I mosti delle uve ormai raccolte della vendemmia 2022 di Col Vetoraz già conclusa, stanno ora lentamente fermentando e questo processo pervade tutta la cantina sprigionando una sinfonia di profumi inebrianti di fiori e frutta fresca.
L’annata 2022 è stata decisamente complessa e sicuramente non facile da decifrare.
Facendo un’analisi cronologica, si può ricordare un inverno con scarsa piovosità, temperature mediamente alte e totale assenza di neve. Anche la successiva primavera ha seguito lo stesso andamento. Questo ha comportato una partenza vegetativa della vite leggermente anticipata, però in una situazione di stress idrico. Nonostante ciò, essendo la vite una specie particolarmente adattabile, l’andamento è stato regolare fino alla fioritura, avvenuta tra gli ultimi giorni di maggio e i primi di giugno. Un meteo favorevole ha consentito una perfetta e omogenea allegagione dei fiori.
La costante di un clima asciutto e soleggiato per i mesi di giugno e luglio ha messo a dura prova le capacità di resistenza di questa pianta sempre così generosa, sviluppando grappoli di medie dimensioni, spargoli e con acini di grandezza inferiore alla media, ma con uno stato sanitario perfetto.
Fortunatamente la fascia pedemontana della denominazione Conegliano Valdobbiadene dai primi giorni di agosto ha visto un leggero cambiamento climatico, con notti più fresche e qualche piccola ma sufficiente precipitazione piovosa, questo ha letteralmente salvato l’annata. I grappoli hanno assunto uno sviluppo regolare, mostrandosi di forma equilibrata e dall’invitante colore dorato.
I primi giorni di settembre ha avuto quindi inizio la vendemmia di Col Vetoraz, le notti fresche hanno consentito una raccolta nelle migliori condizioni di uve belle e perfettamente mature.
“Considerando dunque nel suo complesso questa analisi – commenta Loris Dall’Acqua enologo e amministratore delegato dell’azienda – i nostri presupposti per l’annata sono incoraggianti e senza dubbio superiori alle aspettative che una stagione così complessa inizialmente ci aveva presentato.”
Col Vetoraz Spumanti S.p.A.
Situata nel cuore della Docg Valdobbiadene, la cantina Col Vetoraz si trova a quasi 400 mt di altitudine, nel punto più alto dell’omonimo colle, parte delle celebri colline del Cartizze da cui ha origine questo vino pregiato. E’ proprio qui che la famiglia Miotto si è insediata nel 1838, sviluppando fin dall’inizio la coltivazione della vite. Nel 1993 Francesco Miotto, discendente di questa famiglia, assieme all’agronomo Paolo De Bortoli e all’enologo Loris Dall’Acqua hanno dato vita all’attuale Col Vetoraz, una piccola azienda vitivinicola che ha saputo innovarsi, crescere e raggiungere in 25 anni il vertice della produzione di Valdobbiadene Docg sia in termini quantitativi che qualitativi, con oltre 2.200.000 kg di uva Docg vinificata l’anno da cui viene selezionata la produzione di 1.250.000 di bottiglie. Grande rispetto per la tradizione, amore profondo per il territorio, estrema cura dei vigneti e una scrupolosa metodologia della filiera produttiva e della produzione delle grandi cuvée, hanno consentito negli anni di ottenere vini di eccellenza e risultati lusinghieri ai più prestigiosi concorsi enologici nazionali ed internazionali.
Redazione Centrale TdG