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La biodiversità ci riguarda tutti

13 Gennaio 2014 by Gudrun Dalla Via

2010, Anno della Biodiversità. Che cosa è esattamente la biodiversità, quale importanza ha per ognuno di noi e infine: che cosa possiamo fare per conservarla?
 
Molti sono gli eventi intorno a questo tema, e diversi gli approcci per sensibilizzare grandi e piccoli ai molteplici aspetti della biodiversità.
 
Come per esempio un seminario organizzato a Milano il 29 aprile 2010 alle “Stelline” seguito da uno spettacolo all’aperto. E stato possibile realizzare l’evento grazie ad una campagna della Commissione Europea, con un investimento di 5 milioni di Euro.
 
Un impegno a livello mondiale
La Commissione Europea ha lanciato una campagna di sensibilizzazione volta a fermare la perdita di biodiversità nell’UE. Nonostante gli sforzi realizzati in tutto il mondo, gli studi mostrano che la biodiversità – la ricca varietà della vita sul nostro pianeta – si sta riducendo a una velocità sorprendente. Questa campagna innovativa, sviluppata a livello europeo in coincidenza con la designazione del 2010 come Anno della Biodiversità da parte delle Nazioni Unite, mira ad aumentare la consapevolezza del problema. Obiettivo principale della campagna è quello di far conoscere ai cittadini le reali implicazioni che la perdita di biodiversità ha nella loro vita quotidiana, con un focus particolare sulle azioni concrete che essi stessi possono adottare per prevenire tale perdita.
 
Il Commissario per l’ambiente Janez Potočnik, ha dichiarato: “La biodiversità è il motore naturale del nostro futuro, e dobbiamo imparare a trattarlo con cura. Spero che questa campagna contribuisca a farlo, e aumenti la consapevolezza circa la necessità di essere più attenti e gentili nei confronti del mondo naturale da cui dipendiamo.”
 
Una recente ricerca ha mostrato un basso livello di consapevolezza sul tema della biodiversità da parte del grande pubblico, la maggior parte del quale non ha familiarità con il significato del termine. L’impegno principale della campagna è quello di rendere il concetto più familiare, affinché i cittadini capiscano le potenziali conseguenze della sua riduzione e possano fare qualcosa per fermare il declino.
 
La campagna è costruita attorno allo slogan “Biodiversità. Siamo tutti coinvolti” e si articolerà in due fasi. La prima include il lancio di un sito web e di un video, azioni di PR, street art e annunci pubblicitari sulla stampa e outdoor, ed è progettata per calamitare l’attenzione, attraverso il richiamo all’idea di una “scena del crimine”. La seconda fase, con inizio a metà maggio e il coinvolgimento dei social media, renderà i cittadini più consapevoli del ruolo che essi possono svolgere nel rallentare e prevenire la perdita di biodiversità.
 
 
Ideata e promossa a livello paneuropeo attraverso un sito web disponibile in tutte le lingue dell’Unione, si focalizzerà in particolare sui quei paesi in cui l’azione è considerata particolarmente utile e incisiva, e cioè Spagna, Paesi Bassi, Bulgaria, Romania, Polonia e Italia.
 
Alcuni numeri
 
La biodiversità a livello mondiale è seriamente minacciata, con specie che vengono perse da 100 a 1000 volte più velocemente di quello che avverrebbe naturalmente. Più di un terzo delle specie valutate sono a rischio di estinzione e si stima che il 60% degli Ecosystem Services della Terra hanno subìto processi di degrado negli ultimi 50 anni. A causare questa riduzione sono soprattutto le attività umane, come i cambiamenti nell’utilizzo del terreno, lo sfruttamento eccessivo, le pratiche non sostenibili, l’inquinamento e l’introduzione di specie invasive, che portano al degrado e alla distruzione di habitat e specie. Un altro fattore importante è rappresentato inoltre dal cambiamento climatico.
 
 
Nel corso del mese di marzo 2010, i ministri dell’ambiente dell’UE hanno concordato i nuovi obiettivi riguardanti la biodiversità, proponendosi di arrestare la perdita di biodiversità e il degrado degli Ecosystem Services e ripristinare quanto più possibile entro il 2020.
 
