“I popoli del Mediterraneo cominciarono ad uscire dalla barbarie quando impararono a coltivare l’olivo e la vite” ha scritto l’ateniese Tucidide più di 400 anni prima di Cristo, e questo la dice lunga su due alimenti che erano ritenuti fondamentali per la vita, l’evoluzione e la storia dei popoli già 2.500 anni fa!
Ovviamente a quei tempi non erano in grado di analizzare chimicamente il contenuto e comprendere il valore delle sostanze nutritive dei loro microcomponenti, ma entrambi avevano un significato che trascendeva dal semplice utilizzo alimentare: erano doni degli dei.
Il vino era una bevanda sacra utilizzata per rituali religiosi e, secondo la mitologia greca, fu il dio del vino Dioniso (Bacco per i romani) a rivelare agli uomini i segreti della produzione, diventando così la bevanda più popolare dell’antichità; gli antichi Greci credevano che l’olivo fosse un dono della dea Atena, dea della saggezza e protettrice di Atene, e la produzione dell’olio era vista come un atto di gratitudine verso gli stessi dèi per il loro favore e già allora l’olio d’oliva era considerato un bene di lusso e simboleggiava lo status sociale.
Tanti tra storici, scrittori e poeti nel corso dei secoli hanno scritto dell’olivo, dell’olio e del vino, ne cito qualcuno a caso: Omero, Sofocle, Plinio, Catullo, Ovidio, Orazio, Virgilio, Cicerone, Dante, Goldoni, Shakespeare, Manzoni, Goethe, Pascoli, D’Annunzio, Ungaretti, Montale, Baudelaire, Hemingway, Garcia Lorca, Neruda (“Non il solo vino canta, l’olio canta” ha scritto nella sua Ode all’olio) e la lista potrebbe continuare a lungo, ma venendo ai giorni nostri l’aspetto assolutamente importante è che sia l’olio sia il vino sono ormai elementi pressoché imprescindibili sulle nostre tavole.
L’olio extravergine di oliva e il vino rosso sono due elementi basilari che fanno parte della dieta mediterranea. Tutti e due si distinguono per il loro alto contenuto di composti polifenolici e per i potenziali benefici per la salute correlati.
Ovviamente il vino, che contiene sostanze ad azione nutraceutica come flavonoidi, catechina, quercetina, antociani e resveratrolo, melatonina e viniferina -che ha una capacità superiore di 6 volte al resveratrolo- va comunque consumato con moderazione, circa un bicchiere a pasto.
L’olio d’oliva è ricco di sostanze nutritive, contiene più di 400 microcomponenti e questo è un motivo più che sufficiente per includerlo nella dieta mediterranea essendo l’unico grasso di condimento quotidiano. Le sue importanti proprietà sono da attribuire a componenti come steroli, fenoli e tocoferoli, capaci di eliminare i radicali liberi impedendo il danno cellulare. La porzione giornaliera consigliata è di 4 cucchiai al giorno.
A celebrare il vino, l’olio e tutti i suoi benefici, una importante e piacevole serata intitolata “Sapori d’Italia, l’olio incontra il vino” si è svolta a fine maggio a Barolo nella prestigiosa “Locanda in Cannubi” in cui, in un simbolico affratellamento, l’olio Monocultivar selezionato dell’azienda Desiderio di Diano d’Alba ha incontrato i pregiati vini che hanno esaltato i piatti appositamente ideati per l’occasione dagli chef della Locanda: dagli amouse bouche di benvenuto al salmone marinato con spuma di olio e finocchietto selvatico e al tataki di Fassona, sablè all’acciuga e tuorlo marinato, dai tajarin aglio, olio e peperoncino e calamaretti al medaglione di fassona, melanzana al carpione per termnare con una golosa frolla, olio, noci e fior di panna.
La Cantina dei Fratelli Serio & Battista Borgogno ha una bella storia che va avanti da ben cinque generazioni -quest’anno sono ben 127 anni-, ed è proprio accanto al ristorante. Oggi parla quasi tutta al femminile, poiché è condotta da Anna Borgogno, da suo marito Marco Bolla e dalla loro figlia Emanuela oltre che da Paola Borgogno e dalla figlia Federica Boffa.
