Un itinerario tra la romantica Costanza e i suoi dintorni: un nobile passato, memorie medievali, relax sul lago e una strabiliante collezione di macchine superlusso
Piccola e nobilissima, solenne e pittoresca, Costanza, la regina del lago, ha una fisionomia inconfondibile.
Due eventi la celebrano nei libri di storia: la pace di Costanza tra Barbarossa e i comuni italiani e il Concilio che vide riuniti qui dal 1414 al 1418 i personaggi più blasonati d’Europa, teste coronate e prelati con il loro ricco seguito.
Perché proprio qui?
Una posizione centralissima nel cuore d’Europa, ottime vie d’acqua, il lago e il fiume Reno, la condizione di città imperiale libera, un ricco contado capace di sfamare 80.000 persone presenti in città per quattro anni, 10 volte più numerose della sua popolazione consueta.
Ecco quindi la fortuna di Costanza, scelta come sede del Concilio da cui fu eletto papa Martino V, unica elezione papale a Nord delle Alpi, mettendo fine a un periodo confuso e turbolento.
In quei quattro anni accadde di tutto, arrivarono artigiani e fornai, prostitute e soldati, i monasteri si riempirono degli ospiti illustri, furono costruiti edifici nuovi. Ma ci fu anche il terribile processo e il rogo dell’eretico Giovanni Hus.
Costanza dunque conserva ancora le memorie di questo evento eccezionale.
Torri imponenti che segnano i confini delle mura originarie della città sul Reno, antichi monasteri ora trasformati in scuole e centri culturali, l’enorme edificio del Concilio sul lago, costruito inizialmente come magazzino di derrate, il Munster o Cattedrale dagli splendidi portali e dal pulpito in legno scolpito, e bellissime vetrate.
Una delle “chicche” più interessanti da non perdere è il Rosgartenmuseum, museo della città con una bella sala gotica in legno al primo piano e la preziosa Cronaca di Ulrich Richental.
Ulrich, quasi giornalista dell’epoca, seguì il Concilio, raccontandone tutti i particolari in pagine che incantano anche per le illustrazioni a colori vivaci: costumi, bardature, acconciature, mestieri popolari, dai pescivendoli ai fornai, ai cambiavalute.
E’ il ritratto più vivo del tempo che si trova anche nelle pareti affrescate delle case di Costanza.
Così la città è un quadro a cielo aperto dai colori forti dove, passeggiando, sembra di rivivere epoche passate.
Anche il simbolo della città, fotografatissimo, la cosiddetta Imperia, sebbene creato da un artista moderno, allude al Concilio, perché sarebbe stata la cortigiana più ambita da nobili e prelati.
Invece la fontana degli Imperatori celebra la presenza a Costanza di grandi imperatori, dal Barbarossa a Federico II giovanissimo, a Massimiliano I, marito di Bianca Maria Sforza.
La fama di Costanza è comunque molto precedente al Concilio se pensiamo che già nel 1000 il vescovo Corrado voleva farne una seconda Roma, costruendo qui le cinque basiliche romane più importanti e rendendo così Costanza importante meta di pellegrinaggio.
Rimangono del periodo medievale le pittoresche case a graticcio, soprattutto nel delizioso quartiere Niederburg, di cui molte a colori pastello.
Oggi Costanza vale il viaggio, non solo per tutto questo ricchissimo passato, ma anche per il rilassante lungolago, la vivacità degli arredi pubblici, ombrellini e cesti di fiori appesi in alto, vetrine animate da buffi animaletti, konditorei profumate e, per chi può, la famosa festa sul lago che si svolge in estate con memorabili fuochi di artificio.
Nei dintorni, a breve distanza, vale la pena di fare una puntata senz’altro a Engen, per il suo compatto centro storico medievale e soprattutto a Singen.
Qui una mattina si può trascorrere con una passeggiata a Hohentwiel, la più grande fortezza in rovina di tutta la Germania, considerata imprendibile fino all’arrivo di Napoleone: vista impagabile sul lago e su tutta la regione.
E la passeggiata prosegue nello strabiliante MAC Museum Art & Cars, museo di design raffinato con una collezione di macchine da corsa e superlusso da perdere la testa, opera dei collezionisti Maier.
Sulle rive del Bodensee
Costanza dà il nome al lago, e a quell’area geografica che, intorno alle rive del Bodensee, riunisce tre nazioni, Svizzera, Austria e Germania e il principato del Liechtenstein.
Un lago grande, pulitissimo, addirittura di acqua potabile, dal clima dolce come quello mediterraneo, dove si coltivano vigneti e alberi da frutta, dove i battelli uniscono le rive in piacevoli escursioni e una pista ciclabile permette addirittura di percorrere tutto il perimetro.
L’itinerario non si conclude qui.
Costanza e i suoi dintorni sono solo una possibilità per un viaggio che offre mille altri spunti secondo la stagione e il tempo a disposizione.
Tutte le stagioni offrono la possibilità di divertirsi e di scoprire luoghi inaspettati. L’acqua è l’elemento che accomuna le località sul lago: per bagnarsi nei mesi estivi, per fare escursioni in battello, magari con cena e musica in primavera ed estate, acqua termale tutto l’anno in interessanti centri specializzati dove trattamenti di alto livello invitano a una pausa piacevole all’insegna del relax.
E per percorrere tutte queste tappe i mezzi sono i più svariati: un sistema completo di trasporto su ruota, su ferro e su acqua permette di esplorare anche le località più nascoste.
Altrettanto varia é l’offerta per l’ospitalità: dai B&B agli hotel 5 stelle l’accoglienza è garantita. Ognuno trova la sistemazione più adatta ai suoi gusti e alle tasche.
Per l’itinerario che abbiamo scelto ecco qualche suggerimento:
A Costanza:
- Romantik Hotel & Restaurant Barbarossa che ricorda il passaggio del Barbarossa, www.hotelbarbarossa.de
- Steigenberger Inselhotel “Seerestaurant”, un affascinante hotel ricavato da un monastero sull’isola davanti a Costanza, con chiostro affrescato con scene storiche ed eccellente ristorante www.konstanz.steigenberger.de
Nei dintorni di Singen
- Hotel-Restaurant Bibermühle GmbH, un hotel collocato in un antico mulino con ruota funzionante e piccola cascata www.bibermuehle.de
Franca Dell’Arciprete Scotti