L’idea è originale, la realizzazione di ottima fattura e con il “Mojito Rovagnati”, una delicata mousse di prosciutto cotto Granbiscotto, cubetti di rapa e pistacchi interi, bagnata da rum bianco e lime e ben presentato nella classica coppa Martini, Roberto Antelmo e Chiara Vangelo, dell’Istituto Alberghiero Carlo Porta di Milano hanno vinto il Rovagnati Academy Food Experience, 1° concorso per Istituti Alberghieri “Una nuova interpretazione del salume” nella finalissima disputata nella sede dell’Accademia Gualtiero Marchesi di via Bonvesin de la Riva 5 di Milano.
Oltre 200 scuole di cucina di più prestigiosi Istituti Alberghieri di Austria, Belgio, Francia, Germania, Italia e Svizzera hanno risposto alla sfida di Rovagnati, azienda leader nel mondo dei salumi, che ha deciso di mettere alla prova le future generazioni di chef chiedendo loro di ideare piatti ispirati a “Antipasti a base di salumi”.
Creazioni pensate per esaltare gli affettati italiani, una delle grandi eccellenze del Bel Paese, con preparazioni che sono state giudicate per capacità esecutiva, presentazione, gusto, creatività e nome dalla giuria d’eccezione composta dal Maestro Gualtiero Marchesi, dal pluristellato Enrico Bartolini, dalla Sig.ra Claudia Limonta Rovagnati, Presidente di Rovagnati S.p.A. e dalla giuria popolare costituita dagli ospiti della serata, giornalisti, clienti e personalità dello spettacolo.
“Siamo veramente entusiasti della passione con cui tutti questi ragazzi hanno lavorato. Dell’impegno e della creatività che hanno riposto nelle loro preparazioni, dell’abilità con cui hanno saputo valorizzare gli affettati italiani, famosi nel mondo per la loro eccezionale qualità. Dopotutto, la Rovagnati Academy Food Experience è nata proprio con questo duplice obiettivo: promuovere la tradizione produttiva italiana legata al mondo dei salumi e dare l’opportunità ai futuri cuochi di esprimere il loro talento in una disciplina alimentare sinonimo di eccellenza del made in Italy. A questi ragazzi dico: continuate così! Con umiltà, dedizione e amore per le materie prime e per le straordinarie produzioni italiane” – ha dichiarato Claudia Limonta Rovagnati, Presidente di Rovagnati S.p.A.
I due allievi dell’Istituto Alberghiero Carlo Porta di Milano con la ricetta “Mojito Rovagnati”, a base di prosciutto cotto Gran Biscotto, hanno conquistato i palati dei severissimi giurati, tanto da aggiudicarsi il primo premio da 5.000 euro, mentre Birmanns Kai e Rappold Jonathan, accompagnati dal professore Peter Mitterer dell’Istituto alberghiero Villa Blanka di Innsbruck con il piatto “Patate e coppa” hanno guadagnato il secondo posto con un premio da 3.000 euro e Nicola Fent e Sharon De Stefano, accompagnati dal professore Pietro Maggiore dell’Istituto Alberghiero “D. Dolomieu” di Longarone (BL), con la ricetta “Lo sgombro veste Rovagnati”, a base di sgombro e culatello hanno conquistato il terzo gradino del podio con un premio da 1.500 euro.
L’Istituto Alberghiero Carlo Porta di Milano si è aggiudicato, inoltre, anche l’ambitissimo premio della giuria popolare: un cesto di prodotti Rovagnati tutti da interpretare per altre straordinarie creazioni.
“La scuola deve fornire gli strumenti e insegnare le tecniche che permettono a ognuno di esprimersi. Il segreto di ogni buona esecuzione presuppone una quota d’interpretazione, attentamente dosata, non eccessiva, ma neanche assente, introdotta con rispettosa discrezione. Oggi abbiamo assistito a un esempio di “buona scuola” – ha commentato Gualtiero Marchesi.
“Missione compiuta: i ragazzi hanno risposto nel modo migliore alla sfida lanciata dal concorso, hanno osato, hanno dato libero spazio alla loro fantasia, hanno messo alla prova le loro conoscenze. Lo hanno fatto lavorando una materia prima eccezionale: i salumi, un prodotto di grande qualità, che merita di essere toccato, rielaborato, immaginato al fianco anche di ingredienti insoliti. E questi studenti hanno mostrato a tutti il coraggio di osare, anche tra i fornelli” – ha concluso Enrico Bartolini.
Paolo Alciati
Fonte: Uff. Stampa