Biologico, estetico, rivoluzionario: il sogno vinicolo di Eleonora Bianchi

Là dove la Franciacorta rivela la sua anima più autentica, tra vigne rigogliose e un’arte spumantistica raffinata, nasce la storia di Terre d’Aenòr, un progetto che ha il volto e l’anima di Eleonora Bianchi. Giovane, determinata e con una visione che fonde arte, sostenibilità e cultura del vino, Eleonora ha scelto di intraprendere un percorso imprenditoriale che si discosta dai sentieri più prevedibili, dando vita a un brand che si distingue per la sua autenticità e raffinatezza.
La sua storia personale è un intreccio di passione e audacia: laureata in giurisprudenza con l’idea di seguire una carriera forense, si è ritrovata attratta irresistibilmente dalla viticoltura, complice l’eredità familiare legata ai vigneti in Franciacorta. Quello che poteva sembrare l’interesse di un momento si è trasformato in una vera vocazione, portandola a creare un’azienda vinicola che, sin dalla nascita nel 2018, ha sposato il biologico come filosofia imprescindibile. “Il mio percorso è insolito e mai avrei pensato che avrei lavorato nel mondo del vino. Ho sempre sognato di diventare avvocato, giurisprudenza mi è piaciuta tantissimo. Poi, ecco che accade una ‘magia’ che rimescola le carte in tavola”, racconta Eleonora.

Il nome Terre d’Aenòr è un omaggio alle sue radici, con un richiamo alla forma germanica del suo nome, Aenòr. La cantina si estende su 46 ettari suddivisi in 33 appezzamenti diversi, distribuiti su sette comuni della Franciacorta. “Come un pittore che lavora con una tavolozza ricca di colori, anche il vignaiolo ha a disposizione una vasta gamma di ‘colori’ rappresentata dagli appezzamenti di terra dove crescono le viti: più ne ha a disposizione, più complesso può diventare il ‘quadro’ finale del vino”, afferma Eleonora. Questo mosaico di terroir permette di valorizzare al meglio le peculiarità di ogni vigneto, con una selezione varietale che spazia dallo Chardonnay al Pinot Nero e Pinot Bianco, fino a comprendere anche Merlot e Cabernet Sauvignon.
La produzione è interamente biologica, una scelta fatta con consapevolezza e determinazione: “Siamo biologici a 360°, dalla vigna alla bottiglia, fin dalla prima vendemmia. Ma non è stato un percorso né scontato né facile.” L’azienda ha iniziato la conversione al biologico nel 2014, con la prima certificazione ufficiale nel 2018. “Partiamo da uve allo stato ottimale, le trasferiamo dalla terra alla bottiglia con meno interventi possibili e restituiamo un vino con una personalità genuina, figlia unicamente delle peculiari caratteristiche dei nostri terreni. A noi piace chiamarla sensibilità. Quella che anima noi e chi è alla ricerca di un prodotto sano, equilibrato, genuino.”
Il legame con l’arte e il design è un tratto distintivo di Terre d’Aenòr. Il packaging delle bottiglie si ispira all’avanguardia artistica della metà del Novecento e alle vibranti opere dell’artista Dadamaino. “Volevamo che il nostro packaging comunicasse la nostra unicità, l’eleganza e la modernità”, spiega Eleonora. Le etichette, dai colori audaci e dalle linee minimali, riflettono un’estetica raffinata e contemporanea, che richiama il mondo della moda e del design. “Abbiamo flirtato con il confine sottile che separa l’eleganza dall’eccesso, ma il risultato è un packaging che si distingue per la sua capacità di essere innovativo ed elegante, eccentrico ma mai sopra le righe.”
Anche il logo di Terre d’Aenòr racconta questa fusione tra arte, identità e innovazione. Lineare e sofisticato, gioca con la geometria e il ritmo visivo per evocare un senso di equilibrio e movimento, un omaggio alla precisione e all’armonia che caratterizzano la filosofia aziendale. Il lettering essenziale, privo di elementi superflui, sottolinea la purezza della visione di Eleonora, mentre i dettagli grafici suggeriscono un legame tra il mondo del vino e quello del design contemporaneo. Un simbolo che va oltre la semplice rappresentazione del brand, ma si fa portavoce di una storia, di una sensibilità e di un’idea di bellezza autentica e senza tempo.

Oggi Terre d’Aenòr vanta una collezione di vini che esprime al meglio il territorio e la filosofia produttiva dell’azienda. Sei referenze compongono la linea Franciacorta DOCG: il Brut, l’Extra Brut Millesimato, il Rosé Extra Brut Millesimato, il Pas Dosé Millesimato, il Satèn Ricciolina e il Demi-Sec. A questi si aggiungono due etichette fisse di vini fermi: “È Norì”, un Curtefranca DOC a base Chardonnay, e “Spadone”, un rosso bordolese strutturato e complesso. Ogni vino è un’espressione autentica della Franciacorta, realizzato con una vinificazione attenta e meticolosa che preserva l’identità del territorio.
L’ospitalità è un elemento centrale del progetto: Eleonora accoglie direttamente gli ospiti in una villa di famiglia, dove le degustazioni avvengono su appuntamento in un ambiente intimo e raffinato. “Per noi è fondamentale creare un legame diretto con chi sceglie i nostri vini. Raccontare la nostra storia, far scoprire il nostro mondo e il nostro impegno per il biologico è parte integrante della nostra identità.”
Il futuro di Terre d’Aenòr guarda lontano, con la prossima apertura di una cantina dedicata nel comune di Provaglio d’Iseo, prevista per il 2025. “Questo nuovo spazio non sarà soltanto un luogo di produzione, ma un ambiente che riflette la nostra anima, dove la passione per il vino si fonde con l’amore per la nostra terra.”
Terre d’Aenòr non è semplicemente un’azienda vinicola, ma una dichiarazione di stile e filosofia, una visione che fonde enologia, arte e sostenibilità in un racconto unico e coinvolgente. “La nostra visione si estende oltre la produzione di vino di alta qualità, abbracciando un approccio olistico, sostenibile, creativo che valorizza ogni aspetto del nostro operato, dalla cura della vigna alla soddisfazione di chi sceglie di condividere con noi la passione per il vino.”
Redazione Centrale TdG