Il 25 gennaio è solitamente una serata fredda e umida nelle città italiane: una serata perfetta per degustare qualcosa di grasso e saporito e accompagnare il tutto con generose dosi di Whisky.
Il tutto celebrando il Vate dei poeti scozzesi, Robert Burns, nato proprio il 25 gennaio del 1759.
Grasso e saporito in Scozia significa una sola cosa: Haggis. Si tratta di un insaccato riempito con interiora di pecora (cuore, polmone, fegato), macinate insieme a cipolla, grasso di rognone, farina d’avena, sale e spezie, mescolati con brodo. Il ripieno, secondo tradizione, viene insaccato nello stesso stomaco dell’animale, che poi viene sottoposto a bollitura per circa tre ore.
Da qualche anno l’haggis e la tradizione scozzese sono arrivate anche in Italia grazie alle associazioni di Whisky Lovers, ai principali brand di scotch e a distributori come Rinaldi 1957 che promuovono degustazioni dedicate e celebrazioni di questa giornata speciale.
La Burns Night ha origine dagli anni successivi alla morte del poeta ed è stata celebrata per commemorarlo e ricordare alcuni dei suoi maggiori desideri: la festa, l’haggis e, naturalmente, il buon whisky.
Per comprendere l’importanza che Burns ha rivestito per la Scozia occorre contestualizzare la sua opera all’interno della difesa e dell’orgoglio delle tradizioni scozzesi. Nel corso della Burns Night viene infatti recitata una sua celebre poesia dedicata all’Haggis come parte unica e simbolica dell’identità e della cultura scozzese.
Durante la declamazione della poesia i commensali si alzano e accolgono il piatto celebrando il tutto con un lento ma sentito applauso di ringraziamento a Burns.
L’intensissima produzione del Bardo scozzese non si ferma soltanto alla celebrazione dei piatti tipici scozzesi ma è ricca di spunti sulle grandi passioni di Burns (amore e whisky) e sulla vita agricola che Burns ha vissuto. Questo accade per esempio nell’Ode “To a Mouse”, una poesia dedicata a una bestiolina timorosa, il topo, che è lo spunto per una profonda riflessione sul rapporto tra Uomo e Natura.
Uno spunto che Douglas Laing, imbottigliatore indipendente, ha voluto cogliere nel whisky “Timorous Beastie” che prende il nome proprio dall’Ode di Robert Burns e ha raffigurato in bottiglia proprio un topino timoroso. È un blended malt whisky proveniente dalle Highlands. Il suo carattere dolce con note di zucchero di canna, pane tostato e malto è solo apparente visto che poi al palato arriva la forza dei sentori cerealicoli e di una torba appena accennata ma presente. Il finale è piccante con note di cannella, miele, frutta e vaniglia.
Gli omaggi a Robert Burns da parte dei produttori scozzesi non finiscono qui: Arran, distilleria presente nell’omonima Isola, ha dedicato a Burns ben due imbottigliamenti.
Arran Robert Burns Single Malt profuma di fresco, di mele, fiori e spezie con sentori di vaniglia e pera. Il suo sapore è fruttato con note di vaniglia e agrumi.
Arran Robert Burns blended malt si presenta di colore dorato e aromi floreali, di pera, miele, tabacco, vaniglia e noce moscata. Il suo gusto è pieno, ricco, vellutato e tendente al dolce.
Robert Burns ha perso la vita a soli 37 anni; eppure, ha lasciato un segno indelebile nel cuore degli scozzesi grazie a più di 400 canzoni realizzate e innumerevoli poesie.
Da allora il 25 gennaio continuiamo ad alzare i nostri dram per Bobby Burns e ci scaldiamo con la Burns Night. Questo avverrà stasera al PitBeef di Milano che combinerà piatti tipici Scozzesi al malto dei whisky scozzesi di Rinaldi 1957. Scottish Lamb Stew, Venison Steak e Chocolate Haggis. “La Scozia è nei nostri cuori, non solo per i suoi whisky – afferma Gabriele Rondani (Marketing & PR Director di Rinaldi 1957) – ma anche per la cultura e l’amicizia con il nostro popolo. È una Nazione meravigliosa e molto varia, proprio come i suoi whisky. Per questo motivo crediamo nello sviluppo del nostro portfolio in termini di territorio, perché solo sviluppando la cultura dei distillati si può proporre un’offerta di qualità al pubblico. Per questo saremo presenti alla prossima Whisky Week di Firenze con numerose attività per questo primo appuntamento nel capoluogo Toscano da parte di Whisky Club Italia, coinvolgendo locali quali il Rasputin, il Love Craft e il Floreal”.
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Redazione Centrale TdG