Hanno inoltre definito una visione a lungo termine per il 2050, termine entro il quale la biodiversità dovrebbe essere protetta, valorizzata e opportunamente ristabilita, chiedendo che gli obiettivi di biodiversità siano integrati in modo più chiaro in una varietà di politiche e strategie dell’Unione.
 
In Europa 1 mammifero su 6 è a rischio estinzione, e quando una specie scompare può creare un effetto domino nei confronti di tutte le altre. La perdita di biodiversità può avere conseguenze catastrofiche sulla nostra prosperità economica, sulle nostre attività produttive e su aspetti che probabilmente non abbiamo mai considerato. E purtroppo, sono poche le persone che si stanno impegnando per preservarla.
 
Dovremmo ricordare che le tessere del domino siamo anche noi..
 
Perché proteggerla?
 
La natura ci fornisce aria pulita, acqua fresca, cibo, materiali e medicine. Regola il clima e, quando è “in buona salute”, ci protegge dalle catastrofi. Ma le cose possono anche andare diversamente. Allo stesso modo in cui una crescita di 2 gradi della temperatura globale può causare pericolosi cambiamenti, la perdita di biodiversità sopra certi limiti potrebbe avere delle conseguenze rilevanti per il funzionamento del pianeta, comprensibili solo a lungo termine. Il 60% dei servizi forniti dall’ecosistema della Terra ha subìto peggioramenti negli ultimi cinquant’anni e, con la continua crescita dell’impatto delle attività umane sull’ecologica globale, la situazione peggiorerà ulteriormente. La Commissione Europea ritiene importante il coinvolgimento dei cittadini, a tutti i livelli.
 
Le ricerche mostrano che la coscienza pubblica e le azioni individuali possono essere i driver principali per raggiungere l’obiettivo di fermare la perdita di biodiversità, ma in accordo con un recente rapporto dell’Eurobarometro sull’atteggiamento nei confronti della biodiversità, gli Europei ritengono di non essere bene informati su tale concetto. Solo il 38% ha affermato di sapere cosa indica il termine “biodiversità” e il 28% conosce il termine ma non il suo significato. La maggior parte degli Europei pensa sia una questione seria ma allo stesso tempo non pensa li riguardi direttamente; solo il 17% pensa di essere coinvolto. Quando è stato chiesto di elencare le minacce più importanti per la biodiversità, solo il 26% ha citato le attività dell’uomo. Il 28% degli intervistati ha affermato di non fare nulla per proteggere la biodiversità, aggiungendo però di
non sapere cosa fare per frenarne la perdita.
 
Lo slogan della campagna, sviluppato da Ogilvy, è “Biodiversità. Siamo tutti coinvolti”. Il logo, al primo sguardo, sembra essere un uomo, ma osservandolo più attentamente si nota come esso sia composto da tante piccole sagome che rappresentano specie ed ecosistemi. Il logo incoraggia le persone a guardare la figura grande e enfatizza la connessione con la biodiversità.
 
Informazioni sulla campagna
 
Il messaggio principale della campagna è il legame con la biodiversità espresso in semplici termini: “Siamo collegati all’ape, che è collegata al fiore, che è collegato alla formica, che è collegata all’albero, che è collegato al passero”.
 
La campagna sarà suddivisa in due fasi; la prima mostrerà che c’è qualcosa che non va nella biodiversità e come gli esseri umani sono a loro volta coinvolti, la seconda fase illustrerà come anche noi possiamo contribuire a proteggerla.
 
Sul sito www.siamotutticoinvolti.eu sarà possibile scoprire cos’è la biodiversità, i rischi e i benefici connessi, i consigli per proteggerla. La campagna includerà anche affissioni e si estenderà fino ai blog e Facebook sulla cui pagina le persone potranno diventare parte della natura “biodiversificando” la propria foto grazie all’applicazione dedicata.
 
Gudrun Dalla Via – dallavia@asa-press.com
27 Maggio 2010

Filed Under: Salute&Cibo

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