Salviamo il pane! Questo l’appello che hanno lanciato i 20 ristoranti di Friuli Venezia Giulia Via dei Sapori per salvare il pane fresco artigianale a lievitazione naturale. Sono i primi in Italia a lanciare questo grido d’allarme e lo fanno in una regione che è la prima in Italia ad aver legiferato sul pane artigianale. Hanno coinvolto in questa loro battaglia i fornai che si alzano la notte per permettere al loro pane di lievitare e i mugnai che producono farine naturali senza additivi. “Il pane deve essere salvato non solo per la sua storia, ma per star meglio noi stessi” ci tengono a precisare. Infatti si sta perdendo il pane fatto “come Iddio comanda” ( definizione che loro amano e non lascia adito a fraintendimenti ), dal momento che il mercato è invaso da pane surgelato, spesso prodotto fuori Italia. Pane che è riscaldato al momento della vendita e proposto come se fosse fresco. C’è di peggio, poi: è infatti ottenuto con farine addizionate di sostanze auto lievitanti, in modo da ridurre drasticamente i tempi di preparazione. Il che significa che il lavoro dei lieviti è dato in carico allo stomaco per cui, dopo aver mangiato questi tipi di pane (e brioche e pizze), la digestione è inevitabilmente lunga e difficile. Il loro invito è tornare al pane fresco artigianale e digeribile, ottenuto secondo una regola immutata da millenni: farina di cereali, lievito naturale e acqua. E, dato che l’associazione Friuli Via dei Sapori è abituata a tradurre in concretezza le sue idee, i 20 ristoratori sono passati dalle parole ai fatti.
Così ogni ristorante fa “il saluto dalla cucina” o un piatto importante con una proposta culinaria dove il pane è protagonista. Alcuni hanno scelto una ricetta tradizionale, altri una creativa. In tavola il cliente troverà un segnaposto sul quale viene piacevolmente raccontato il progetto. Ogni ristorante, quindi, propone i propri tipi di pane che sono preparati direttamente in cucina o fatti artigianalmente da fornai di fiducia, segnalati al tavolo. La scelta dei tipi di pane – che potrà variare anche in base alle stagioni – è lasciata ai ristoratori stessi, che potranno anche abbinarli ai piatti serviti.
Così ogni ristorante fa “il saluto dalla cucina” o un piatto importante con una proposta culinaria dove il pane è protagonista. Alcuni hanno scelto una ricetta tradizionale, altri una creativa. In tavola il cliente troverà un segnaposto sul quale viene piacevolmente raccontato il progetto. Ogni ristorante, quindi, propone i propri tipi di pane che sono preparati direttamente in cucina o fatti artigianalmente da fornai di fiducia, segnalati al tavolo. La scelta dei tipi di pane – che potrà variare anche in base alle stagioni – è lasciata ai ristoratori stessi, che potranno anche abbinarli ai piatti serviti.Il progetto Salviamo il pane! ha il patrocinio della Camera di Commercio di Udine e ha raccolto l’adesione dei fornai e molini dell’Ascom di Udine e della Federconsumatori del Friuli Venezia Giulia.
Informazioni:
Friuli Venezia Giulia Via dei Sapori Tel 0432 538752
