L’ottavo anno di Gusto Montagna
I primi nomi: Antonio Guida, Pino Cuttaia, Ferdy Wild, Chiara Pavan
Da venerdì 17 gennaio a venerdì 21 marzo, nel comprensorio di Prato Nevoso, si terrà l’ottava edizione di Gusto Montagna, una rassegna di alta cucina che nel corso degli anni ha portato in alta quota alcuni fra i più noti chef italiani. Quattro gli appuntamenti ufficializzati al momento che accoglieranno un totale di 5 Stelle Michelin e 2 Stelle Verdi.
A inaugurare la kermesse vi sarà l’esperto chef Antonio Guida del ristorante Seta, 2 Stelle Michelin, 5*L Mandarin Oriental (Milano). Quindi, sarà il momento di un prestigioso ritorno, quello di Pino Cuttaia del ristorante La Madia, 2 Stelle Michelin (Licata, AG), che anticiperà due giovani esordi. Il primo è quello di Alessio Manzoni, chef di Agriturismo Ferdy, Stella Verde (Lenna, BG), mentre il secondo è quello di Chiara Pavan, uno dei due volti di Venissa, Stella Michelin e Stella Verde (Mazzorbo, VE).
“Puntare sempre più in alto. È questo l’obiettivo che ci diamo all’inizio di ogni edizione, nonostante Gusto Montagna sia già da qualche anno un importante nome nel panorama degli eventi gastronomici italiani” ha dichiarato Alberto Oliva, responsabile della Prato Nevoso spa e ideatore della manifestazione insieme a Luca De Filippi nel 2016. “Con la nostra manifestazione intendiamo tracciare di anno in anno un quadro contemporaneo, una sorta di cartina al tornasole della ristorazione italiana. Per questo, scegliamo sempre il giusto binomio tra esperienza, quest’anno rappresentata da Guida e Cuttaia, e gioventù, parola che quest’anno fa rima anche con sostenibilità, ed è il caso di Chiara Pavan e Alessio Manzoni”.
I QUATTRO APPUNTAMENTI
Lombardia, Sicilia e Veneto sono le tre regioni da cui provengono i protagonisti dell’ottava edizione di Gusto Montagna, al momento ufficializzati. A gennaio il pugliese Antonio Guida servirà la cucina che propone al Seta, tempio della gastronomia milanese e ristorante d’albergo 2 Stelle Michelin del 5*L Mandarin Oriental.
A febbraio lo chef Pino Cuttaia del ristorante 2 Stelle Michelin La Madia tornerà per la terza volta nelle montagne del Piemonte, regione a cui è legato sin dall’infanzia, per proporre la sua cucina della memoria. Marzo sarà invece il mese conclusivo e più ricco della rassegna gastronomica. Prima sarà il turno di Alessio Manzoni, chef del noto Agriturismo Ferdy, Stella Verde, il quale racconterà con i propri piatti il territorio della Val Brembana, e infine di Chiara Pavan, ambasciatrice dell’isola di Mazzorbo e della laguna di Venezia, con il suo ristorante Stella Michelin e Stella Verde Venissa.
Il palinsesto, che prenderà il via venerdì 17 gennaio e si concluderà venerdì 21 marzo, andrà in scena in selezionati chalet del comprensorio: Chalet Il Rosso, Ski Grill e Osteria Le Stalle. Sei saranno i partner che supporteranno l’organizzazione dell’ottava edizione della rassegna: S.Bernardo, Balbi Soprani, Casa della Salute, Gino, Rabino e Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro – IRCCS Candiolo.
Per prenotare: bookingpratonevoso.com/experience.
LE CENE
- Venerdì 17 gennaio –> Antonio Guida, Seta, 2 Stelle Michelin, 5*L Mandarin Oriental (Milano)
Location: Chalet il Rosso (Prato Nevoso, CN)
- Giovedì 20 febbraio –> Pino Cuttaia, La Madia, 2 Stelle Michelin (Licata, AG)
Location: Ski Grill (Frabosa Sottana, CN)
- Venerdì 7 marzo –> Alessio Manzoni, Agriturismo Ferdy, Stella Verde (Lenna, BG)
Location: Osteria Le Stalle (Prato Nevoso, CN)
- Venerdì 21 marzo –> Chiara Pavan, Venissa, Stella Michelin e Stella Verde (Mazzorbo, VE)
Location: Chalet il Rosso (Prato Nevoso, CN)
GLI CHEF
Antonio Guida, Seta, 2 Stelle Michelin, 5*L Mandarin Oriental (Milano)

