Degustazione a Vinitaly di Amarone, Valpolicella Superiore e Ripasso.
La Cantina condotta dalla famiglia Tedeschi produce vini di qualità eccellente nel territorio della Valpolicella da quasi quattro secoli. I primi documenti aziendali risalgono infatti al 1630.
Lorenzo Tedeschi insieme ai figli Antonietta, Sabrina e Riccardo hanno saputo rinnovare il patrimonio tramandato di generazione in generazione, adottando i più innovativi metodi di produzione e gestione dell’ambiente.
Oggi Tedeschi è tra le aziende di riferimento del territorio della Valpolicella e ha portato l’Amarone e i suoi vini dalla provincia di Verona ovunque nel mondo.
I vini prodotti sono potenti, eleganti e dotati di grande personalità e tipicità.
Lorenzo Tedeschi, lavora da sempre con grande attenzione, ascoltando “i tempi della terra”, per interpretare al meglio ogni singola vendemmia. “Siamo convinti che ogni nostro vino debba essere considerato come un figlio della nostra terra e della nostra storia. L’autenticità dei nostri vini nasce da 400 anni di viva passione e di attenta ricerca.”
Sin primi anni ’60, Lorenzo iniziò a vinificare separatamente le uve del vigneto Monte Olmi per dare origine a uno dei primissimi Cru della Valpolicella. Oggi Monte Olmi è il vino emblema dell’azienda e del territorio.
Da allora, la cantina non si è mai fermata. Una serie di investimenti avviati nei vigneti e in cantina ha permesso all’azienda di produrre vini sempre più armonici ed eleganti.
Una grande importanza gioca anche il centro costruito a Pedemonte nel 1995. Qui le uve destinate all’Amarone appassiscono in modo perfetto grazie ad un attento controllo dell’umidità dell’ambiente e ad una regolare ventilazione.
La zona di vinificazione, rinnovata ed ampliata permette di ottimizzare le attività di fermentazione nel periodo di vendemmia.
Le nuove botti in Rovere di Slavonia (con capacità variabile da 1000 a 5000 litri) garantiscono un ottimale affinamento del vino.
I vini della Cantina Tedeschi
A Vinitaly attraverso la degustazione dei vini della Famiglia Tedeschi siamo riusciti ad addentrarci nel cuore della Valpolicella, scoprendo nuove annate e riassaporandone le vecchie, partendo dal 2013 e arrivando fino al 1991.
I vini assaggiati ci hanno trasmesso tutta la loro eleganza, potenza e struttura. Nascono da un attento percorso di ricerca e di valorizzazione delle uve e dei vigneti.
È stata un’occasione unica per addentrarsi nella storia di questa azienda, non solo attraverso l’Amarone, ma anche riscoprendo vini tradizionali e da sempre presenti sul territorio come il Valpolicella Superiore e il Ripasso.
Capitel Monte Olmi, Amarone della Valpolicella DOCG Classico Riserva 2009
Il vigneto Monte Olmi (2,5 ettari), cru di pregio, è impiantato su terrazze a Pedemonte di Valpolicella, nel cuore della Valpolicella Classica. Qui i suoli sono prevalentemente costituiti da argille rosse e calcare.
Le uve utilizzate sono 30% Corvina, 30% Corvinone, 30% Rondinella, 10% Oseleta, Negrara, Dindarella, Croatina e Forselina. Prima della pigiatura vengono sottoposte ad appassimento in fruttaio per 4 mesi.
Dopo la macerazione e la fermentazione alcolica, il Capitel Monte Olmi affina in botti di Rovere di Slavonia per 4 anni e riposa in bottiglia per ulteriori 6 mesi.
Questo Amarone è elegante, dal bel colore rubino intenso. Offre al naso note di ciliegia, lampone e ribes rosso amalgamate superbamente ai terziari apportati dall’affinamento in legno di Slavonia.
Amarone della Valpolicella DOC 2003 e 1995
In questo vino, le uve utilizzate sono le stesse (anche se le percentuali cambiano leggermente): 35% Corvina, 35% Corvinone, 20% Rondinella, 10% Rossignola, Oseleta, Negrara, Dindarella.
Non varia l’appassimento, mentre l’affinamento è più breve (3 anni in botti di Rovere di Slavonia e ulteriori 6 mesi in bottiglia).
Al naso si percepiscono note di frutta dolce come ribes, mirtillo e ciliegia. In bocca è robusto, rotondo, lungo e persistente.
La Fabriseria, Valpolicella DOC Classico Superiore – prodotto da singolo vigneto 2010 e 2008
Nato come vino dallo stile più internazionale, è stato totalmente ripensato, e oggi si presenta al pubblico come un vino coerente con il resto della produzione.
L’uvaggio è composto da Corvina, Corvinone, Rondinella e da una piccola percentuale di Oseleta.
Le uve provengono dal cuore della Valpolicella Classica (vigneto La Fabriseria situato nei comuni di Sant’Ambrogio e Fumane).
Prima della vendemmia i grappoli vengono lasciati a surmaturare sulle piante.
Il vino affina per 2 anni in botti di rovere di Slavonia.
