Il viaggio enogastronomico inizia da casa
Roberta Garibaldi presenta in Italia il rapporto della World Food Travel Association sull’attuale situazione dell’industria del turismo enogastronomico mondiale
L’emergenza Covid non è riuscita a spegnere o affievolire la voglia di viaggiare delle persone per scoprire e conoscere il cibo, i vini, le birre del territorio. Dopo anni di crescita sempre più entusiasmante, l’enoturismo si ritrova a dover fare i conti con le sfide emerse e le strategie più urgenti da mettere in campo per affrontarle.
La World Food Travel Association, (WFTA), fondata nel 2003 da Erik Wolf, che oggi ricopre il ruolo di Direttore Esecutivo, è considerata la principale autorità mondiale nel settore del turismo enogastronomico, con la mission di accrescere la conoscenza di questo settore e comunicarla alle imprese e alle comunità locali ai fini di stimolare processi di crescita e di sviluppo, ha pubblicato il ‘2020 STATE OF THE FOOD TRAVEL INDUSTRY REPORT’, un lavoro di ben 55 esperti di turismo enogastronomico di 33 Paesi che, attraverso il metodo Delphi, sono stati coinvolti per esprimere il loro parere sull’industria del turismo enogastronomico, evidenziandone gli aspetti postivi e le criticità, così come le opportunità di crescita e le sfide future.
Tra questi, la d.ssa Roberta Garibaldi, Membro del Board of Directors e Ambasciatore per l’Italia dell’Associazione, che ha redatto lo studio insieme ad Erik Wolf, Direttore esecutivo della World Food Travel Association, Matthew J. Stone, docente presso la California State University-Chico, Steven Migacz, docente alla Roosevelt University di Chicago, e Nate Stein, procuratore e ricercatore.
Le questioni ‘chiave’
Oggi viaggio e destinazione sono al centro del turismo enogastronomico, inteso nelle sue molteplici declinazioni (dai ristoranti gourmet allo street food, dagli eventi alle visite ai luoghi di produzione) “in costante crescita negli anni successivi. In un primo periodo certamente ad un ritmo inferiore rispetto al passato, con le destinazioni di prossimità che vedranno gli incrementi maggiori”.

Fondamentale per la crescita del settore è l’innalzamento della qualità dei servizi offerti, che può ottenersi soltanto con un’adeguata formazione e aggiornamento degli operatori, promozione e comunicazione. Il viaggio enogastronomico inizia,infatti, da casa: il proliferare di corsi di avvicinamento al vino ed alla cucina è, infatti, indice del crescente interesse del pubblico verso una maggiore consapevolezza del patrimonio enogastronomico locale. Tanto lo porterà sempre più a cercare di sperimentare la medesima esperienza anche durante i propri viaggi, alimentando, così, nuovi desideri di scoperta.
Dunque, è la sostenibilità che avrà in futuro un crescente ruolo nelle scelte dei turisti, in particolare fra i più giovani. A tanto devono prestare attenzione sia le aziende del settore per comunicarlo al pubblico in modo chiaro, sia la rete produttiva, chiamata a progettare destinazioni per accorciare la filiera agroalimentare ed avvicinare produttori, ristoratori, operatori del turismo ai consumatori, per offrire proposte nuove che, rispettando la sicurezza dei turisti, vadano ad integrare il cibo e il vino con le arti visive, la musica, gli spettacoli, le attività a contatto con la natura ed il territorio, valorizzando paesaggi enogastronomici, come vigneti ed uliveti, luoghi di grande fascino dove poter organizzare degustazioni, attività sportive quali trekking, Nordic Walking, Mountain Bike, …
Come affrontare le sfide che si stanno affacciando?
Alle piccole e medie imprese che sempre più spesso incontrano difficoltà a mantenersi competitive sul mercato, per possibile saturazione dell’offerta e globalizzazione delle esperienze turistiche, il report di Food Travel Industry suggerisce:
- Sarà sempre più necessario trovare un equilibrio tra la globalizzazione ed il localismo, fornendo esperienze genuine e autentiche, che si basano sulle risorse locali, per soddisfare le esigenze dei viaggiatori contemporanei, e stimolando i processi di preservazione e valorizzazione dell’enogastronomia della destinazione.
- Il ruolo dell’industria del turismo enogastronomico deve essere comunicato in modo adeguato a residenti e stakeholders, mettendo in rilievo non solo i benefici economici, ma soprattutto quelli sociali ed educativiche questo segmento è in grado di fornire alle destinazioni.
- Le piccole e medie imprese dell’industria del turismo enogastronomico necessiteranno di supporto per essere capaci di mantenere la propria competitività in un contesto allargato di competizione.
- La popolazione locale dovrà avere un ruolo sempre più attivo, ed essere coinvolta ed integrata nei processi di sviluppo del territorio e di comunicazione dell’enogastronomia locale.
- La comunicazione avrà un ruolo sempre più rilevante, soprattutto quando ci si rivolgerà ai target Millennials e Generazione X. La ricerca di una molteplicità di informazioni nella fase pre-viaggio implica che le aziende del settore devono comunicare i loro servizi e prodotti non solo online e sui social media, ma anche attraverso programmi tv e di intrattenimento.
Roberta Garibaldi è professore universitario, è nel Board of Directors della World Food Travel Association, nel Board del World Gastronomy Institute e del Consiglio di Presidenza della Società Italiana di Scienze del Turismo (SISTUR). Keynote speaker per il turismo enogastronomico per UNWTO – Agenzia per il turismo delle Nazioni Unite. Autrice del Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano. Presidente Associazione Italiana Turismo Enogastronomico. Si occupa di ricerche e di progetti applicati per territori e realtà imprenditoriali relative al turismo enogastronomico.
Carmen Guerriero