
Prof. Enrico Arcelli (Università di Milano) e Dott. Rodolfo Tavana (Università dell’Insubria e medico sociale del Milan) chairmen della seconda giornata di Science in Nutrition 2014
Milano, 15 marzo 2014 – Carboidrati a basso indice glicemico, proteine, polifenoli e omega-3 sono sostanze preziose per l’organismo sulle quali gli sportivi dovrebbero basare la propria dieta per migliorare le prestazioni e prevenire gli infortuni. Questo il tema della giornata di oggi, seconda sessione del Convegno Internazionale Science in Nutrition, organizzato dalla Fondazione Sorbini, in corso a Milano presso l’hotel Principe di Savoia. La sessione “Sport and Nutrition” è stata aperta da
Chiara Bisconti, Assessore al Benessere, Qualità della vita, Sport e Tempo libero del Comune di Milano, che ha dato il via ai lavori della seconda giornata del Convegno, interamente dedicato all’alimentazione come strumento per contrastare l’infiammazione silente, responsabile del proliferare delle malattie croniche, al primo posto come causa di mortalità nel mondo, tra cui diabete di tipo 2, malattie cardiovascolari, artrite, malattie respiratorie, depressione e Alzheimer (36 milioni di morti sul totale di 57 milioni di decessi per malattia all’anno).
L’infiammazione silente può essere prevenuta con un’alimentazione equilibrata, ricca di grassi omega-3, presenti ad esempio nel pesce, di polifenoli, di cui sono ricchi frutta e verdura e di cui il maqui, piccolo mirtillo del Cile, contiene la massima quantità. Alimentarsi correttamente garantisce risultati importanti anche sul piano delle prestazioni sportive. L’intervento del professor Giuliano Fontani, fisiologo dell’Università di Siena, mostra come miscele di carboidrati a basso indice e carico glicemico consentano di mantenere stabili le concentrazioni di glicemia e di mantenere costanti le funzioni cognitive durante tale attività sportive di situazione. Sul versante delle proteine, la relazione presentata dal professor Gregory Paul (St. Louis – USA) evidenzia invece come le proteine a più rapido assorbimento (siero del latte e della soia) favoriscano la sintesi proteica rispetto a quelle assorbite più lentamente come la caseina.
Una relazione specificamente dedicata al ruolo degli acidi grassi omega-3 per la prevenzione degli infortuni nelle attività sportive è infine al centro della presentazione a cura del dottor Morten Bryhn, cardiologo e ricercatore a Oslo. Recenti studi scientifici documentano come il consumo di omega-3
da parte degli atleti faciliti il recupero in seguito a traumi, anche cerebrali, contrastando in tal modo risultati negativi a lungo termine.

L’infiammazione silente può essere prevenuta con un’alimentazione equilibrata, ricca di grassi omega-3, presenti ad esempio nel pesce, di polifenoli, di cui sono ricchi frutta e verdura e di cui il maqui, piccolo mirtillo del Cile, contiene la massima quantità. Alimentarsi correttamente garantisce risultati importanti anche sul piano delle prestazioni sportive. L’intervento del professor Giuliano Fontani, fisiologo dell’Università di Siena, mostra come miscele di carboidrati a basso indice e carico glicemico consentano di mantenere stabili le concentrazioni di glicemia e di mantenere costanti le funzioni cognitive durante tale attività sportive di situazione. Sul versante delle proteine, la relazione presentata dal professor Gregory Paul (St. Louis – USA) evidenzia invece come le proteine a più rapido assorbimento (siero del latte e della soia) favoriscano la sintesi proteica rispetto a quelle assorbite più lentamente come la caseina.

da parte degli atleti faciliti il recupero in seguito a traumi, anche cerebrali, contrastando in tal modo risultati negativi a lungo termine.
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