Non esiste un posto al mondo bello come il Salento. Un patrimonio ambientale e culturale unico.
“Il Salento è un paradiso”. Una frase che è testimonianza d’affetto, un’iperbole di chi ha il Salento dentro, di chi ha l’orgoglio di vivere in una Regione con una grande storia e un grande potenziale. Un patrimonio che può accendere il futuro. Quante volte anch’io ho scritto e ripetuto questa frase. Una frase evidentemente bugiarda. Bugiarda perché il mondo è grande e pieno di posti belli. Vera perché ogni luogo, a modo suo, è unico. Poi ho visto questa frase diventare un mantra. Come per scacciare via la malinconia di una terra nella quale è difficile immaginarsi un futuro.
A sfatare questa mia teoria ci hanno pensato i sindaci di una piccola parte del Salento istituendo un’associazione: “Unione Comuni Terra di Leuca”. Con grande amore per la loro terra i sindaci di: Morciano di Leuca, Luca Durante, che è anche il Presidente dell’Associazione; di Salve, Vincenzo Passaseo; di Alessano, Francesca Torsello; di Corsano, Biagio Martella; di Gagliano del Capo, Carlo Nesca; di Patù, Gabriele Abaterusso e di Tiggiano, Antonio Ippazio Morciano.
Le necessità per lo sviluppo turistico del luogo sono diverse da quelle delle coste e diverse da quelle dei piccoli paesi dell’interno, dove si trovano monumenti archeologici, paesaggi montani mozzafiato, canyon e, soprattutto, quella ricchezza culturale che è parte del patrimonio che il mondo agropastorale ha tramandato, fatto di usi e costumi, enogastronomia e artigianato, che rappresentano unicità con necessità di sviluppo differenti. Eppure, è necessario che tutte queste diverse offerte turistiche si integrino e facciano sistema. I salentini sono ospitali. Verissimo! Lo ribadisco. E’ una caratteristica evidente, soprattutto lontano dalla città. E’ una delle cose più emozionanti che si provano, il calore e l’ospitalità dei salentini come tutti gli uomini che amano la loro terra. Oltre alle favolose spiagge salentine e alle coste che tolgono il fiato, c’è un turismo diverso, spirituale e interiore, e quindi più discreto, ma non per questo meno dirompente.
Sul filone del turismo religioso, da visitare i Santuari di Santa Marina a Ruggiano, frazione di Salve e Leuca Piccola a Barbarano frazione di Morciano di Leuca. Tappa poi ad Alessano, che grazie a don Tonino Bello, è diventato il secondo polo del turismo religioso in Puglia, dopo San Giovanni Rotondo. Ma non mancheranno i paesaggi mozzafiato e i due mari del Salento, lo Jonio e l’Adriatico: a Corsano, una passeggiata lungo le vie del Sale per conoscere la storia dei contrabbandieri, che commerciavano il sale quando questo era monopolio di Stato. Poco distante ecco il Ciolo con i suoi tuffatori. Sullo Jonio sarete affascinati dalle spiagge. Da non perdere la storia della misteriosa Centopietre di Patù e a Tiggiano da visitare il Parco Otranto Santa Maria di Leuca per scoprire la biodiversità del parco attraverso i suoi produttori. Si può chiudere il tour in bellezza con la Festa di tradizione in onore di San Vincenzo di Arigliano, la piccola frazione di Gagliano, tra mille luci colorate.
Il viaggio è stato progettato dall’Unione dei Comuni Terra di Leuca in partenariato con Carmen Mancarella, direttrice di Spiagge (www.mediterraneantourism.it) grazie al Programma operativo regionale FESR-FSE 2014-2020 “Attrattori culturali, naturali e turismo” Asse VI – Tutela dell’Ambiente e promozione delle risorse naturali e culturali – Azione 6.8 Interventi per il riposizionamento competitivo delle destinazioni turistiche – Programma di promozione turistica nei mercati intermediati. In campo il meglio dell’imprenditoria di Guagnano e del Salento.
Jimmy Pessina