Capitel San Rocco, Valpolicella Ripasso DOC Superiore 2012 e 2006
Vino ottenuto dall’antichissima pratica enologica chiamata ripasso. Questa consiste nell’immettere una parte di Valpolicella, prodotto nell’autunno precedente, sulle vinacce di Amarone, dopo che quest’ultimo è stato travasato in marzo.
I terreni della Valpolicella dove sono coltivate le uve sono di origine morenica.
Il vino riposa in botte per 1/2 anni e in bottiglia per 6 mesi.
È fruttato, ben equilibrato, complesso al naso.
Capitel Nicalò, Valpolicella DOC Superiore – prodotto con uve semi-appassite 2009 e 1991
Vino ottenuto da uve rosse coltivate sulle colline moreniche della Valpolicella. Gli acini subiscono una leggera disidratazione per circa un mese e perdono circa l’8-10% del loro peso. Grazie a questo procedimento si arricchiscono di zuccheri e acquisiscono aromi prefermentativi, che si fondono poi con quelli terziari derivanti dalla maturazione del vino in botti di legno.
Confrontare due annate a 18 anni di distanza è stata un’occasione unica: il 2009 ha buona intensità e aromaticità, al naso emergono i classici aromi di ciliegia, frutta rossa matura, frutti di bosco e buona speziatura. In bocca è complesso ma equilibrato, con un tannino morbido e ricco. Ottima persistenza finale. L’annata 1991 è di grande piacevolezza gustativa, molto interessante al naso e con una morbidezza palatale che intriga, note balsamiche e di frutti rossi maturi, elegante e delicato. Il finale lungo ed intenso lascia veramente appagati.
Maternigo, Valpolicella DOC Superiore – prodotto da singolo vigneto 2013 e 2011
Alcuni appezzamenti del vigneto Maternigo ,condotto in regime biologico, si sono rivelati veri e propri cru. Uno di questi è Impervio, così chiamato per la forte pendenza del terreno.
Impervio è caratterizzato dalla presenza di marne bianche e gialle, particolarmente adatte alla produzione di un Valpolicella di grande freschezza ed equilibrio.
Uve: 40% Corvina, 40% Corvinone, 20% Rondinella.
Affinamento in botti di rovere di Slavonia (20/25 hl): 14 mesi.
I vigneti e i vitigni
Le uve autoctone utilizzate per la produzione dei vini della cantina Tedeschi sono la Corvina, il Corvinone, la Rondinella, e le più rare Oseleta, Dindarella, Negrara, Rossignola, Forselina.
Dal cru Monte Olmi, che si estende per 2,5 ettari nella frazione di Pedemonte, nel comune di San Pietro in Cariano, vengono coltivate, secondo il sistema della Pergola veronese, uve da vinificare separatamente.
Molto importanti anche sono il Vigneto La Fabriseria (7 ettari a circa 450 mslm), impiantato all’inizio degli anni 2000 e il Vigneto Maternigo acquistato nel 2006 per rafforzare ulteriormente la produzione.
Nel 2010 la famiglia Tedeschi ha avviato un lavoro di zonazione e di caratterizzazione dei vigneti della tenuta di Maternigo e della zona Classica.
La ricerca ha evidenziato che, a parità di composizione del terreno, la vite non si comporta sempre nello stesso modo. Il lavoro di caratterizzazione portato avanti da Riccardo Tedeschi ha permesso di analizzare minuziosamente il terreno e misurare il modo in cui la pianta si esprime da un punto di vista vegetativo. Conoscere a fondo ogni singola vite, ha consentito di effettuare interventi mirati per migliorarne lo sviluppo e migliorare la qualità dei vini prodotti.
“Abbiamo svelato il carattere delle nostre viti e adesso sappiamo come gestirle.” Riccardo Tedeschi.
L’azienda Tedeschi è una delle prime in Veneto ad aver ottenuto la certificazione Equalitas, riconoscimento di sostenibilità dedicato alla filiera del vino e basato sui tre pilastri sociale, ambientale ed economico.
“Le nostre uve, provengono esclusivamente da vitigni autoctoni dei 46 ettari vitati di proprietà. La produzione di vini da singolo vigneto con grappoli accuratamente selezionati è un lavoro che ci rende orgogliosi e ci lega profondamente al territorio” – spiega Riccardo Tedeschi, alla guida dell’azienda insieme alle sorelle Antonietta e Sabrina.
Dal 2017 l’azienda ha iniziato un altro progetto di ricerca in collaborazione con il Dipartimento di Biotecnologie dell’Università di Verona sugli studi dei caratteri aromatici delle uve e dei vini da singoli vigneti con un focus particolare sull’Amarone.
Protagonisti del progetto sono il vigneto Monte Olmi, i 7 ettari di La Fabriseria e le tre zone diverse di Maternigo (Anfiteatro, Bàrila e Impervio).
“Oggi la ricerca continua” – afferma Riccardo Tedeschi – “e qui a Vinitaly abbiamo presentato i primi risultati dello studio che analizza le uve Corvina e Corvinone ed evidenzia le diversità aromatiche dei vini in relazione al vigneto di provenienza delle uve stesse”.
Paolo Alciati
Fonte Ufficio Stampa
Credit Photo Ufficio Stampa