Il viaggio perfetto deve avere la giusta dose di divertimento e di cultura, di tradizione e di innovazione, di sguardo al passato e di ottica futura. E in Italia, di certo, non mancano le opportunità di questo tipo.
Oggi allora proviamo a guardare tre itinerari in grado di offrire esperienze enogastronomiche uniche ma anche attività divertenti e adrenaliniche come quelle che regalano i casinò.
La prima proposta, allora, non può che essere la città dei fiori e della musica: Sanremo. Nella città ligure l’economia è trainata dal turismo, sì, ma anche dal casinò cittadino. Come riporta Gaming Report, nei primi cinque mesi del 2024 il casinò di Sanremo ha incassato oltre 20 milioni di euro, in aumento del 4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Merito di un’offerta turistica che unisce gioco e gastronomia, divertimento e tradizione. Tra una partita e l’altra, infatti, si possono assaggiare i tipici piatti liguri come la sardenaira, una focaccia con pomodori, aglio, acciughe e olive, oppure il brandacujun, un piatto a base di stoccafisso e patate, preparato con aglio e prezzemolo. Il tutto abbinato da un buon vino, soprattutto il bianco della riviera ligure come il Pigato, fresco e minerale, oppure per chi ama il rosso c’è il Rossese di Dolceacqua, delicato e con note di frutti di bosco.
Da un golfo all’altro, dal Mar Tirreno all’Adriatico, ci spostiamo a Venezia, che allo stesso modo di Sanremo viene da un anno positivo. I due casinò, il Ca’ Noghera e il Ca’ Vendramin Calergi, aperto addirittura a fine 600 e considerato il più antico del mondo, offrono ristoranti e piatti gourmet direttamente all’interno delle loro strutture. I piatti forti sono i bigoli in salsa, una pasta condita con un sugo a base di acciughe e cipolla, e il fegato alla veneziana, cotto con cipolle e servito con polenta, accompagnati ovviamente dal Prosecco di Valdobbiadene un vino fresco e aromatico, che si sposa bene anche con il pesce. Sempre per par condicio citiamo i rossi: il Raboso e il Valpolicella sono ideali per piatti più strutturati come il fegato. E se avete paura per la digestione, avete a disposizione una delle città più belle d’Italia per camminare tra Piazza San Marco e i magici canali.
L’ultima proposta è quella che ci porta sulle Alpi della Valle d’Aosta, precisamente a Saint Vincent, dove sorge il famoso Casinò de la Vallée, uno dei più grandi d’Europa. Qui la cucina riflette le tradizioni valdostane, ricche di sapori intensi e rustici: la fonduta, a base di fontina locale, e la carbonade, uno stufato di carne marinato nel vino, oppure la polenta concia, arricchita con burro e formaggio. Per i vini abbiamo a disposizione il rosso del Fumin o il bianco del Petite Arvine, servito sempre in accoppiata con un bel tagliere di formaggi. Due sapori freschi, intensi, genuini. Per brindare alla vittoria oppure per festeggiare una vacanza diversa dal solito.
Redazione Centrale TdG