Antonio Guida impara a cucinare a casa, osservando e aiutando mamma Michelina. Presto si appassiona alla pasticceria, che studia ancora prima di approfondire il mestiere di cuoco: un’esperienza da cui apprende le basi della disciplina e del rispetto per l’ingrediente. Dopo gli studi all’Istituto Alberghiero di Santa Cesarea (Lecce), lo chef inizia la sua carriera come commis di cucina, per poi viaggiare a lungo in Europa e in Asia. Si forma in alcuni dei grandi templi della gastronomia europea. Particolarmente forte è il segno lasciato su di lui dalla cucina di Pierre Gagnaire, in cui l’alta tecnica si unisce al gusto per l’improvvisazione.
Fondamentale è un’altra esperienza, presso l’Hotel Il Pellicano di Porto Ercole, in Toscana, dove trascorre 12 anni e ottiene due stelle Michelin (la prima nel 2004, la seconda nel 2010). Dal 2015 è l’executive chef del ristorante Seta, ospitato all’interno dell’hotel 5*L Mandarin Oriental di Milano. Il 2015 è l’anno della prima Stella MIchelin, il 2016 quello della Seconda. Nel 2016 viene nominato Cuoco dell’Anno da Identità Golose e nel 2022 il suo ristorante Talea ad Abu Dhabi ottiene una Stella Michelin. Antonio Guida è anche attivo al di fuori del ristorante, con il suo impegno in favore dell’onlus L’Abilità.
Pino Cuttaia, La Madia, 2 Stelle Michelin (Licata, AG)

Nato a Licata, Pino Cuttaia si trasferisce da bambino a Torino, insieme alla famiglia. Studia, lavora in fabbrica e nel tempo libero si diletta in cucina, fino a quando non decide di farne il suo lavoro. Dopo lunghi soggiorni nelle cucine di rinomati ristoranti tra cui Il Sorriso a Soriso, nel novarese, e Il Patio a Pollone, in provincia di Biella, torna in Sicilia, dove insieme alla moglie Loredana apre La Madia nel 2000. Ottiene la prima Stella Michelin nel 2006 e la seconda nel 2009. La precisione nel lavoro affinata durante le sue esperienze, il calore, la passione, gli ingredienti e le ricette della sua infanzia ritrovati al Sud gli consentono di proporre la sua cucina della memoria. Tra i riconoscimenti ottenuti, spiccano il Premio Pommery Piatto dell’anno per la Guida Ristoranti de L’Espresso assegnato alla Nuvola di mozzarella e il “Cuoco dell’anno” de Il Golosario nel 2013 e il piatto simbolo di Identità Golose 2014, per l’Uovo di seppia. A questo suo piatto iconico ha dedicato l’insegna che ha aperto a Milano – Uovodiseppia Milano – nel dicembre 2021.
Alessio Manzoni, Agriturismo Ferdy, Stella Verde (Lenna, BG)

A 14 anni Alessio Manzoni ha voluto fare il cuoco e da lì, non ha mai più cambiato idea. Dopo aver girato l’Italia e l’Europa, l’approdo a Udine dalla famiglia Scarello è stata tra le esperienze più significative. Tanti anni a fianco di Emanuele Scarello e Michela nel ristorante Agli Amici (2 Stelle Michelin), e l’apertura nell’estate 2021 in Croazia de Agli Amici Rovigno, premiato con una Stella Michelin dopo solo 75 giorni di lavoro. Nel 2021 inizia la nuova avventura presso l’Agriturismo Ferdy. A maggio 2024 arriva l’ingresso in Guida Michelin e a novembre 2024 la Stella Verde.
Chiara Pavan, Venissa, Stella Michelin e Stella Verde (Mazzorbo, VE)

