Marchesi Frescobaldi celebra la seconda vendemmia di Terraelectae, la vera essenza del Chianti Rufina
Sin dal 1700, nei bandi e negli editti dei Medici, l’area del Chianti Rufina, ubicata nella sezione nordorientale della Toscana, veniva menzionata come terra eletta per la produzione di grandi vini.
Le dolci colline su cui posano i vigneti, la prossimità della catena montuosa degli Appennini, le terre ricche di marne e scheletro, l’altitudine e le temperature fresche, che la caratterizzano, danno vita a un microcosmo enologico ed ecologico unico.
Una voce propria e ben distinta all’interno del mondo Chianti. Questa voce, dal 2022, prende nuovo slancio attraverso Terraelectae. Un progetto concepito dai produttori del Consorzio Chianti Rufina volto a dare una caratterizzazione più chiara e demarcata rispetto a quella prevista da disciplinare.
L’obiettivo: riprendere il concetto di “cru” come vigna d’elezione e realizzare per ciascuna vendemmia espressioni eccelse ed autentiche del territorio e delle sue peculiarità.
Cru Montesodi – Chianti Rufina Riserva DOCG, Castello Nipozzano
Fedele alla sua missione di “coltivare” le unicità del panorama vinicolo toscano, la Marchesi Frescobaldi è stata promotrice di Terraelectae, a cui ha dedicato, all’interno della tenuta Castello Nipozzano, la vigna storica Montesodi. Questo appezzamento, che deve il nome alla natura sassosa del terreno, rappresenta il cru della Tenuta. Il vigneto, situato a un’altitudine di 400 m s.l.m, gode di una magnifica esposizione a sud-ovest. La prossimità del versante montuoso che si affaccia sulla valle del fiume Arno, permette al vigneto Montesodi di beneficiare di un microclima unico nell’area del Chianti Rufina. La catena appenninica infatti fornisce protezione dagli agenti atmosferici aiutando a mitigare e abbassare le temperature, elemento di non poca rilevanza in relazione al cambiamento climatico. Importanti anche i livelli di escursione termica tra giorno e notte che contribuiscono ad esaltare i profili fenolici dell’uva.
Tutti questi elementi concorrono a definire i lineamenti identitari del Chianti Rufina Riserva Montesodi con i suoi raffinati profumi floreali e di frutti scuri, accompagnati da una trama vibrante che conferisce eleganza e verticalità.
La vendemmia 2019
Disponibile sui mercati internazionali da questo settembre, l’annata 2019 rappresentando la seconda vendemmia di Terraelectae. Il suo andamento climatico è stato caratterizzato da un inverno e una primavera con temperature fresche e precipitazioni che hanno assicurato buone riserve idriche. Le elevate temperature della stagione estiva sono state mitigate dalle brezze appenniniche che hanno favorito anche le escursioni termiche tra giorno e notte portando a raccogliere grappoli sani, finemente concentrati, a perfetta maturazione e con una pregevole componente acida.
Le uve, esclusivamente Sangiovese, destinate alla produzione di Montesodi, sono state raccolte a mano e sottoposte ad un’attenta cernita.
In rispondenza ai requisiti del protocollo Terraelectae, questa Riserva, monovarietale da single-vineyard, affina per 18 mesi in botti da 30hl di rovere austriaco e francese, per poi permanere per un minimo di 6 mesi in bottiglia.
Il Montesodi 2019, Chianti Rufina Riserva Terraelectae presenta un meraviglioso colore rosso rubino brillante. Emozionante l’impatto olfattivo, contraddistinto da note fruttate che ricordano il ribes rosso e la fragolina di bosco. A questo seguono note floreali, freschi sentori balsamici e un’elegante speziatura che ricorda la liquirizia e i chiodi di garofano. Il sorso è dinamico, la mineralità e la freschezza sono accompagnate da una tessitura tannica densa e leggermente ruvida, tipica del Sangiovese. Una trama che preannuncia il potenziale evolutivo di un vino capace di sorprendere per complessità, eleganza e persistenza al palato.
Redazione Centrale TdG