Biraghi e Coldiretti Sardegna presentano i numeri di un progetto di successo nazionale
Villaggio Coldiretti: Torino, 15-16-17 giugno
Oltre 120 tonnellate di materia prima acquistate da cooperative sarde per un totale di 1.300.000 confezioni di “Pecorino Etico Solidale” vendute in oltre 2500 punti vendita in Italia, con una distribuzione ponderata del 54% sia in Piemonte sia in Sardegna. Sono questi i numeri del successo riscosso dal progetto che Biraghi Spa, la più grande azienda di trasformazione casearia del Piemonte, ha avviato circa un anno fa con Coldiretti Sardegna: un accordo di filiera innovativo tra industria e agricoltura per sostenere i pastori sardi garantendo un prezzo di acquisto equo della materia prima (il pecorino, che rappresenta la principale voce di esportazione del settore agroalimentare dell’isola).
I dati sono stati resi noti nel corso di un incontro organizzato nella giornata di apertura del Villaggio Coldiretti di Torino, l’appuntamento con gli agricoltori aperto al pubblico dal 15 al 17 giugno nell’area tra Piazza Castello e i Giardini Reali Superiori a Torino.
Proprio per il progetto del “Pecorino Etico Solidale” Biraghi Spa di Cavallermaggiore ha ricevuto a Cagliari il Premio “Sardo 100%” durante le finali della seconda edizione dei Sardinia Food Awards, l’iniziativa ideata da Coldiretti Sardegna per celebrare chi si è distinto con la propria attività per la Sardegna e i suoi abitanti. La motivazione dell’ambito riconoscimento è che l’Azienda “in uno dei momenti più bui per l’economia della pastorizia sarda ha avuto il coraggio e la lungimiranza di proporre un accordo di filiera etico garantendo una remunerazione equa e stabile ai pastori sardi”.
E’ possibile trovare il Pecorino Etico Solidale negli scaffali dei più importanti operatori della GDO. Per citarne alcuni: Big Store, Mercatò, Prestofresco, Supergulliver, Simply, Carrefour, Crai, Coop, Conad, Metà, Pam, Ekom, Auchan, Panorama, Bennet, Il Gigante, Sigma, Basko, Iper, Iperal, Tigros, Iperpan, Iperspar e Gruppo Poli.
Biraghi Spa, fondata nel 1934, sostiene da sempre la filiera di produzione italiana: raccoglie e lavora circa 425.000 litri di latte al giorno redistribuendo ogni anno oltre 60 milioni di euro alle aziende agricole nelle zone di Torino e Cuneo per l’acquisto del latte. Negli stabilimenti di Cavallermaggiore avvengono tutti i processi di raccolta e lavorazione del latte, producendo formaggi e prodotti lattiero caseari senza conservanti: circa 310.000 forme di Gran Biraghi l’anno e circa 200.000 forme di Gorgonzola DOP, oltre a Ricotta e Burro.
I numeri. L’indotto generato dal sistema produttivo del pecorino coinvolge 11mila aziende zootecniche, circa 25mila addetti complessivi (attività agro-zootecniche della trasformazione e della produzione di beni e servizi). La sua produzione media è di 270 mila quintali con picchi massimi di 350 mila e minimi di 230 mila, per un valore commerciale di circa 180 milioni. Il 65% del suo valore commerciale è dato dall’esportazione. Il Nord America è il principale mercato nel quale si è evoluto dal punto di vista commerciale. Gli Usa sono la principale area di destinazione con il 63%, seguito da un 30% nel mercato Ue. Il mercato canadese rappresenta circa il 3% del totale esportato.
Paolo Alciati
Fonte Ufficio Stampa
Credit Photo Ufficio Stampa – Nella foto in allegato da sinistra: Luca Saba (Direttore Coldiretti Sardegna), Claudio Testa (Direttore Marketing Biraghi Spa), Battista Coalbu (Presidente Coldiretti Sardegna).