Chiara Pavan, classe 1985, è una Cheffe impegnata nella sostenibilità attraverso quella che ama definire Cucina Ambientale. Dal 2017 guida il Ristorante Venissa, con lo Chef Francesco Brutto, sull’isola di Mazzorbo nella Laguna Nord di Venezia. La sua cucina si concentra sulla riduzione dello spreco alimentare e promuove l’utilizzo di ingredienti locali e stagionali. Nel menù non viene servita carne ma solo vegetali e pesce, facendo uso di specie invasive che negli ultimi anni stanno avendo un grosso impatto sull’ecosistema lagunare e dell’alto Adriatico. Il ristorante Venissa ha ricevuto la Stella Michelin e la Stella Verde Michelin per la sostenibilità. La Cheffe, nominata Cuoca dell’anno da L’Espresso nel 2019 e Chef Internacional da Elle Spagna nello stesso anno, nel 2020, ha ricevuto il premio Chef Donna da Identità Golose e da Gambero Rosso nel 2021. Nel 2024 ha vinto il “premio no food waste” per il Gambero Rosso ed è rientrata tra i 25 Chef più influenti d’Italia secondo Forbes.
LE LOCATION
Chalet il Rosso (Prato Nevoso, CN)

Baita storica situata a 2.000 mila metri di quota, lo Chalet il Rosso è aperto dal mattino presto, con la colazione, fino alla sera, con la proposta della cena. Perfetto per accogliere gli sciatori a ogni ora del giorno, è un luogo ideale per rilassarsi, ma anche e soprattutto per gustare, dall’area solarium, la vista senza eguali su tutto il comprensorio. La cucina porta la firma dello chef Antonio Ietto, detto Ezzelino. A pranzo, l’offerta informale permette un pasto veloce e di qualità, anche nel dehors riscaldato, con un panino o con una polenta self-service; a cena, il tempo scorre più lentamente e dà la possibilità di gustare piatti che mantengono un legame con la tradizione e con gli ingredienti del territorio. La cucina dello chef si può gustare anche in una terrazza/privé, con una carta dedicata. Durante la stagione, lo Chalet Il Rosso è teatro di numerosi eventi, tra cui après-ski al tramonto, cene con chef stellati e festival musicali, con dj conosciuti in tutto il mondo.
Come si raggiunge – Telecabina panoramica
Dove si trova – All’arrivo della telecabina panoramica, a 2.000 metri di quota
Ski Grill (Frabosa Sottana, CN)

In inverno immerso nelle piste da sci e in estate tra prati verdi, lo Ski Grill è una baita situata a Frabosa Sottana, nel comprensorio di Prato Nevoso. Aperto negli anni ’70 dal padre e dallo zio dell’attuale chef e proprietario Marco Allegro, è stato negli ultimi anni oggetto di una profonda ristrutturazione. Adesso, gli spazi si suddividono tra una nuova saletta ristorante, con tanti dettagli tipici da baita, come la pelliccia, le panche e la presenza di tanto legno, tra cui il rovere antico utilizzato per la costruzione dei tavoli, una sala principale, in cui sono protagonisti materiali di pregio, e due dehors/solarium, in cui vi è la possibilità di mangiare. Tavola calda a pranzo e ristorante a cena, con un’offerta di cucina piemontese preparata con prodotti selezionati e abbinata a un’ampia scelta di vini, è la meta ideale per un aperitivo après-ski.
Come si raggiunge – Con le ciaspole, con gli sci, con un gatto delle nevi o con una motoslitta
Dove si trova – All’arrivo della Seggiovia Blu 4 posti di Prato Nevoso
Osteria Le Stalle (Prato Nevoso, CN)

In uno dei luoghi da copertina di Prato Nevoso si trova il Borgo Stalle Lunghe, caratteristico per gli chalet in pietra e legno, ma anche per la presenza di un centro commerciale e di una piazzetta. Tra i tanti ristoranti qui ospitati vi è l’Osteria Le Stalle, il cui nome è un omaggio all’attività precedente di questo luogo. Siamo al cospetto del locale più antico di Prato Nevoso, guidato da 12 anni dalla piemontese giramondo Adelasia Zitta. L’offerta dell’Osteria è contemporanea: a una cucina tipica e molto ricercata, proiettata al futuro ma rispettosa di territorio, stagionalità e tradizione, vengono abbinati ottimi vini e birre artigianali.
La formula ideale per assaggiare la cucina dell’Osteria Le Stalle? Il menu degustazione.
L’ambiente, caratteristico per i tanti ricordi e i vecchi utensili culinari, è caldo e sa mettere a proprio agio gli ospiti.
Come si raggiunge – In auto
Dove si trova – Borgo Stalle Lunghe
Redazione Centrale TdG