La Maison Provenzale, dalla vendemmia 2022, è BIO in vigna e in cantina
L’ottenimento della certificazione di Agricoltura Biologica nel 2022 convalida la lunga storia di impegno ambientale della famiglia Ott, pioniera in Provenza per la produzione di vino, che da sempre pratica una viticoltura rispettosa e sostenibile.
La certificazione riguarda sia la viticoltura che la vinificazione.
I Domaines Ott* non hanno mai smesso di esplorare tutte le sfumature del buon senso contadino per costruire un metodo di gestione del vigneto, che si tramanda da 4 generazioni. Una visione della vite e del vino che passa attraverso gesti e pratiche, a volte specifici, che vanno ben oltre l’etichetta biologica*, con l’obiettivo di:
- Creare le migliori condizioni di crescita;
- Rivelare l’eccellenza dei tre terroir Ott*;
- Apprendere gli effetti del cambiamento climatico;
- Produrre grandi vini di Provenza.
UN APPROCCIO RISOLUTO
Fin dalla creazione dei Domaines Ott* nel 1896, quando non si trattavano le tematiche legate all’ambiente, Marcel Ott praticava una viticoltura senza prodotti di sintesi rivendicando che l’effetto di questa scelta impattava sulla qualità dei vini e sul loro stile.
La storia dei Domaines Ott* è strettamente legata a quella delle pratiche vitivinicole responsabili, che si perpetuano nel tempo, da diverse generazioni.
IL DECALOGO DEI DOMAINES OTT*
- Lavorazione equilibrata, alternando periodi di riposo e aratura per favorire la vitalità del terreno e l’apparato radicale senza ricorrere all’irrigazione.
- Potatura delicata nel rispetto del flusso della linfa, per garantire longevità, buona salute e resistenza agli episodi di siccità.
- La forma di allevamento della vite adattata ai terroir e ai vitigni, per consentire una costruzione dell’architettura vegetale: creare ombre lunghe e favorire così la freschezza e la corretta maturazione degli acini.
- Effettuare i lavori in vigna nelle ore serali per ridurre al minimo l’evaporazione dell’acqua contenuta nel terreno e preservarne la freschezza.
- Un lungo programma strutturato di maggese (da 3 a 4 anni) per dare al terreno il tempo di rigenerarsi adeguatamente. Su ogni appezzamento lasciato a riposo viene preventivamente effettuata un’analisi pedologica, al fine di determinare la migliore rotazione della copertura vegetale (orzo, avena, senape, ecc.)
- Selezione massale per il programma di impianto: selezione, come innesto, di gruppi di individui all’interno del vigneto con caratteristiche molto qualitative, che permettono di preservare il patrimonio vegetale.
- Lo sviluppo della biodiversità e degli ecosistemi all’interno delle tenute con lo sviluppo di siepi, il mantenimento dei boschi, delle colture aggiuntive (uliveto, orto) e dei muretti a secco, l’installazione di arnie e nidi.
DOMAINES OTT*
Il percorso di questa prestigiosa azienda della Provenza inizia nel 1896 con Marcel Ott, giovane ingegnere agricolo d’origine alsaziana, che al termine di un vero e proprio tour enologico in Francia, decide di lasciarsi ispirare dalla bellezza del Mediterraneo.
L’acquisizione delle vigne in diverse tenute inizia poco dopo la crisi fillosserica accompagnata dalla folle intuizione di reimpiantare uve nobili per produrre, in queste terre aride, grandi vini.
La prima acquisizione di Marcel Ott avviene nel 1921 con Château de Selle e prosegue nel 1930 con il Clos Mireille a cui seguirà, nel 1956, quella dello Château Romassan.
Oggi, a distanza di 120 anni, Jean-François e Christian Ott dedicano la loro vita a quell’amore a prima vista per il terroir di Provenza sbocciato da parte del loro antenato.
I Domaines Ott*, che fanno parte della famiglia Louis Roederer, producono vini in tutte le tenute caratterizzando le sfumature dei diversi areali di produzione.
Ideata nel 1930, la bottiglia iconica Ott è la rappresentazione del paesaggio che contraddistingue le colline di Provenza: la pancia richiama il cipresso, la chiusura arcata simboleggia le palme mentre gli scalini sono le curve da percorrere per raggiungere la riva del mare.
Info: www.sagna.it
Redazione Centrale RdG