Durante la cena sono stati serviti alcuni loro vini, molto apprezzati per la tipicità territoriale e il perfetto abbinamento alle portate: il fresco Rosato Iole, dedicato alla bisnonna, il fruttato Langhe Nascetta 2023, la potente Barbera d’Alba 2023, il raffinato Langhe Nebbiolo 2023, l’elegante Barolo Cannubi 2020 dal finale lungo e persistente, e per concludere, l’aromatico e speziato Barolo Chinato.
Il ruolo del protagonista della serata è stato affidato all’oro verde, agli oli selezionati dall’azienda Desiderio, che di anni di storia ne ha 75, essendo stata fondata nel 1949 appunto da Desiderio Rinaldi e arrivata oggi alla terza generazione. Un’azienda che si è ritagliata una posizione importante nella distribuzione di oli di qualità grazie alla loro continua ricerca dell’eccellenza garantendo prodotti sempre freschi e superiori.
La loro attenzione inizia nei frantoi dove vengono selezionati i migliori oli per ogni campagna olearia, e passa per la lavorazione, il confezionamento e la distribuzione. Ogni fase del processo produttivo è soggetta a rigorosi controlli e analisi per garantire la massima qualità e sicurezza alimentare, garantita dalla certificazione biologica.
Questa la loro gamma di Oli Extravergini Monocultivar presentati nel corso della serata di degistazione (con la parola “monovarietale” si intende un olio prodotto con un’unica tipologia di oliva, dalla forte personalità, molto tipico e rappresentativo del territorio in cui è prodotto e, per questi motivi, particolarmente pregiato):
Gentile – è ottenuta dalla spremitura di olive “Gentile di Chieti” che ha come caratteristica principale un profumo inteso ma molto dolce e delicato. In bocca è morbido e complesso con toni balsamici, freschi ed una fragranza di mandorla dolce che offrono sensazioni particolari. Il suo gusto così sofisticato lo rende indicato per tutti i piatti della grande gastronomia e per lo svezzamento.
Biancolilla – è ottenuta dalla spremitura di olive: la “Biancolilla di Sicilia”. Il gusto dolce ed equilibrato, tipico di questo cultivar, si amalgama perfettamente con il suo retrogusto leggermente amaro e piccante. Si possono percepire sentori gradevoli di carciofo e pomodoro. Il suo gusto così sofisticato lo rende indicato con antipasti di mare, carni e pesce alla griglia e verdure cotte e crude.
Peranzana – è ottenuta dalla spremitura di “Peranzana o Provenzale di Puglia” che ha come caratteristica principale un profumo fruttato, con sentori vegetali e floreali. In bocca risulta leggero ed equilibrato, leggermente amaro e piccante, con numerosi aromi di pomodoro, mela e banana verde, carciofo ed erba fresca. Il suo gusto così sofisticato lo rende indicato per pesci grigliati, risotti e formaggi freschi.
Coratina – ottenuta dalla spremitura di olive “Coratina di Puglia” (Bari) che ha come caratteristica principale un profumo intenso di erba fresca, carciofo e oliva. In bocca ha un sapore intenso e ampio accompagnato da un forte tono piccante e amaro persistente. Il suo gusto così deciso e singolare lo rende idoneo per esaltare i sapori di focacce, carni rosse, legumi, crostacei e piatti di pesce.
Il Leccino è ottenuta dalla spremitura di olive “Leccino del Molise”. Il Cultivar Leccino è la varietà più diffusa al mondo e ha caratteristiche diverse in base al luogo di provenienza perché è molto versatile e adattabile a terreni e climi differenti. Con un carattere forte, si presenta particolarmente profumato, con note fruttate, leggermente amaro e piccante ma gradevole al palato. Dal gusto sofisticato, è indicato con carni e pesce alla griglia e zuppe di legumi.
Oli importanti, dai gusti alcuni delicati altri maggiormente piccanti e intensi, che la sapiente esperienza dei cuochi della Locanda in Cannubi, perfettamente orchestrati dall’impeccabile Gianni Bertolino, ha contribuito ad esaltare con i loro piatti, sia nei profumi sia nelle sensazioni palatali, guidando le persone intervenute ad una degustazione completa ed appagante.
Tocco finale l’apertura di una doppia magnum di Barolo del 2016…ma in quel caso la Dieta Mediterranea ha dovuto chiudere gli occhi!
OLIO DESIDERIO
- Via Cortemilia, 1/a – Fraz. Ricca
- Diano d’Alba (Cn)
- tel. 0173 612024
- www.oliodesiderio.com
Paolo Alciati