Da Venerdi 21 Giugno a Domenica 23 Giugno 2019, presso il Carcere borbonico di Montefusco, in provincia di Avellino, si svolgerà la 3° edizione del Concorso enologico “Lucio Mastroberardino”, dedicato alla memoria dell’enologo irpino Lucio Mastroberardino, dal 2010 anche presidente dell’ Unione Italiana Vini, prematuramente comparso nel 2013 (1967-2013), che ha portato l’azienda familiare Terredora ad essere protagonista indiscussa del rinascimento vitivinicolo in Irpinia, in difesa dei vitigni autoctoni del luogo come il Greco di Tufo, il Fiano di Avellino, l’Aglianico e il Taurasi.
Pensato come risorsa per valorizzare il grande patrimonio vinicolo della Campania, il Concorso enologico “Lucio Mastroberardino” è riservato ai vini a Denominazione di Origine Controllata e Garantita (D.O.C.G.), a Denominazione di Origine Controllata (DOC.), a Indicazione Geografica Tipica (IGT.), ai Vini Spumanti di Qualità (VSQ) che saranno giudicati da un’apposita Giuria di esperti in base al metodo di analisi sensoriale “Union Internationale des Oenologues” e premiati solo se riporteranno una valutazione di almeno 80 punti su 100 ((art. 6 comma 2 e 3 del D.M. 09/11/2017).
Il concorso gode del patrocinio del MIPAAFT, Regione Campania, Provincia di Avellino, Camera di Commercio di Avellino, Unione Camere Regionali, Comune di Montefusco, Coldiretti, Confagricoltura e Unione Italiana Vini ed ha il supporto organizzativo dell’Associazione culturale Monsfulsulae nonchè della Bioagrotech Srl, azienda della Repubblica di San Marino, specializzata nella produzione e commercializzazione di fertilizzanti e trattamenti organici per l’agricoltura biologica.
Programma del Concorso enologico “Lucio Mastroberardino” – 3^ ed.
Il concorso partirà venerdi 21 Giugno, presso i locali storici del Palazzo Giordano di Montefusco, con il convegno tecnico scientifico organizzato su tematiche viticole, enologiche, ed enoturistiche per lo sviluppo dell’economia e della filiera della vitivinicoltura Campana. Cena su invito presso il Ristorante Da Beatrice a Montefusco che appena la settimana scorsa è stato insignito del Premio “Eccellenze d’Irpinia” nell’ambito della seconda edizione di “Greco di Tufo, Oro d’Irpinia”.
Il giorno successivo, Sabato 22 Giugno 2019, ore 9,00, sempre nei locali del Palazzo Giordano, sede anche della Locale Caserma dei Carabinieri di Montefusco, si svolgerà un sorteggio per la formazione delle commissioni di assaggio costituite tutte da 4 enologi iscritti ad Assoenologi prevalentemente sezione Campania e da un giornalista esperto in enogastronomia iscritto all’ordine dei giornalisti.
A seguire dalle ore 9,30 inizio dei lavori, con il servizio di mescita curata dalla FISAR delegazione Avellino – Campania, e quindi, avvio delle degustazioni con emissione del giudizio campione per campione su schede approvate dall’OIV e approvate dal MIPAAFT per l’utilizzo nei concorsi enologici autorizzati.
La giornata di Sabato è divisa in blocchi di 19-20 campioni per sezione, e ci saranno da 3 a 4 sezioni di degustazione, con interruzione per un piccolo break di 15 minuti tra una sezione e l’altra, tempo necessario per il cambio tecnico dei bicchieri. Dopo la seconda sezione, ci sarà l’interruzione per il pranzo, su invito, presso il ristorante Da Teodoro, sempre a Montefusco, con vista panoramica sull’area del Greco di Tufo DOCG e su tutta la valle del Calore zona di produzione dell’Aglianico, per il TAURASI DOCG e la denominazione IRPINIA DOC.
Domenica 23 Giugno, dalle ore 16,00 nei locali del Palazzo Giordano, si aprirà il Grande banco di assaggio di tutti vini partecipanti al concorso Enologico, ma questa volta ad etichette scoperte ed il servizio di mescita sarà curato sempre dalla FISAR delegazione di Avellino.
Alle ore 20,00 un bel concerto di musica classica chiuderà la manifestazione, durante il quale avverrà la proclamazione e premiazione dei vini vincitori del Concorso, compreso, tra l’altro, un premio aggiuntivo denominato Premio Giuria Popolare, che premierà i tre migliori vini a giudizio di due commissioni di degustazione che cureranno solo questo aspetto relativo al gusto ed alla bontà dl prodotto.
Concorso enologico “Lucio Mastroberardino”
Montefusco | Carcere borbonico di Montefusco e Palazzo Giordano
21-23 giugno 2019
Breve storia di Montefusco
Popolata anticamente dai Sanniti, venne distrutta durante la seconda guerra punica (218-201 a.C.) dalle armate al seguito del comandante romano Quinto Fabio Massimo. Successivamente, fu devastata da Silla durante la guerra sociale (I secolo a.C.) e saccheggiata dai Goti al comando del re Totila (VI secolo d.C.). Ricostruita dai Longobardi, divenne una roccaforte a difesa del ducato di Benevento.
Dopo le nozze del re normanno Ruggero II d’Altavilla con la principessa Sibilla, Montefusco divenne prima Castello imperiale con Federico II di Svevia (XIII secolo) poi, feudo del principe Manfredi, poi, baronia di Giovanni Borgia (1497) e di Consalvo de Cordova (1507) ed, infine, capoluogo del principato Ultra (1581).
Dopo i Gesualdo (1589) ed il monastero del Sacro Monte della Misericordia di Napoli (1742), venne inglobata tra i feudi di Re Ferdinando IV di Borbone (1794).
Quando nel 1806 il titolo di capoluogo di provincia passò alla città di Avellino, il castello di Montefusco venne trasformato in Tribunale dagli Aragonesi (1743) ed in carcere politico dai Borboni (1851) ed ospitò, durante il Risorgimento, molti patrioti napoletani, tant’è che nel 1928 è stato dichiarato monumento nazionale.
Carmen Guerriero