenopeo, si districheranno fra segreti, ipocrisie, rancori. Arrivando a scoprire una verità quanto mai inaspettata: Leonida Brancato era stato un penalista imbattibile. Il re del cavillo, lo chiamavano. Quando era andato in pensione, in procura avevano fatto festa. Da anni non si sapeva più nulla di lui, ma ora qualcuno lo ha ucciso e ha infierito sul suo cadavere. Un omicidio che appare privo di movente, e che schiuderà una verità inattesa.
Redazione Centrale TdG